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Caldo record e alluvioni, 2024 anno nero in Europa

Caldo record e alluvioni, 2024 anno nero in Europa

Un caldo senza precedenti, opprimente in particolare nelle zone centrali e orientali del continente, compresa buona parte dell’Italia. Il resto del territorio colpito da precipitazioni abbondantissime e spesso concentrate in brevi periodi di tempo, con tutti i disastri che ne conseguono, dalla Romagna a Valencia. Il 2024 ha visto un’Europa divisa in due, ma comunque alle prese con gli effetti del riscaldamento globale. È quanto emerge dal nuovo rapporto sullo stato del clima europeo pubblicato dal Servizio per il Cambiamento Climatico C3S del programma di osservazione della Terra Copernicus dell’Unione Europea insieme all’Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Lo studio

Lo studio, frutto del lavoro di un centinaio di scienziati, analizza su scala europea dodici mesi che sono stati da record in tutto il pianeta. L’anno più caldo a livello globale da quando si rilevano dati, il primo a superare la soglia di +1,5°C rispetto al periodo preindustriale, è stato altrettanto eccezionale anche in Europa. “La tendenza al riscaldamento del continente è chiarissima e il 2024 aggiunge un altro punto a questa serie di record – dice il direttore del C3S Carlo Buontempo – Il clima europeo si riscalda più rapidamente della media globale. Negli ultimi decenni l’Europa è andata a circa mezzo grado per decennio, che vuol dire quasi il doppio della media del pianeta”.

L’elenco delle conseguenze negative è lunghissimo. Nel 2024 sono stati rilevati livelli di stress da calore sopra la media nel 60% del continente. I ghiacciai sono stati in ritirata ovunque e in particolare in Scandinavia e nelle isole Svalbard. Vaste aree sono state colpite dagli incendi, con il Portogallo che a settembre in una sola settimana ha visto andare in fumo 1100 chilometri quadrati di territorio.  

Il 2024 è stato anche un anno segnato dalle alluvioni, le più vaste dal 2013. Sono oltre 400.000 le persone che hanno dovuto fare i conti con gli allagamenti. Le vittime sono state almeno 335. Entreranno negli annali gli eventi di Valencia e della Romagna, ma anche i disastri causati in buona parte dell’Europa Centro-orientale dalla tempesta Boris a settembre, quando la parte alta del Danubio ha ricevuto una quantità di pioggia senza precedenti gli ultimi 60 anni. 

Anomalie nella portata dei fiumi nel 2024 (Copernicus ECMWF)

Danni per miliardi di euro

Dal punto di vista economico, il conto è salatissimo. Si stima che i fenomeni meteorologici estremi abbiano causato danni per 18,2 miliardi, l’85% dei quali dovuti alle alluvioni. 

“Il cambiamento a cui assistiamo è talmente grande che penso che questo ci imponga di ripensare al modo in cui facciamo quasi tutto – continua Carlo Buontempo – Dal modo in cui coltiviamo al modo in cui costruiamo e gestiamo le emergenze in qualsiasi attività che ha una dipendenza diretta o indiretta dal clima e dalla meteo. Questo adattamento è già una necessità oggi, non in futuro lontano”. Non a caso, secondo il rapporto il 51% delle città europee ha predisposto un piano di adattamento climatico. Nel 2018 lo possedeva solo il 26% del totale. 

Un altro dei pochi elementi positivi è la crescita della percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili: nel 2024 è arrivata al 45% del totale. È il risultato degli sforzi europei per decarbonizzare il sistema energetico e limitare così le emissioni di gas serra che causano il riscaldamento globale. 

Energia da fonti rinnovabili in Europa nel 2024 (Copernicus ECMWF)

Cosa fare

“Ogni frazione di grado nella crescita delle temperature è importante perché accentua i rischi per le nostre vite, per l’economia e per il pianeta – dice il segretario generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale Celeste Saulo – Con i nostri partner stiamo intensificando gli sforzi per rafforzare i sistemi di allerta e i servizi sul clima per aiutare chi deve prendere le decisioni e per aiutare le società in generale ad essere più resilienti. Stiamo facendo progressi ma dobbiamo dobbiamo andare oltre e lo dobbiamo fare più velocemente e tutti insieme”.

