L’Itu scende in campo contro il climate change ed elabora un manifesto per la Cop29, frutto della collaborazione tra governi nazionali, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, filantropi, settore privato, accademia e società civile, in cui si mette in evidenzia il ruolo cruciale delle tecnologie e si delineano gli obiettivi green che si possono raggiungere grazie alla messa in pratica di politiche digital-oriented.
La dichiarazione Itu sulla Cop29: obiettivi e impegni
La dichiarazione- manifesto rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento del ruolo cruciale che le tecnologie digitali possono svolgere nel ridurre le emissioni di gas serra in vari settori economici e nell’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, ad esempio.
Allo stesso tempo si evidenzia la necessità di affrontare gli impatti climatici negativi associati all’intero ciclo di vita delle tecnologie digitali, inclusi il consumo energetico e idrico del settore, l’impronta di carbonio della produzione di dispositivi e lo smaltimento non sostenibile delle infrastrutture digitali obsolete.
Un punto chiave è l’enfasi posta sulla raccolta di dati più coerenti e rigorosi sulle emissioni e i consumi energetici del settore Ict, considerati fondamentali per valutare con precisione gli impatti climatici e stabilire obiettivi più efficaci.
Tra i temi chiave anche il problema del divario digitale, considerato un ostacolo significativo per una transizione digitale equa e inclusiva, con una particolare attenzione agli effetti della disinformazione sulla percezione pubblica del cambiamento climatico. Focus dunque sull’inclusione e sull’alfabetizzazione nei pesi in via di sviluppo e tra le categorie più fragili.
Tecnologie digitali per l’azione climatica: sfide e opportunità
Le tecnologie digitali offrono dunque, secondo il manifesto, un ventaglio di opportunità senza precedenti per pitenziaare le azioni contro il climate change ma presentano anche sfide significative che devono essere affrontate con attenzione, a cominciare dal loro utilizzo delle tecnologie digitali per potenziare il monitoraggio climatico e le capacità di previsione, nonché per rafforzare la risposta alle emergenze e la preparazione attraverso sistemi di allerta precoce mobile.
Riflettori anche sul ruolo che il digitale può svolgere nella modellazione e la previsione energetica, rendendo le reti elettriche più resilienti agli impatti dei cambiamenti climatici e supportando le iniziative di energia pulita.
Sul fronte delle sfide il documento pubblicato da Itu sottolinea la la necessità di sviluppare politiche e progressi tecnici per contribuire al raggiungimento di emissioni nette zero e minimizzare l’intensità di risorse delle tecnologie digitali. Ciò include:
- l’alimentazione delle infrastrutture digitali con energia pulita, la promozione di pratiche energeticamente efficienti;
- la riduzione delle emissioni incorporate nelle infrastrutture digitali e nelle catene di approvvigionamento;
- l’estensione del ciclo di vita dei prodotti e il miglioramento dei sistemi di riciclaggio e gestione dei rifiuti elettronici.
Altra sfida cruciale riguarda l’elaborazione di metriche e indicatori per misurare gli impatti climatici delle Ict e monitorare l’impatto delle azioni digitali sul clima. Serve, si legge nel documento, “un approccio equilibrato che massimizzi i benefici delle tecnologie digitali per l’azione climatica, minimizzando al contempo i loro impatti negativi sull’ambiente”
Infrastrutture digitali sostenibili: verso un futuro a zero emissioni
Altro pilastro della strategia messa nero su bianco da Itu è la realizzazione di infrastrutture digitali resilienti e sostenibili per accelerare verso…