Dopo l’addio al fact checking, visto come un allineamento al governo Trump, Meta annuncia l’avvio del programma Community Notes per Facebook, Instagram e Threads negli Stati Uniti. Come accade su X, gli utenti potranno segnalare i post potenzialmente fuorvianti, con note e chiarificazioni sui punti secondo loro errati. Il sistema entrerà in piena funzione nei prossimi mesi negli Usa, mentre non è ancora chiaro se e quando verrà introdotto in altri Paesi, come nell’Unione europea.
“Le Note della comunità saranno scritte e valutate dai collaboratori, non da Meta. Ci sarà un limite di 500 caratteri e ogni nota dovrà includere un link” scrive l’azienda in un post sul blog ufficiale. Le iscrizioni alle note della comunità sono aperte per gli utenti dei social attivi da almeno sei mesi. Meta selezionerà i partecipanti, che verranno informati con una notifica sui social. Per garantire l’imparzialità delle segnalazioni, solo quando una nota riceve un certo numero di consensi da parte del resto della comunità, sarà resa pubblica a tutti. “Le note non verranno aggiunte al contenuto quando non c’è accordo o quando le persone affermano che non sia utile” precisa Meta.
Nelle ultime ore, il proprietario di X, Elon Musk, ha diffuso un post con cui afferma di voler cambiare il sistema di ‘community notes’ esistente. “Stiamo lavorando per correggerlo” sostiene “sfortunatamente è un crescendo di manipolazione da parte di governi e media”.
Al centro del colloquio anche l’assegnazione dell’ex Ilva, l’energia nucleare di nuova generazione e l’intelligenza artificiale
La cessione di Piaggio Aerospace a Baykar e i possibili sviluppi per il territorio ligure, il processo di assegnazione dell’ex Ilva, oltre ai temi dell’energia nucleare di nuova generazione e dell’intelligenza artificiale. Questi gli argomenti al centro del confronto odierno tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, e il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, in occasione della visita ufficiale del Ministro alla sede Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sulla cessione di Piaggio Aerospace alla società turca Baykar e sui possibili sviluppi per il territorio ligure, anche in vista della prossima missione del ministro in Turchia. L’accordo tra Baykar e Piaggio Aerospace offre all’Italia l’opportunità di diventare un protagonista nella produzione di droni, aprendo la strada a una più ampia partnership tecnologica e industriale tra i due Paesi. Il Governo sta inoltre valutando ulteriori alleanze con le principali aziende italiane del settore, come Leonardo, per rafforzare il comparto aerospaziale nazionale e consolidare la leadership in Europa.
Si è discusso, inoltre, della gara in corso per l’assegnazione dell’ex Ilva e delle prospettive delle aree adiacenti al sito di Genova per utilizzi logistici e produttivi.
Approfondite le potenzialità della Liguria per lo sviluppo dell’energia nucleare di nuova generazione e il ruolo strategico della regione per l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale. In particolare, è stata evidenziata l’importanza di Genova come polo d’eccellenza, grazie alla presenza del supercomputer Davinci-1 di Leonardo e dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), leader nella robotica, in connessione con la Fondazione AI4Industry di Torino.
La comunità scientifica internazionale si sta mobilitando, con dichiarazioni ufficiali e articoli sulle riviste più autorevoli, per gli “attacchi del presidente Usa Donald Trump alla saluta americana e globale”. Queste parole sono state usate da The Lancet nell’ultimo numero, arrivate dopo quelle, altrettanto allarmate, pubblicate sulle riviste Nature e Science. Arriva ora anche la preoccupazione dell’Accademia Nazionale dei Lincei, che in Italia raccoglie alcuni degli scienziati più illustri ed è una delle istituzioni scientifiche più antiche d’Europa, una preoccupazione che investe i presupposti del lavoro di una comunità che non può che essere globale, per essere efficace: “Noi, nella comunità scientifica internazionale, riconosciamo il valore di diversi background scientifici ed esperienze di vita nella nostra forza lavoro e l’importanza della collaborazione all’interno e oltre i confini nazionali. Un obiettivo di questa collaborazione è accelerare la diffusione dei progressi scientifici alla popolazione globale, resa possibile da organizzazioni progettate a questo scopo”, scrivono gli accademici.