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Mimit, presentato il francobollo della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro

Mimit, presentato il francobollo della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro

Urso: “I risultati ci sono ma serve l’impegno di tutti”

Si è tenuta oggi presso il Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la cerimonia di emissione e annullo filatelico del francobollo celebrativo della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro.

All’evento, presenziato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno partecipato il sottosegretario di Stato con delega alla filatelia, Fausta Bergamotto, il presidente dell’INAIL, Fabrizio D’Ascenzo, il direttore dell’Organizzazione Internazionale del lavoro per l’Italia e San Marino, Gianni Rosas, l’amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Francesco Soro e il responsabile Filatelia di Poste Italiane, Giovanni Marchetti.

Abbiamo voluto celebrare la Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro anche con un francobollo perché si tratta di un tema centrale per il Paese – ha sottolineato il ministro Urso – Il Governo è costantemente al lavoro per offrire migliori condizioni di sicurezza, di informazione e di istruzione affinché sia sempre garantito a tutti il diritto di poter lavorare in un ambiente sicuro e di veder tutelata la salute. I risultati ci sono perché in percentuale, a fronte di un notevole aumento di occupati in Italia, gli infortuni si sono in ridotti. Ma c’è da fare sempre e meglio e l’iniziativa di oggi dimostra che c’è un impegno comune in questa direzione“.

Il tema della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro 2025, istituita su iniziativa dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro nel 2003, quest’anno è “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”.

La vignetta del francobollo svelato nel corso della cerimonia raffigura, in grafica stilizzata, tre caschi protettivi sovrapposti, simboli universali della prevenzione e tutela dei lavoratori, declinati in diverse tonalità a rappresentare la necessità di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese e lavoratori.

Al centro in basso è presente il logo dell’INAIL e completano il francobollo la legenda “GIORNATA MONDIALE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUL LAVORO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Il bozzetto è un progetto grafico a cura della Direzione centrale pianificazione e comunicazione e verrà stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in duecentomila quattro esemplari.

 

Per maggiori informazioni

 

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Decifrare il linguaggio dei delfini con l’AI: ecco DolphinGemma, il nuovo modello Google

Decifrare il linguaggio dei delfini con l’AI: ecco DolphinGemma, il nuovo modello Google

Google ha annunciato un nuovo modello aperto di intelligenza artificiale chiamato DolphinGemma, progettato per aiutare i ricercatori a comprendere meglio il modo in cui comunicano i delfini. 

È il risultato di una collaborazione tra Google e il Wild Dolphin Project (WDP). Google ha sviluppato il modello, che è stato specificamente addestrato con l’ampio database di suoni del WDP sui delfini maculati atlantici.

Si tratta di un passo avanti per i ricercatori, che potranno utilizzare questo “strumento” per sintetizzare i propri dati, individuare schemi ricorrenti e persino prevedere cosa potrebbe “dire” un delfino.

Come funziona

Il modello trae ispirazione da Gemma, la famiglia di modelli open source leggeri di Google, sviluppati a partire dalla stessa ricerca e tecnologia che alimenta i modelli Gemini.

Addestrato estesamente sul database acustico del WDP, DolphinGemma elabora sequenze di suoni naturali di delfini per identificare modelli, strutture e, in ultima analisi, prevedere i suoni che con maggiore probabilità seguiranno in una sequenza. Questo processo è molto simile a come i grandi modelli linguistici per il linguaggio umano anticipano la parola o il token successivo in una frase.

Il WDP sta iniziando a utilizzare DolphinGemma in questa stagione sul campo, con potenziali benefici immediati. 

