Lancio rimandato. “Il primo volo di prova di Spectrum è stato annullato a causa di venti sfavorevoli. Il team sta lavorando per determinare una nuova finestra di lancio”. Lo scrive su X la Isar Aerospace, società aerospaziale tedesca con sede a Monaco di Baviera, fondata nel 2018.
La startup tedesca sperava di effettuare oggi il volo di prova del suo razzo Spectrum dalla base spaziale norvegese di Andya, sopra il Circolo Polare Artico: sarebbe stata una prima assoluta per un’Europa che vuole mantenere un accesso indipendente allo spazio.
Il lancio del primo veicolo orbitale nel continente europeo
Il primo lancio al di fuori della Russia, era previsto tra le 12:30 e le 15:30 ora italiana (tra le 11:30 e le 14:30 Gmt), condizioni meteo permettendo.
Il razzo era già rifornito di carburante e si trovava sul sito di lancio dello spazioporto norvegese di Andoya. Al momento è ancora incerto se rimarrà sul sito di lancio fino al prossimo tentativo e dipenderà, tra le altre cose, dalle condizioni meteorologiche.
Secondo Isar Aerospace, né il razzo né il sito di lancio hanno subito danni. Non è ancora chiaro quando avrà luogo il prossimo tentativo.
Isar Aerospace aveva già fatto notare più volte in anticipo che il conto alla rovescia avrebbe potuto essere interrotto in qualsiasi momento, ad esempio se le condizioni meteorologiche non fossero state favorevoli. Secondo la compagnia, l’obiettivo del volo di prova è raccogliere quanti più dati ed esperienze possibili. “Ogni secondo di volo è prezioso, perché ci consente di raccogliere dati e acquisire esperienza. Trenta secondi di volo sarebbero già un vero successo”, spiegava Daniel Metzler, co-fondatore e Ceo di Isar Aerospace, il produttore del razzo.
Il razzo Spectrum
Lungo 28 metri e con un diametro di 2 metri, aseconda dell’orbita a cui punta, il carico commerciale che può trasportare lo Spectrum – chiamato payload nel gergo spaziale – è compreso tra 700 e 1000 chilogrammi. Secondo i piani attuali, verrà utilizzato dai satelliti già nel secondo volo.
La Isar Aerospace sviluppa lanciatori per il trasporto di satelliti in orbita terrestre. Quello dello Spectrum dal sito in Norvegia sarebbe il primo lancio di un lanciatore orbitale nell’Europa continentale.
La visione della Isar Aerospace
L’obiettivo della Isar Aerospace per il futuro è quello di costruire fino a 40 veicoli di lancio all’anno. Finora la start-up ha raccolto più di 400 milioni di euro di capitale. All’ultimo ciclo di finanziamenti ha partecipato anche il Nato Innovation Fund, un fondo di capitale di rischio sostenuto da 24 paesi della Nato.
Urso: “La presenza pubblica così significativa è ulteriore elemento di garanzia per i lavoratori”
Si è svolto al Mimit un nuovo tavolo di confronto sul futuro dello stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta), specializzato nella produzione e assemblaggio di schede elettroniche per le telecomunicazioni.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato il progetto industriale di TME, con un focus sia sul piano degli investimenti previsti sia sui potenziali risvolti occupazionali, anche alla luce delle prospettive di sviluppo del settore.
“Abbiamo fatto tutto il possibile per tutelare la continuità produttiva dello stabilimento di Marcianise, in quest’area particolarmente difficile. Nell’ambito di questa vertenza, iniziata più di un anno e mezzo fa, abbiamo valutato ogni ipotesi in campo e garantito il supporto pubblico per possibili iniziative industriali sostenibili, anche attraverso la presenza importante e significativa di Invitalia quale ulteriore garanzia per i lavoratori dello stabilimento”, ha dichiarato il ministro Urso.
