Cervelli in fuga dagli Usa, l’Italia propone di accoglierli: è il manifesto ReBrain Eu

Cervelli in fuga dagli Usa, l’Italia propone di accoglierli: è il manifesto ReBrain Eu

“Accogliere i ricercatori in fuga dagli Stati Uniti, rafforzare la capacità scientifica europea” è il titolo del documento, accompagnato dallo slogan ‘ReBrain Europe’, parafrasi del ‘ReArm Europe’ e che nel frattempo viene diffuso anche nelle università e nei centri di ricerca italiani ed europei. “Se l’America volta le spalle alla scienza, l’Europa può e deve aprirle le porte”, si legge ancora.     

“Negli Stati Uniti, paese che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per la ricerca mondiale, si sta verificando un progressivo indebolimento delle istituzioni scientifiche federali. Tagli ai finanziamenti, riduzioni di personale nei centri pubblici d’eccellenza, limitazioni alla libertà dei ricercatori: tutto – si rileva nel manifesto – indica una crescente politicizzazione della scienza e una riduzione del ruolo della conoscenza nelle decisioni pubbliche. Un numero crescente di scienziati sta valutando di lasciare il paese per proseguire il proprio lavoro altrove”.   

Roberto Battiston osserva che “quanto sta accadendo negli Stati Uniti ci porta indietro di secoli rispetto a tutto ciò che dovrebbe essere una scienza moderna. Siamo testimoni di richieste crescenti di rientri dagli Usa in Europa”. Ha aggiunto riferendosi all’appello firmato all’inizio di aprile nel quale1.900 ricercatori americani in una lettera aperta lanciavano un Sos alla popolazione chiedendo di ‘fermare l’assalto alla ricerca’. 

“Adesso le richieste stanno arrivando da centinaia di scienziati, ma si prevede che possano aumentare. Da Foligno e Fabriano vogliamo dimostrare come la sensibilità sul valore della ricerca esista anche nella popolazione, coinvolgendo i cittadini e invitando a domandarsi perché parlare solo di ReArmEurope e non anche di ReBrain Europe”     

Per Silvano Tagliagambe “questo assalto alla scienza si sta configurando come un attacco alla democrazia e al pensiero critico e ai punti più forti dell’organizzazione democratica. Il manifesto vuole sottolineare che l’Europa è ancora l’area politica che accetta la sfida della democrazia: non dobbiamo mai dimenticarlo. Sono valori nati in Europa, che in questo momento se ne fa custode e torna a essere faro esclusivo”.  

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Stm: al Mimit primo tavolo plenario, l’azienda presenta il Piano 2025-2027

Stm: al Mimit primo tavolo plenario, l’azienda presenta il Piano 2025-2027

Urso: “Ora al via tavoli tecnici per approfondimenti”

Si è tenuto al Mimit il primo tavolo plenario sul piano industriale di STMicroelectronics, alla presenza dell’azienda, delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti delle Regioni Siciliana e Lombardia. L’incontro, convocato d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze e presieduto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, rappresenta l’avvio del confronto sul piano industriale e sugli investimenti futuri dell’azienda in Italia, nell’ambito di un settore strategico come quello dei semiconduttori, fondamentale per la transizione digitale e per la competitività di tutti i comparti industriali.

“Ci siamo confrontati più volte con i vertici dell’azienda in questi mesi, chiedendo un nuovo piano industriale che riporti l’Italia al centro dello sviluppo dell’azienda, in sintonia con la politica industriale sui semiconduttori che abbiamo realizzato nel nostro mandato. Su questo piano, è nostra intenzione ora avviare tavoli tecnici per approfondimenti ulteriori, anche su base regionale. L’azienda dovrà chiarire in modo puntuale il significato e le prospettive di lungo periodo del Piano industriale 2025-2027, per valutare sia l’impatto che esso potrà avere sull’Italia nel breve periodo, sia le sue prospettive strategiche”, ha dichiarato il ministro Urso, sottolineando come l’auspicio sia quello di giungere alla definizione di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutte le parti coinvolte “sul modello di quanto abbiamo fatto con Eni Versalis e che stiamo facendo con Beko”. Tale intesa dovrà tener conto anche dell’Accordo di Sviluppo di Catania, attualmente in fase di definizione con l’azienda e in collaborazione con la Regione Siciliana, “verso un impegno strategico condiviso tra azienda, governo, regioni e sindacati, affinché ciascuno, per la propria parte, contribuisca allo sviluppo di un settore strategico”.

