Dal 24 febbraio 2022, le cronache riportano ogni giorno notizie del conflitto armato tra #Russia e #Ucraina. Ma c’è un’altra guerra, più silenziosa, che si muove in parallelo e che non produce meno effetti: una #cyberwar.

Questo è il tema trattato nella nona puntata di “Detect – La sicurezza in digitale”, il programma di Class CNBC dedicato alla #cybersecurity.

Ma cosa significa cyberwar? E chi sono i suoi attori?

Una delle sue caratteristiche principali è quella di essere un conflitto asimmetrico poiché, da una parte, troveremo un gruppo di persone militari o para militari ed intenzioni belliche, dall’altra, ci saranno le infrastrutture critiche, obiettivi privilegiati in questo scenario, gestite da privati, presumibilmente i responsabili della sicurezza di quest’ultime. Un ruolo molto importante in una guerra cibernetica avranno, infine, le “superpotenze”, ossia le aziende che oggi dominano e controllano la società delle informazioni (#Google, #Microsoft, #Amazon, #Apple, tanto per citarne alcune).

Ma esistono delle regole in una guerra cyber?

Sì e no. La NATO commissionò ad alcuni esperti la scrittura di alcuni consigli e linee guida, poi racchiusi nel c.d. Manuale di #Tallinn. Le uniche regole esistente in un conflitto cibernetico sono dunque intuibili dalla sua stessa natura: il vantaggio è di chi aggredisce, non esistono guerre lampo e non bisogna sottovalutare mai il fattore umano.

Ne parliamo anche con Roberto Baldoni, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ospite della puntata e che parlerà del piano strategico per la #cybersecurity in Italia. Per farlo, verranno affrontate diverse tematiche: la #protezione, la #risposta e lo #sviluppo, senza mai dimenticare che tutto ciò è possibile solo agendo sulla #consapevolezza.

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