In particolare, il progetto presentato da TME vede il sostegno di Jabil, con una dote finanziaria e supporto tecnologico e condizioni favorevoli per 3 anni nel rapporto con i principali fornitori/clienti e con l’incentivazione all’esodo per parte dei dipendenti. Il piano prevede, inoltre, una partecipazione di Invitalia significativa e non accessoria, con una quota del 45%, a conferma della sostenibilità del progetto. Il ministro Urso ha quindi ribadito l’impegno del Governo per la tutela dell’occupazione e ha chiesto a Jabil di verificare quanti degli attuali lavoratori intendano declinare questa opportunità occupazionale.
Il Mimit continuerà a monitorare la situazione e farà la sua parte laddove ci fosse la possibilità di interventi di consolidamento di questo processo industriale, affinché esso prosegua e abbia un futuro solido come appunto meritano i lavoratori di Marcianise. “È quanto ho personalmente assicurato nel mio incontro a latere con i soli rappresentanti dei sindacati nazionali. Noi ci assumiamo sempre le nostre responsabilità e lavoriamo con il solo fine di tutelare la produzione e il lavoro”, ha concluso Urso.
Un video in time lapse filmato in Uruguay durante l’eclissi lunare totale della scorsa settimana è l’immagine astronomica del giorno scelta dalla Nasa.
Nel video di Mauricio Salazar si vede il cielo che sempre riempirsi di stelle man mano che la Luna finisce nel cono d’ombra della Terra.
Uno spettacolo messo ancora più in risalto dal piano della Via Lattea che diventa progressivamente sempre più visibile.
All’inizio, la ripresa dell’astrofotografo può sembrare diurna e illuminata dal Sole, ma in realtà è notturna e illuminata dal bagliore della Luna piena.
Dopo circa due ore dall’inizio dell’eclissi, il satellite è riemerso dall’ombra della Terra e il suo bagliore ha nuovamente illuminato il cielo.
Urso: “Massimo impegno per restituire al sito la piena capacità produttiva”
Nuovo tavolo di confronto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Sider Alloys per verificare le condizioni di realizzabilità del piano industriale e finanziario e le sue conseguenze occupazionali.
All’incontro, presieduto dal ministro Adolfo Urso e dal sottosegretario di Stato con delega alle crisi d’impresa Fausta Bergamotto, erano presenti i rappresentanti dell’azienda, di Invitalia, della Regione Sardegna, delle organizzazioni sindacali e un pool di istituti di credito.
“Il rilancio di Sider Alloys è importante per la produzione nazionale di alluminio, anche a fronte delle mutate condizioni geopolitiche, e certamente per il polo produttivo e occupazionale del Sulcis e dell’intera Sardegna. Per questo motivo, insieme all’azienda e a Invitalia, esamineremo tutte le possibili azioni da intraprendere, con l’obiettivo di restituire al sito la piena capacità produttiva”, ha dichiarato il ministro Urso.
“Stiamo affrontando questa vertenza – ha aggiunto Urso – con una visione più ampia, che riguarda l’intero territorio del Sulcis, caratterizzato da tre situazioni di crisi rilevanti e concomitanti. L’obiettivo è giungere, in pochi mesi, a un punto di svolta che ci permetta di avviare un tavolo di confronto complessivo per l’area, con una strategia industriale efficace”.
Diversi i temi trattati durante la riunione: dall’aumento dei costi di revamping alla sopraggiunta scadenza dei termini di permanenza di Invitalia; dai piani di investimento, finanziari e occupazionali dell’azienda, alla possibilità di un intervento da parte di un pool di banche a sostegno del progetto.
Nel corso dell’incontro è emerso come il Mimit nelle scorse settimane, tramite Invitalia, abbia agevolato una prima missione tecnica di un rilevante player nel settore dell’alluminio, che in più occasioni aveva espresso interesse a contribuire all’investimento e al processo di reindustrializzazione del sito.
“È fondamentale acquisire tutti gli elementi necessari per comprendere quale direzione debba intraprendere il percorso di Sider Alloys. Il Mimit è pienamente impegnato a trovare una soluzione solida e sostenibile. Stiamo lavorando con determinazione, perché non vogliamo perdere tempo: la situazione del Sulcis è rilevante e complessa, e va oltre il solo caso di Sider Alloys. Intendiamo condurre questo percorso con la massima trasparenza, fornendo aggiornamenti il più possibile chiari e definiti”, ha commentato il sottosegretario Bergamotto.