Grazie all’identificazione di schemi sonori ricorrenti, cluster e sequenze affidabili, il modello può assistere i ricercatori nello svelare strutture nascoste e possibili significati all’interno della comunicazione naturale dei delfini. Un compito che finora richiedeva un incredibile sforzo umano. In prospettiva, questi schemi, arricchiti con suoni sintetici creati dai ricercatori per indicare oggetti con cui i delfini interagiscono volentieri, potrebbero gettare le basi per un vocabolario condiviso con i delfini ai fini di una comunicazione interattiva.

Disponibile tra pochi mesi

Google prevede di rendere disponibile DolphinGemma come modello open source nel corso di quest’estate. Pur essendo stato addestrato sui suoni delle stenelle maculate atlantiche – spiega l’azienda in una nota – potrà rivelarsi utile anche per i ricercatori che studiano altre specie di cetacei, come i tursiopi o gli stenelle dal lungo rostro. È possibile che per le vocalizzazioni di specie diverse si renda necessario un affinamento, e la natura aperta del modello ne agevola l’adattamento.

Mettendo a disposizione strumenti come DolphinGemma Google auspica di fornire ai ricercatori di tutto il mondo gli strumenti per analizzare i propri set di dati acustici, accelerare l’individuazione di schemi e approfondire collettivamente la comprensione di questi intelligenti mammiferi marini.

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Tra arte e artigianato al femminile, presentato al Mimit “LegAmi Capri”

Tra arte e artigianato al femminile, presentato al Mimit “LegAmi Capri”

La seconda edizione dell’evento si terrà a Capri dal 20 al 22 giugno

Promuovere l’artigianato femminile in ogni sua forma e valorizzare le eccellenze produttive italiane. Con questi obiettivi è stata presentata al Mimit, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Nazionale del Made in Italy, la seconda edizione di “LegAmi, Capri”, progetto culturale che unisce le donne artiste e artigiane in una rete di sostegno al lavoro, promozione artistica e collaborazione tra mestieri e territori, ideato dalle giornaliste Mariella Vernazzaro e Melania Petriello, in collaborazione con l’organizzatrice culturale Carla Franco.

Durante l’incontro odierno, che ha visto la partecipazione di venti realtà di piccola imprenditoria italiana al femminile, sono state presentate le novità della nuova edizione che si terrà dal 20 al 22 giugno al Centro Congressi di Capri. Una tre giorni di incontri, racconti e confronti volti a condividere storie di tradizioni e innovazioni nella produzione artistica e artigianale italiana raccontate attraverso la creatività e l’ingegno, gli antichi mestieri, la lavorazione dei materiali e dei prodotti e la valorizzazione delle filiera corte.

 

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Ricerca, al via domande per il rientro dei cervelli. Bernini: “Rendiamo attrattivo il nostro Paese”

Ricerca, al via domande per il rientro dei cervelli. Bernini: “Rendiamo attrattivo il nostro Paese”

Al via le domande per partecipare al bando destinato a ricercatori che operano in università o enti di ricerca esteri e interessati a tornare, o a trasferirsi, nel nostro Paese. In un momento in cui molti scienziati Usa dichiarano di volersi trasferire altrove per proseguire i loro progetti congelati dall’amministrazione Trump

Dalle 12.00 di oggi, infatti, è attiva la piattaforma online per inviare le proposte progettuali per partecipare all’avviso dedicato ai giovani ricercatori che hanno ottenuto uno Starting Grant o un Consolidator Grant Erc e che attualmente lavorano all’estero. L’iniziativa è rivolta a chi opera in università o centri di ricerca fuori dall’Italia e vuole trasferirsi, o rientrare, nel nostro Paese per sviluppare il proprio progetto. Il bando è finanziato con 50 milioni di euro.

Lo stanziamento rientra tra le prime misure previste dal Piano lanciato dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, per potenziare l’attrattività del sistema accademico e della ricerca italiano. 