Durante l’incontro, STMicroelectronics ha confermato il proprio impegno a mantenere gli accordi presi, procedendo anche a un riequilibrio sostanziale degli investimenti tra Italia e Francia, recuperando lo svantaggio degli scorsi anni. STMicroelectronics ha inoltre ribadito l’intenzione di destinare già nel primo triennio 2025-2027 la maggior parte degli investimenti al nostro Paese, sia in termini complessivi – 4 miliardi su un totale di 6,5 miliardi a livello europeo – sia per singolo stabilimento, con 2,6 miliardi destinati al sito di Catania, parte del più importante investimento strategico che si dispiegherà progressivamente anche negli anni successivi.

Nello specifico, lo stabilimento di Catania è destinato a diventare, grazie a un consistente supporto pubblico, il polo più significativo in Europa per la produzione di carburo di silicio da 200 millimetri con ciclo verticale integrato. È infatti previsto un investimento da parte di STMicroelectronics pari a 5 miliardi di euro entro il 2032, di cui 2 miliardi in risorse pubbliche autorizzate dalla Commissione europea in quanto progetto unico nel suo genere.

La restante parte degli investimenti previsti sarà rivolta al sito di Agrate, con l’obiettivo, nel medio termine, di incrementare la produzione dei nuovi wafer da 300 mm da 4.000 a settimana, per arrivare a 8.500 nel medio termine e fino a un massimo di 14.000 entro il 2030.

STMicroelectronics ha, inoltre, confermato che nessuno degli attuali siti, in Italia e nel mondo, verrà chiuso, mantenendo ciascuno il proprio ruolo e la propria missione specifica. L’azienda intende inoltre avviare un dialogo costruttivo con le parti sociali, fornendo tutti i chiarimenti già richiesti al tavolo da parte della Regione e dei sindacati, al fine di individuare soluzioni condivise con la garanzia del Mimit.

Infine, il ministro Urso ha annunciato che, una volta concluso il tavolo con STM e definito il protocollo d’intesa tra le parti, verrà avviato “un tavolo nazionale di settore sulla microelettronica, con STM e gli altri attori industriali, inclusa la filiera produttiva, insieme alle Regioni interessate, associazioni di imprese e sindacati, oltre agli altri soggetti pubblici coinvolti. È necessario sviluppare una maggiore consapevolezza e definire una strategia di sviluppo nazionale per il settore”.

 

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L’AI per studiare il linguaggio dei delfini: Google presenta DolphinGemma

L’AI per studiare il linguaggio dei delfini: Google presenta DolphinGemma

Google ha annunciato un nuovo modello aperto di intelligenza artificiale chiamato DolphinGemma, progettato per aiutare i ricercatori a comprendere meglio il modo in cui comunicano i delfini. È il risultato di una collaborazione tra Google e il Wild Dolphin Project (WDP). Google ha sviluppato il modello, che è stato specificamente addestrato con l’ampio database di suoni del WDP sui delfini maculati atlantici.

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Made in Italy: Mimit-Mim, al via la Fondazione Imprese e Competenze

Made in Italy: Mimit-Mim, al via la Fondazione Imprese e Competenze

Inaugurata la sede e presentata la governance dai ministri Urso e Valditara

Prende ufficialmente il via l’attività della Fondazione Imprese e Competenze per il Made in Italy, nata con l’obiettivo di promuovere la cultura d’impresa tra gli studenti e favorire l’acquisizione delle competenze richieste dal mondo produttivo. I Ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, hanno inaugurato la sede della Fondazione, situata in Piazza di Tor Sanguigna 13, a Roma, e presentato la relativa governance.