Il confronto su Sider Alloys proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione della situazione e garantire la massima trasparenza nel percorso di rilancio di un sito strategico per l’intera filiera dell’alluminio in Italia.
Futuro24: un supercomputer per l’Europa dello spazio
All’ESA-ESRIN di Frascati è entrata in funzione Space HPC, una struttura dedicata al supercalcolo per le missioni spaziali. In questa puntata anche rischio asteroidi, acqua su Marte e inquinamento da nanoplastiche
L’iniziativa promossa dalla Casa delle Tecnologie Emergenti di Bologna insieme al Comune e in collaborazione con le CTE di Pesaro e Matera
Nell’ambito dei progetti avviati dalla Direzione generale per il digitale e le telecomunicazioni, le Case delle Tecnologie Emergenti hanno realizzato attività congiunte volte a creare sinergie tra i diversi territori di cui esse sono rappresentanti.
Sono aperte le candidature al bando GameFarm, promosso dal Comune di Bologna insieme alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Bologna ed in collaborazione con le Case delle Tecnologie Emergenti di Pesaro e Matera.
Il bando è rivolto ad imprese e liberi professionisti operanti nel mondo delle industrie culturali e creative, con focus specifico sullo sviluppo di prodotti videoludici-videogiochi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
I candidati che intendono partecipare alla Call di Bologna Game Farm potranno seguire due linee di attività:
Linea 1: Sviluppo della vertical slice o dell’intero progetto di un videogioco basato sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, orientato sia al mercato B2B che B2C.
Linea 2: Conversione e pubblicazione di un videogioco B2B, già esistente ma non pubblicato nel mercato B2C, per il mercato consumer B2C.
I soggetti selezionati avranno accesso a spazi, contributi economici fino a 25.000 euro ciascuno e la possibilità di partecipare ad un percorso di accompagnamento imprenditoriale e tecnologico.
I soggetti interessati potranno presentare la propria candidatura entro il 15/04/2025.
Le Case del Made in Italy del Ministero promuovono tale iniziativa su tutto il territorio nazionale restando a disposizione per eventuali informazioni e supporto presso le proprie sedi.
Scoperte su Marte le molecole organiche più lunghe di sempre: sono strutture costituite da lunghe catene di atomi di carbonio molto simili agli acidi grassi prodotti sulla Terra dagli organismi viventi. Le ha identificate il gruppo di ricerca internazionale coordinato del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (Cnrs) francese e il risultato è pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas.
Già dal 2012 è stata osservata in più occasioni la presenza di molecole organiche, ossia molecole con atomi di carbonio alloro interno, associate spesso ad attività biologica. Si trattadi molecole che sono un possibile indizio di presenza di vitanel passato, ma che da sole non sono una vera e propria prova.
Usando lo strumento Sam (Sample Analysis at Mars) a bordo del rover Curiosity della Nasa, attivo su Marte dal 2012, il gruppo di ricerca internazionale guidato dal Cnrs con la partecipazione di colleghi statunitensi, messicani e spagnoli, ha ora individuato molecole organiche più lunghe rispetto a quelle osservate finora. Sono catene che contengono fino a 12 atomi di carbonio consecutivi e che risultano per molti aspetti simili agli acidi grassi prodotti sulla Terra dall’attività biologica. Molecole del genere, secondo gli autori della ricerca, potrebbero essere state preservate per miliardi di anni dal clima marziano secco e freddo. La scoperta, osservano, offre nuovi stimoli per il previsto arrivo nel 2028 della missione ExoMars di Agenzia Spaziale Europea e Nasa, ideata in modo più specifico proprio per analisi di tipo chimico-biologico.
Istituito tavolo di monitoraggio con associazioni datoriali e IVASS
Illustrato a Palazzo Piacentini, ai rappresentanti delle categorie produttive, il decreto-legge approvato nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri – su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti – che introduce un ingresso graduale dell’obbligo per le imprese italiane di dotarsi di una polizza assicurativa a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofali, differenziando la platea tra grandi, medie e piccole e micro imprese.