Il pericolo è una deriva anti-scientifica che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla salute dell’umanità intera e sul futuro del Pianeta: “Pertanto, esprimiamo preoccupazione per il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici – dettagliano gli scienziati – l’effettiva chiusura dell’USAID, la nomina di uno scettico sui vaccini a capo del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, il tentativo di congelamento e la proposta di limitazione dei finanziamenti della scienza statunitense da parte della National Science Foundation e dei National Institutes of Health e il soffocamento delle iniziative a sostegno della diversità, dell’equità e dell’inclusione nella forza lavoro scientifica. Più di una dozzina di attività di consulenza, convocazione e altre attività della National Academy of Sciences degli Stati Uniti sono state sospese o hanno ricevuto ordini di sospensione dei lavori”.
Per chiarire al mondo cosa il nuovo corso dell’amministrazione Usa pensi dei cambiamenti climatici basta cliccare sul link dedicato sul sito della Casa Bianca (o dare un’occhiata all’immagine qui sotto).
La pagina sui cambiamenti climatici sul sito della Casa Bianca (Casa Bianca)
L’Accademia ricorda che “la ricerca biomedica statunitense ha guidato il mondo con innovazioni terapeutiche, più recentemente illustrate dall’utilità dei vaccini a RNA nella pandemia di COVID-19 e ha salvato innumerevoli vite con la diffusione di trattamenti per l’HIV nei paesi a basso reddito. Esprimiamo solidarietà agli scienziati che lavorano negli Stati Uniti. Esortiamo l’amministrazione Trump a ripristinare i finanziamenti e la stabilità per questa preziosa e complessa impresa e a ristabilire l’impegno con la comunità globale”.
Accrescere la competitività dell’area mediterranea
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato oggi a Istanbul, presso il Palazzo Dolmabahçe, il Ministro dell’Industria e della Tecnologia della Turchia, Mehmet Fatih Kacır. All’incontro hanno preso parte anche il Sottosegretario Fausta Bergamotto, il Presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo, il Presidente dell’ICE Matteo Zoppas e il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente.
Il bilaterale ha avuto al centro il rafforzamento della cooperazione industriale tra Italia e Turchia, con particolare attenzione ai settori della difesa, dell’aerospazio, della farmaceutica e delle materie prime critiche. Urso e Kacır hanno condiviso la necessità di consolidare un rapporto basato su una logica di integrazione industriale e tecnologica, per accrescere la competitività dell’area mediterranea in uno scenario globale sempre più sfidante.
Il confronto si è concentrato anche sulle principali operazioni industriali in corso, tra cui il dossier Baykar-Piaggio Aerospace e il piano di riorganizzazione in Italia di Beko-Whirlpool, argomenti che saranno affrontati nel corso della giornata alla presenza dei vertici delle aziende turche.
Nel corso dell’incontro i ministri hanno deciso di dare vita a un tavolo di lavoro congiunto per definire accordi tra i Paesi sulle partnership industriali e tecnologiche, con particolare riferimento alle materie prime critiche, all’innovazione digitale e alle tecnologie green. Italia e Turchia condividono la necessità di sviluppare catene di valore resilienti nei settori chiave della transizione ecologica e digitale, a partire dalla siderurgia e dalla chimica, riducendo le dipendenze strategiche da altri attori globali e rafforzando l’autonomia industriale europea e mediterranea. L’obiettivo è quello di costruire sinergie sempre più solide tra le filiere produttive dei due Paesi, ponendo le basi per una cooperazione strutturata e di lungo periodo, anche in vista del prossimo vertice bilaterale tra i due governi, presieduto da Giorgia Meloni e Recep Tayyip Erdoğan.
“La relazione tra Italia e Turchia ha un valore strategico che va oltre la dimensione economica. I nostri due Paesi sono il ponte naturale tra l’Europa, il Mediterraneo e il Medio Oriente. Rafforzare la nostra cooperazione industriale significa contribuire alla stabilità della regione e creare nuove opportunità di sviluppo anche nel continente africano, così come indicato dal Piano Mattei del governo Meloni. Un Mediterraneo forte e integrato è una necessità per affrontare le sfide globali, dalla sicurezza energetica alla transizione industriale”, ha dichiarato Urso.