Istituita dall’articolo 19 della legge quadro sul Made in Italy, la Fondazione nasce con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il mondo delle imprese e quello della formazione. Aperta al contributo di soggetti pubblici e privati, l’ente affiancherà il nuovo Liceo del Made in Italy, supportandone il rafforzamento e l’espansione dell’offerta formativa in linea con le caratteristiche dei diversi settori produttivi e delle realtà territoriali.

Tra le sue competenze figurano anche la gestione dell’esposizione permanente del Made in Italy e l’assegnazione del premio annuale “Maestro del made in Italy”, riconoscimento destinato agli imprenditori che si sono distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere alle nuove generazioni.

L’evento è stato anche l’occasione per presentare la governance della Fondazione nominata con il decreto firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e ora quindi pienamente operativa.

Giovanni Brugnoli, già vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale umano, è stato nominato presidente della Fondazione, mentre il CdA sarà composto da Maurizio Maddaloni, Mario Eugenio Comba e Rachele Sessa. Prevista, inoltre, la nomina dei primi tre componenti del Comitato tecnico: Pierluigi Bartolomei, Mauro Antonelli e Roberto Ricci Mingani.

Il taglio del nastro

 

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Un’altra Terra a 124 anni luce da qui? “Tracce di vita” su K2-18b

Un’altra Terra a 124 anni luce da qui? “Tracce di vita” su K2-18b

Potrebbe essere una scoperta epocale, ma per ora ci sono solo “indizi”. Tracce di vita a 124 anni luce dal nostro pianeta.

Gli scienziati che lavorano al telescopio spaziale James Webb hanno ottenuto quelli che definiscono “i segnali più forti finora ottenuti” di vita al di là del nostro sistema solare, rilevando nell’atmosfera di un pianeta alieno le impronte chimiche di gas che sulla Terra sono prodotti solo da processi biologici.

I due gas coinvolti nelle osservazioni di Webb sul pianeta K2-18b si chiamano dimetilsolfuro, o DMS, e dimetildisolfuro, o DMDS – e sono generati sulla Terra da organismi viventi, principalmente da forme di vita microbica come il fitoplancton marino: in sostanza, dalle alghe microscopiche.

Questo suggerisce che il pianeta potrebbe pullulare di vita microbica, sostengono i ricercatori. I quali sottolineano, tuttavia, che non stanno annunciando la scoperta di organismi viventi, ma piuttosto di una possibile “biofirma” – cioè l’indicatore di un processo biologico – e che i risultati dovrebbero essere considerati con cautela, poiché sono necessarie ulteriori osservazioni.

Nikku Madhusudhan dell’Istituto di Astronomia dell’Università di Cambridge (@web)

17/04/2025

Astrobiologia osservativa

Sono comunque i primi indizi di un mondo alieno che potrebbe essere abitato, dice l’astrofisico Nikku Madhusudhan dell’Istituto di Astronomia dell’Università di Cambridge, autore principale dello studio pubblicato sull’Astrophysical Journal Letters.

“Si tratta di una svolta nella ricerca della vita oltre il sistema solare, perché abbiamo dimostrato che è possibile rilevare firme biologiche in pianeti potenzialmente abitabili con gli strumenti attualmente a disposizione. Siamo entrati nell’era dell’astrobiologia osservativa”, sottolinea Madhusudhan.

La “nuova Terra”, com’è e dove si trova

Certo è che il pianeta in cui potrebbe esserci vita non è proprio dietro l’angolo. 

K2-18b ha una massa 8,6 volte superiore a quella della Terra e un diametro circa 2,6 volte più grande del nostro pianeta.

Scoperto nel 2015 dal telescopio spaziale Kepler della Nasa, orbita nella “zona abitabile” – una distanza in cui l’acqua liquida, un ingrediente chiave per la vita, può esistere sulla superficie di un pianeta – attorno a una nana rossa più piccola e meno luminosa del nostro sole, situata a circa 124 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Leone. Un anno luce è la distanza percorsa dalla luce in un anno: ovvero 9,5 trilioni di chilometri.

È stato identificato anche un altro pianeta in orbita attorno alla stessa stella.