“Abbiamo preso la strada che porterà a un’inversione di tendenza: sarà sempre più attrattivo fare ricerca in Italia – spiega Bernini -. Con questo Piano finanzieremo infatti il rientro o l’arrivo di tanti ricercatori, alcuni rientreranno nel nostro Paese ma dopo aver fatto importanti esperienze all’estero, altri vi arriveranno per la prima volta. In Italia troveranno un sistema di infrastrutture all’avanguardia e in continuo aggiornamento. È il modo più virtuoso per fare un salto di qualità, unire esperienza, talento e innovazione”.

Il fondo da 50 milioni prevede, per ogni proposta progettuale, un contributo massimo di un milione di euro e una durata non oltre i 36 mesi. Una quota pari al 40% dello stanziamento complessivo sarà destinata specificamente ai progetti nelle regioni del Mezzogiorno. Il fondo è finanziato tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il bando è riservato a vincitori dei bandi Erc Starting Grants o Erc Consolidator Grants, i programmi finanziati dall’European Research Council, destinati a ricercatori di eccellenza di ogni età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati.

I progetti devono essere presentati in lingua inglese tramite la piattaforma on line dedicata (https://www.gea.mur.gov.it). La finestra temporale per la ricezione delle domande a sportello resterà aperta fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione e comunque non oltre le 12.00 del 4 giugno 2025.

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Italia-Bahrein: Urso incontra ministro Economia Al Khalifa, rafforzare gli investimenti nel digitale, IA e Quantum

Italia-Bahrein: Urso incontra ministro Economia Al Khalifa, rafforzare gli investimenti nel digitale, IA e Quantum

Focus sulle possibili cooperazioni industriali nel settore della raffinazione dell’alluminio e dell’acciaio

La volontà di rafforzare le relazioni industriali bilaterali e di incrementare gli investimenti reciproci è stata al centro dell’incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Piacentini tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, e il ministro delle Finanze e dell’Economia Nazionale del Regno del Bahrein, Shaikh Salman bin Khalifa Al Khalifa. Il colloquio segue la recente visita nel Regno del Bahrein del Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, che, a gennaio, ha incontrato il Re Hamad bin Isa Al Khalifa.

Durante l’incontro sono state esaminate diverse opportunità di investimenti reciproci tra i due Paesi, sia valorizzando l’expertise italiana nel settore delle PMI, sia promuovendo lo sviluppo di ambiti innovativi quali lo spazio, i supercalcolatori e l’intelligenza artificiale. Rispetto a quest’ultimo settore, è emersa particolare attenzione alla possibilità di favorire partnership tecnologiche e joint venture tra centri di ricerca, imprese e investitori dei due Paesi, al fine di realizzare progetti applicativi concreti nel campo dell’IA industriale.

Focus, infine, sulle possibili cooperazioni industriali nel settore della raffinazione dell’alluminio e dell’acciaio, al fine di rafforzare l’autonomia strategica della filiera industriale italiana e generare valore per entrambe le economie.

 

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Cervelli in fuga dagli Usa, l’Italia propone di accoglierli: è il manifesto ReBrain Eu

Cervelli in fuga dagli Usa, l’Italia propone di accoglierli: è il manifesto ReBrain Eu

“Accogliere i ricercatori in fuga dagli Stati Uniti, rafforzare la capacità scientifica europea” è il titolo del documento, accompagnato dallo slogan ‘ReBrain Europe’, parafrasi del ‘ReArm Europe’ e che nel frattempo viene diffuso anche nelle università e nei centri di ricerca italiani ed europei. “Se l’America volta le spalle alla scienza, l’Europa può e deve aprirle le porte”, si legge ancora.     

“Negli Stati Uniti, paese che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per la ricerca mondiale, si sta verificando un progressivo indebolimento delle istituzioni scientifiche federali. Tagli ai finanziamenti, riduzioni di personale nei centri pubblici d’eccellenza, limitazioni alla libertà dei ricercatori: tutto – si rileva nel manifesto – indica una crescente politicizzazione della scienza e una riduzione del ruolo della conoscenza nelle decisioni pubbliche. Un numero crescente di scienziati sta valutando di lasciare il paese per proseguire il proprio lavoro altrove”.   