L’incontro ha toccato anche il tema della transizione ecologica nelle filiere industriali, con particolare riferimento all’innovazione tecnologica per la produzione sostenibile. L’Italia è in prima linea nello sviluppo di soluzioni avanzate per abbattere le emissioni nei comparti manifatturieri, mentre la Turchia rappresenta un mercato strategico per la diffusione di queste tecnologie. Il bilaterale ha confermato l’interesse reciproco a sviluppare strumenti di collaborazione per accelerare l’adozione di processi produttivi a basso impatto ambientale.
Nell’ambito della cooperazione aerospaziale, i due ministri hanno discusso del rafforzamento del partenariato tra le rispettive agenzie spaziali nazionali, con l’obiettivo di sviluppare progetti congiunti di natura scientifica e tecnologica. Il settore rappresenta un’area di crescita strategica per entrambi i Paesi, con prospettive di collaborazione nella ricerca e nella produzione industriale per l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni e la difesa.
“Italia e Turchia sono due economie complementari che, insieme, possono affrontare con maggiore efficacia le sfide della post-globalizzazione e della transizione industriale. La collaborazione tra i nostri sistemi industriali è fondamentale per costruire un’area euro-mediterranea più competitiva, innovativa e sostenibile”, ha sottolineato Urso.
La Turchia è uno dei principali partner industriali e commerciali extra UE dell’Italia. L’interscambio tra i due Paesi ha raggiunto 25,3 miliardi di euro nel 2024, registrando un aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente. Le esportazioni italiane verso la Turchia sono cresciute del 6,5%, raggiungendo i 13,8 miliardi di euro, mentre le importazioni si sono attestate a 11,5 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo per l’Italia di 2,3 miliardi di euro.
Nel corso della giornata, il Ministro Urso incontrerà i principali imprenditori italiani attivi in Turchia per un confronto sulle prospettive di investimento e sulle opportunità di sviluppo industriale nel Paese.
Futuro24: Antartide, la rompighiaccio Laura Bassi nel Mare di Ross
La nave dell’OGS è impegnata nella spedizione scientifica del PNRA. Abbiamo intervistato l’equipaggio. In questa puntata anche la scomparsa della neve, licheni antismog e l’etica nella ricerca
Nuovo incontro il 4 marzo per definire azioni a tutela delle prospettive industriali e occupazionali
Nuovo incontro di aggiornamento al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Sofinter, gruppo attivo nella realizzazione di impianti e componenti per la produzione di vapore a uso industriale e di energia elettrica.
Durante il tavolo – che si è svolto alla presenza dell’azienda, dei rappresentanti della Regione Puglia e della Regione Lombardia, degli enti locali e delle organizzazioni sindacali – i vertici aziendali hanno manifestato la volontà di riorganizzare le proprie attività nei siti del gruppo, con possibile disimpegno sull’impianto di AC Boilers situato a Gioia del Colle (BA), di proprietà della stessa Sofinter, attivo nella produzione di caldaie di grande taglia per impianti di produzione di energia elettrica.
A fronte di tale posizione, il MIMIT ha ribadito che l’obiettivo principale da perseguire con il contributo di tutte le parti è la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti. Questo richiamo è stato condiviso dalla rappresentanza aziendale, sindacale e dalle istituzioni locali presenti.
Il tavolo è stato aggiornato al 4 marzo, alla presenza della proprietà, al fine di fare piena chiarezza sulle prospettive industriali e occupazionali di tutti i siti del gruppo, così da poter attuare ogni strumento utile alla loro tutela.
Blitz di un gruppo di attivisti del collettivo ‘Action Justice Climat’ questa mattina contro la sede di Tesla a Saint-Ouen, alle porte di Parigi.
Gli ambientalisti hanno composto, lettera per lettera, la scritta “noi non invitiamo i fascisti, li combattiamo” sulla vetrata all’ingresso dell’edificio per contestare l’invito di Elon Musk al summit sull’intelligenza artificiale organizzato dal governo francese.
Il gruppo ha anche imbrattato le vetrine con vernice marrone e srotolato uno striscione con la scritta “Il fasciamo passa in seconda marcia” (e dietro la figura di Musk che fa il gesto del braccio teso).