Giove ed una delle sue lune: Europa (@Nasa)

17/04/2025

L’ipotesi del dimetilsolfuro già nel 2023

Non è la prima volta che l’esopianeta K2-18b fa parlare di sé. Nel 2019 due studi indipendenti, basati sull’analisi dei dati di Kepler, Hubble e Spitzer, avevano concluso che nell’atmosfera di K2-18b vi siano quantità significative di vapore acqueo. 

Nel 2023 il team di Madhusudhan, basandosi sui dati del Webb, aveva confermato la presenza di metano e anidride carbonica nell’atmosfera, che suggeriscono la presenza di un oceano d’acqua sotto a un’atmosfera sottile composta da idrogeno.

Era inoltre stata rilevata una potenziale presenza di solfuro di dimetile, seppur meno robusta, che richiedeva ulteriori indagini. “Le prossime osservazioni del Jswt dovrebbero essere in grado di confermare se il DMS è effettivamente presente nell’atmosfera di K2-18 b a livelli significativi”, aveva spiegato Madhusudhan.

Finora gli esopianeti erano “ipotesi tecniche”

Circa 5.800 pianeti oltre il nostro sistema solare, chiamati esopianeti, sono stati scoperti dagli anni ’90. 

Gli scienziati hanno ipotizzato l’esistenza di esopianeti chiamati “pianeti iceani” – dalle parole hydrogen (idrogeno) e ocean (oceano) – ricoperti cioè da un oceano di acqua liquida abitabile da microrganismi e con un’atmosfera ricca di idrogeno. Tra le priorità della Nasa c’è anche la ricerca di qualsiasi segno di vita all’interno del nostro Sistema Solare. Un lavoro che conduce gli scienziati a esplorare principalmente corpi che contengono acqua liquida. Lo sguardo è rivolto, ad esempio, alla luna di Giove, Europa, così come a quella di Saturno, Encelado.

“L’unico scenario che attualmente spiega tutti i dati ottenuti finora dal JWST (James Webb Space Telescope), comprese le osservazioni passate e presenti, è quello in cui K2-18b sia un mondo oceanico brulicante di vita”, dice Madhusudhan. “Tuttavia, dobbiamo essere aperti e continuare a esplorare altri scenari”. Madhusudhan sostiene che con i mondi oceanici, se esistono, “stiamo parlando di vita microbica, probabilmente simile a quella che vediamo negli oceani terrestri”. Si ipotizza che i loro oceani siano più caldi di quelli terrestri. 

Alla domanda su possibili organismi multicellulari o persino forme di vita intelligenti, Madhusudhan invita alla massima cautela: “Non siamo in grado di rispondere a questa domanda in questa fase. L’ipotesi di base è quella di una semplice vita microbica”.

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Berco: accordo al Mimit, ritirati tutti i 247 licenziamenti e stop a nuove procedure unilaterali

Berco: accordo al Mimit, ritirati tutti i 247 licenziamenti e stop a nuove procedure unilaterali

Urso: “Risultato importante, ora rilancio industriale”

Ritiro della procedura di licenziamento collettivo per i 247 lavoratori del sito produttivo di Copparo, in provincia di Ferrara, con l’impegno da parte della proprietà a non avviare nuove azioni unilaterali nei prossimi quattro anni e a intraprendere, insieme a tutte le parti coinvolte, un percorso di consolidamento industriale per Berco in Italia. Questi i pilastri dell’accordo quadro sottoscritto oggi al Mimit tra i vertici aziendali di Berco e le organizzazioni sindacali.

“Un risultato importante, frutto di un lavoro di squadra che ci permette ora di aprire la strada al rilancio industriale”, ha dichiarato il Ministro Urso. “Continueremo a lavorare insieme per trasformare anche questa crisi in opportunità di sviluppo e, quindi, per il consolidamento industriale di Berco in Italia”, ha aggiunto Urso, ringraziando “il Prefetto di Ferrara e le Regioni Emilia-Romagna e Veneto, oltre alle parti interessate, per il fondamentale contributo reso nell’ambito della vertenza”.