Roberto Battiston osserva che “quanto sta accadendo negli Stati Uniti ci porta indietro di secoli rispetto a tutto ciò che dovrebbe essere una scienza moderna. Siamo testimoni di richieste crescenti di rientri dagli Usa in Europa”. Ha aggiunto riferendosi all’appello firmato all’inizio di aprile nel quale1.900 ricercatori americani in una lettera aperta lanciavano un Sos alla popolazione chiedendo di ‘fermare l’assalto alla ricerca’. 

“Adesso le richieste stanno arrivando da centinaia di scienziati, ma si prevede che possano aumentare. Da Foligno e Fabriano vogliamo dimostrare come la sensibilità sul valore della ricerca esista anche nella popolazione, coinvolgendo i cittadini e invitando a domandarsi perché parlare solo di ReArmEurope e non anche di ReBrain Europe”     

Per Silvano Tagliagambe “questo assalto alla scienza si sta configurando come un attacco alla democrazia e al pensiero critico e ai punti più forti dell’organizzazione democratica. Il manifesto vuole sottolineare che l’Europa è ancora l’area politica che accetta la sfida della democrazia: non dobbiamo mai dimenticarlo. Sono valori nati in Europa, che in questo momento se ne fa custode e torna a essere faro esclusivo”.  

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Stm: al Mimit primo tavolo plenario, l’azienda presenta il Piano 2025-2027

Stm: al Mimit primo tavolo plenario, l’azienda presenta il Piano 2025-2027

Urso: “Ora al via tavoli tecnici per approfondimenti”

Si è tenuto al Mimit il primo tavolo plenario sul piano industriale di STMicroelectronics, alla presenza dell’azienda, delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti delle Regioni Siciliana e Lombardia. L’incontro, convocato d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze e presieduto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, rappresenta l’avvio del confronto sul piano industriale e sugli investimenti futuri dell’azienda in Italia, nell’ambito di un settore strategico come quello dei semiconduttori, fondamentale per la transizione digitale e per la competitività di tutti i comparti industriali.

“Ci siamo confrontati più volte con i vertici dell’azienda in questi mesi, chiedendo un nuovo piano industriale che riporti l’Italia al centro dello sviluppo dell’azienda, in sintonia con la politica industriale sui semiconduttori che abbiamo realizzato nel nostro mandato. Su questo piano, è nostra intenzione ora avviare tavoli tecnici per approfondimenti ulteriori, anche su base regionale. L’azienda dovrà chiarire in modo puntuale il significato e le prospettive di lungo periodo del Piano industriale 2025-2027, per valutare sia l’impatto che esso potrà avere sull’Italia nel breve periodo, sia le sue prospettive strategiche”, ha dichiarato il ministro Urso, sottolineando come l’auspicio sia quello di giungere alla definizione di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutte le parti coinvolte “sul modello di quanto abbiamo fatto con Eni Versalis e che stiamo facendo con Beko”. Tale intesa dovrà tener conto anche dell’Accordo di Sviluppo di Catania, attualmente in fase di definizione con l’azienda e in collaborazione con la Regione Siciliana, “verso un impegno strategico condiviso tra azienda, governo, regioni e sindacati, affinché ciascuno, per la propria parte, contribuisca allo sviluppo di un settore strategico”.

Durante l’incontro, STMicroelectronics ha confermato il proprio impegno a mantenere gli accordi presi, procedendo anche a un riequilibrio sostanziale degli investimenti tra Italia e Francia, recuperando lo svantaggio degli scorsi anni. STMicroelectronics ha inoltre ribadito l’intenzione di destinare già nel primo triennio 2025-2027 la maggior parte degli investimenti al nostro Paese, sia in termini complessivi – 4 miliardi su un totale di 6,5 miliardi a livello europeo – sia per singolo stabilimento, con 2,6 miliardi destinati al sito di Catania, parte del più importante investimento strategico che si dispiegherà progressivamente anche negli anni successivi.