Per le grandi imprese (oltre 250 dipendenti) è confermato l’obbligo, già previsto dalla legislazione vigente, di stipulare una polizza entro il 31 marzo 2025. Il decreto introduce, per questa tipologia di imprese, un periodo transitorio di 90 giorni, fino al 30 giugno, per consentire alle aziende prive di contratto di adeguarsi all’obbligo, mantenendo comunque l’accesso a eventuali incentivi o contributi.
Le medie aziende (da 50 a 250 dipendenti) avranno invece ulteriori sei mesi di tempo, fino al 30 settembre 2025, per provvedere alla stipula dei contratti assicurativi. Per tutte le micro e piccole imprese – la maggior parte del tessuto produttivo italiano – l’obbligo è invece posticipato al 31 dicembre 2025. In caso di mancata stipula, l’impresa non potrà accedere a ulteriori incentivi statali e risorse pubbliche per sviluppare la propria attività.
Per garantire un’attuazione chiara ed efficace dell’obbligo – e per un’ampia condivisione della norma con le parti durante la fase di conversione in legge – presso il Mimit è stato istituito un apposito tavolo di monitoraggio dei fenomeni di mercato cui parteciperanno rappresentanti delle categorie produttive e dell’IVASS – Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Nella serata di ieri nei cieli di molti paesi europei e di buona parte del Nord Italia è comparsa per alcuni minuti una spirale azzurra. Queste foto sono state scattate da Luca Montani a Lignan, all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Il sorprendente fenomeno è di origine umana: è stato prodotto dal secondo stadio di un razzo Falcon 9 di SpaceX partito alle 18.48 da Cape Canaveral in Florida per portare in orbita un satellite militare. Giunto sopra l’Europa, ha acceso come previsto i motori per rientrare in modo controllato nell’atmosfera. Particolari condizioni di luce hanno reso visibili i gas emessi ad alta quota. E’ già accaduto in passato in altre parti del mondo e non ci sono pericoli di alcun genere.
Avviata fase istruttoria per l’ingresso di Invitalia nel capitale
Si consolida e prende forma il piano di rilancio del Gruppo Coin, che ha come obiettivo la salvaguardia dei 1.390 posti di lavoro coinvolti. È quanto emerso in occasione del tavolo che si è tenuto al Mimit per risolvere la condizione di difficoltà finanziaria manifestata dall’azienda, che ha portato all’avvio della procedura di composizione negoziata.
Durante il confronto, i vertici aziendali hanno confermato che l’azienda ha registrato offerte vincolanti per la sottoscrizione di un aumento di capitale di circa 21,2 milioni di euro da parte di Sagitta SGR e MIA Srl e, in via residuale, dagli attuali azionisti di Coin: Red Navy Srl, Joral Investment Srl e Hi-Dec Edizioni Srl.
A questi potrebbe aggiungersi l’ingresso nel capitale di Invitalia, subordinato all’esito positivo della fase istruttoria in corso: presenza che garantirebbe la continuità operativa di Coin, tutelando l’occupazione e favorendo il risanamento dei punti vendita destinati a rimanere aperti.
Viene confermata, inoltre, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma del piano di risanamento, la ricollocazione dei 56 lavoratori coinvolti nella chiusura degli store di Roma Lunghezza e Bufalotta e di quello di Latina presso altri punti vendita. Per i dipendenti dello store di Roma Termini, invece, è previsto un iniziale ricorso agli ammortizzatori sociali, seguito dalla ricollocazione.
La prossima riunione è convocata per il 22 aprile, per analizzare lo stato di avanzamento delle trattative che porteranno entro il prossimo mese alla presentazione definitiva del piano di rilancio commerciale.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
La memorizzazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari per il fine legittimo di consentire l'utilizzo di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
La memorizzazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per l'invio di pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su più siti web per scopi di marketing simili.
Commenti recenti