Con l’intesa sottoscritta nel corso del tavolo odierno, l’azienda si impegna a ritirare la procedura di licenziamento collettivo in corso per il personale dell’impianto di Copparo (Ferrara) e a non adottare decisioni unilaterali analoghe nei prossimi quattro anni. Gli esuberi occupazionali saranno gestiti in maniera non traumatica, attraverso uscite volontarie e l’avvio della cassa integrazione per contratto di solidarietà.

Il Mimit, al fine di favorire il consolidamento produttivo e occupazionale della società Berco, promuoverà sinergie con imprese in settori compatibili con le produzioni attuali e potenziali dell’azienda. Inoltre, il dicastero monitorerà lo stato di avanzamento dell’accordo, attraverso incontri periodici con le parti, per garantire la salvaguardia occupazionale e il rilancio dei siti produttivi dell’azienda in Italia.

 

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Altri Mondi – Marathon, la scommessa di Bungie tra passato e futuro

Altri Mondi – Marathon, la scommessa di Bungie tra passato e futuro

Nella puntata di oggi partiamo dalla riedizione di I, Robot, vecchio gioco del 1983 che è stato il primo titolo commerciale a utilizzare una vera grafica poligonale in 3D, renderizzata in tempo reale. Un cabinato di scarso successo commerciale ma di grande valore storico, che Atari ha affidato alla visione psichedelica di Jeff Minter, storico game designer della britannica Llamasoft. Il ponte fra passato e futuro riguarda anche Marathon, storico sparatutto della Bungie creato prima di Halo, che ora torna in un reboot dal grande rischio creativo ed economico, come ci racconta l’esperto di gaming Lorenzo Fantoni. In chiusura, le immagini di Mattia Pianezzi ci raccontano Blue Prince, il rompicapo indie che sta stregando milioni di videogiocatori.
 

Altri Mondi è la rubrica a cura di Dario Marchetti che ogni settimana su RaiNews24, rainews.it e RaiPlay esplora il multiverso videoludico (e non solo).

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Regolamento STEP: il 14 maggio apre lo sportello per presentare progetti di ricerca e sviluppo su Tecnologie Critiche ed Emergenti

Regolamento STEP: il 14 maggio apre lo sportello per presentare progetti di ricerca e sviluppo su Tecnologie Critiche ed Emergenti

Precompilazione domande dal 30 aprile

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con provvedimento direttoriale, ha definito i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande riguardanti la misura STEP (STEP PN RIC 2021-27).

L’iniziativa mira a sostenere progetti di ricerca e sviluppo da realizzare mediante l’utilizzo di tecnologie critiche ed emergenti nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, in coerenza con i settori tecnologici rientranti nell’ambito del regolamento europeo STEP.
Lo sportello online, gestito da Mediocredito Centrale S.p.A. per conto del Ministero, aprirà ufficialmente alle ore 10:00 del 14 maggio 2025.

A partire dal 30 aprile, i soggetti interessati potranno precompilare le domande di agevolazione utilizzando la procedura informatica disponibile sul sito: https://fondocrescitasostenibile.mcc.it.

Il provvedimento, che ha una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro a valere sul “Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27”, fa seguito all’adozione del decreto del Ministro Adolfo Urso del 25 ottobre 2024.

Possono beneficiare delle agevolazioni le aziende di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda, operanti nei settori industriali, agroindustriali, artigiani, nonché i centri e gli organismi di ricerca.

I progetti con spese e costi ammissibili compresi tra 1 e 5 milioni di euro dovranno essere presentati in forma collaborativa da più soggetti d’impresa. Per i progetti compresi tra 5 e 20 milioni di euro, è invece ammessa anche la partecipazione di imprese di grandi dimensioni nella veste di singolo soggetto proponente.

Gli incentivi saranno concessi nella forma del finanziamento agevolato e nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue, sulla base della dimensione dell’impresa proponente:

  • 35% per le imprese di piccola dimensione;
  • 30% per le imprese di media dimensione;
  • 25% per le imprese di grande dimensione.