Nello specifico, lo stabilimento di Catania è destinato a diventare, grazie a un consistente supporto pubblico, il polo più significativo in Europa per la produzione di carburo di silicio da 200 millimetri con ciclo verticale integrato. È infatti previsto un investimento da parte di STMicroelectronics pari a 5 miliardi di euro entro il 2032, di cui 2 miliardi in risorse pubbliche autorizzate dalla Commissione europea in quanto progetto unico nel suo genere.

La restante parte degli investimenti previsti sarà rivolta al sito di Agrate, con l’obiettivo, nel medio termine, di incrementare la produzione dei nuovi wafer da 300 mm da 4.000 a settimana, per arrivare a 8.500 nel medio termine e fino a un massimo di 14.000 entro il 2030.

STMicroelectronics ha, inoltre, confermato che nessuno degli attuali siti, in Italia e nel mondo, verrà chiuso, mantenendo ciascuno il proprio ruolo e la propria missione specifica. L’azienda intende inoltre avviare un dialogo costruttivo con le parti sociali, fornendo tutti i chiarimenti già richiesti al tavolo da parte della Regione e dei sindacati, al fine di individuare soluzioni condivise con la garanzia del Mimit.

Infine, il ministro Urso ha annunciato che, una volta concluso il tavolo con STM e definito il protocollo d’intesa tra le parti, verrà avviato “un tavolo nazionale di settore sulla microelettronica, con STM e gli altri attori industriali, inclusa la filiera produttiva, insieme alle Regioni interessate, associazioni di imprese e sindacati, oltre agli altri soggetti pubblici coinvolti. È necessario sviluppare una maggiore consapevolezza e definire una strategia di sviluppo nazionale per il settore”.

 

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L’AI per studiare il linguaggio dei delfini: Google presenta DolphinGemma

L’AI per studiare il linguaggio dei delfini: Google presenta DolphinGemma

Google ha annunciato un nuovo modello aperto di intelligenza artificiale chiamato DolphinGemma, progettato per aiutare i ricercatori a comprendere meglio il modo in cui comunicano i delfini. È il risultato di una collaborazione tra Google e il Wild Dolphin Project (WDP). Google ha sviluppato il modello, che è stato specificamente addestrato con l’ampio database di suoni del WDP sui delfini maculati atlantici.

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Made in Italy: Mimit-Mim, al via la Fondazione Imprese e Competenze

Made in Italy: Mimit-Mim, al via la Fondazione Imprese e Competenze

Inaugurata la sede e presentata la governance dai ministri Urso e Valditara

Prende ufficialmente il via l’attività della Fondazione Imprese e Competenze per il Made in Italy, nata con l’obiettivo di promuovere la cultura d’impresa tra gli studenti e favorire l’acquisizione delle competenze richieste dal mondo produttivo. I Ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, hanno inaugurato la sede della Fondazione, situata in Piazza di Tor Sanguigna 13, a Roma, e presentato la relativa governance.

Istituita dall’articolo 19 della legge quadro sul Made in Italy, la Fondazione nasce con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il mondo delle imprese e quello della formazione. Aperta al contributo di soggetti pubblici e privati, l’ente affiancherà il nuovo Liceo del Made in Italy, supportandone il rafforzamento e l’espansione dell’offerta formativa in linea con le caratteristiche dei diversi settori produttivi e delle realtà territoriali.

Tra le sue competenze figurano anche la gestione dell’esposizione permanente del Made in Italy e l’assegnazione del premio annuale “Maestro del made in Italy”, riconoscimento destinato agli imprenditori che si sono distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere alle nuove generazioni.

L’evento è stato anche l’occasione per presentare la governance della Fondazione nominata con il decreto firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e ora quindi pienamente operativa.

Giovanni Brugnoli, già vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale umano, è stato nominato presidente della Fondazione, mentre il CdA sarà composto da Maurizio Maddaloni, Mario Eugenio Comba e Rachele Sessa. Prevista, inoltre, la nomina dei primi tre componenti del Comitato tecnico: Pierluigi Bartolomei, Mauro Antonelli e Roberto Ricci Mingani.

Il taglio del nastro

 

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