Gli organismi di ricerca potranno beneficiare di un contributo diretto alla spesa pari al 60% dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40% per attività di sviluppo sperimentale.

 

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L’incredibile gara di corsa tra uomo e robot in Cina, a Pechino la mezza maratona di robot umanoidi

L’incredibile gara di corsa tra uomo e robot in Cina, a Pechino la mezza maratona di robot umanoidi

Passo dopo passo, decine di robot umanoidi hanno percorso a Pechino la prima mezza maratona al mondo a loro dedicata, simbolo delle ambizioni della Cina nelle nuove tecnologie. La gara si e’ tenuta presso “E-Town”, un’area di sviluppo tecnologico nella capitale cinese, l’evento, a cui hanno partecipato anche atleti dal vivo, e’ stata l’occasione per mettere alla prova queste macchine a due gambe fino e conoscerne i limiti. Allo start della gara su un percorso di 21 chilometri, con il suono della musica pop diffusa dagli altoparlanti, i robot  hanno mosso i loro primi passi, a volte esitanti. Dall’altro lato della strada, i partecipanti umani, che corrono su una pista separata, hanno tirato fuori i loro cellulari per immortalare la partenza delle macchine. Un piccolo androide caduto a terra si e’ rialzato da solo dopo pochi minuti, tra gli applausi della folla. Un altro, progettato per assomigliare a un Transformer, ha deviato dalla rotta schiantandosi contro una barriera e travolgendo un ingegnere. “Correre su una pista puo’ sembrare un piccolo passo per un essere umano. Ma per un robot umanoide e’ davvero un balzo enorme”, ha dichiarato  Liang Liang, vicedirettore del comitato direttivo di E-Town. “Questa maratona rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’industrializzazione dei robot umanoidi”, ha aggiunto.

Alla competizione hanno partecipato circa venti squadre provenienti da tutta la Cina, con robot di dimensioni variabili dai 75 ai 180 centimetri e con un peso fino a 88 chili. Alcuni robot funzionano in modo autonomo, altri sono pilotati a distanza. Gli ingegneri hanno detto  che l’obiettivo e’ testare le prestazioni e l’affidabilita’ degli androidi. La priorita’ e’ arrivare alla fine del percorso, non vincere la gara. Questa mezza maratona “rappresenta un’enorme spinta per l’intero settore della robotica”, afferma Cui Wenhao, ingegnere 28enne dell’azienda cinese Noetix Robotics. “Onestamente, l’industria ha poche occasioni di far funzionare le sue macchine in questo modo, a piena capacita’, su una distanza cosi’ lunga e per un tempo cosi’ lungo. E’ un test impegnativo per le batterie, i motori, la struttura e persino gli algoritmi”, sottolinea .Come allenamento, uno dei robot dell’azienda ha corso ogni giorno l’equivalente di una mezza maratona, a una velocita’ di oltre 8 km/h. La Cina, seconda economia mondiale, punta a diventare leader mondiale nell’intelligenza artificiale (IA) e nella robotica.  

 

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Al via la consultazione pubblica sugli obiettivi del Ministero

Al via la consultazione pubblica sugli obiettivi del Ministero

Partecipa attivamente alla definizione delle politiche e delle strategie del Mimit

È online la consultazione pubblica sugli obiettivi di performance del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in una nuova visione del rapporto tra PA e portatori di interesse.

Partecipa alla trasformazione di un’amministrazione che si apre al confronto e incidi, in maniera sostanziale, nella formazione delle politiche, delle strategie e dei processi decisionali relativi al ciclo della performance.

Anche tu puoi contribuire a migliorare la qualità, la trasparenza e l’efficacia del Ministero, intervenendo attivamente con proposte, spunti e suggerimenti.

Il tuo contributo sarà valutato al fine di:

  • introdurre nuovi e diversi obiettivi rispetto a quelli inizialmente formulati;
  • migliorarne la definizione, anche attraverso una maggiore chiarezza nella formulazione degli obiettivi inizialmente previsti;
  • ridefinire, eventualmente, gli indicatori e/o i valori target degli indicatori.

 

Partecipa alla consultazione

 

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