L’imprenditore miliardario proprietario anche di X e SpaceX ha declinato l’invito all’incontro organizzato al Grand Palais da Emmanuel Macron.
L’evento ha riunito capi di Stato e di governo, leader di organizzazioni internazionali, dirigenti di aziende tecnologiche, ricercatori e rappresentanti della società civile provenienti da oltre 100 Paesi.
L’obiettivo principale del summit era discutere le questioni etiche, economiche e sociali legate all’intelligenza artificiale.
Al termine, Stati Uniti e Regno Unito non hanno firmato la dichiarazione sulla “IA inclusiva e sostenibile”.
Possibili sinergie industriali tra Leonardo e l’azienda turca
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha visitato oggi a Istanbul lo stabilimento di Baykar, azienda turca leader mondiale nella produzione di droni, accompagnato dal presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, e dal Ministro dell’Industria e della Tecnologia turco, Mehmet Fatih Kacır.
La visita si inserisce in un quadro di rafforzamento della cooperazione industriale tra Italia e Turchia nel settore aerospaziale e fa seguito all’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar. Un’operazione che garantisce un futuro solido all’azienda italiana, grazie agli impegni industriali, finanziari e tecnologici assunti dalla nuova proprietà.
Baykar ha infatti confermato la volontà di mantenere e sviluppare gli asset strategici e le attività principali di Piaggio Aerospace, preservando i rami d’impresa e tutelando la filiera della componentistica italiana.
L’operazione non si limita a garantire la continuità industriale, ma apre nuove prospettive di collaborazione tra Baykar e Leonardo. Le due aziende, tra i principali attori globali nel settore aerospaziale e della difesa, potranno sviluppare sinergie industriali e tecnologiche per la realizzazione di sistemi avanzati, con particolare attenzione alla produzione di droni per il mercato europeo.
“La recente acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar rappresenta un passo strategico per l’intero settore, aprendo la strada a nuove collaborazioni tra i grandi player dell’aerospazio. L’obiettivo è potenziare l’innovazione, la competitività e la leadership tecnologica delle nostre industrie rafforzando la produzione in Italia”, ha dichiarato il Ministro Urso.
È stato rilevato un neutrino cosmico con livelli di energia circa 30 volte superiori rispetto a qualunque particella individuata in precedenza, con carica di circa 220 pev, pari a 220 milioni di miliardi di elettronvolt. A riportare questo curioso evento, denominato Km3-230213 , sulla rivista Nature, gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
I ricercatori della Km3Net Collaboration, un consorzio internazionale che gestisce il telescopio sottomarino per neutrini Km3Net, situato nel mar Mediterraneo, hanno analizzato i dati raccolti dalla strumentazione Arca e Orca, che hanno identificato un singolo muone che ha attraversato l’intero rilevatore.
L’inclinazione della traiettoria combinata con l’enorme energia, sostengono gli autori, fornisce una prova convincente che il muone ha avuto origine da un neutrino cosmico che interagiva nelle vicinanze del rilevatore. Stando a quanto emerge dall’indagine, il neutrino potrebbe provenire da oltre la Via Lattea, anche se la sua origine precisa è ancora avvolta nel mistero.
Uno straordinario evento, compatibile con un neutrino dall’energia stimata di circa 220 PeV (220 milioni di miliardi di elettronvolt), è stato rivelato il 13 febbraio 2023 dal rivelatore ARCA del telescopio sottomarino per neutrini KM3NeT.
Questo evento, denominato KM3-230213A, è il neutrino più energetico mai osservato e fornisce la prima prova che nell’universo vengono prodotti neutrini di energie così elevate.
Dopo un lungo e accurato lavoro di analisi e interpretazione dei dati sperimentali, la Collaborazione scientifica internazionale KM3NeT ha riportato i dettagli di questa straordinaria scoperta in un articolo pubblicato su Nature, e nel corso di un evento trasmesso in diretta dalle sedi dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tra i fondatori e principali contributori del progetto, a Roma, del CNRS Centre National de la Recherche Scientifique a Parigi e di Nikhef National Institute for Subatomic Physics ad Amsterdam.
“KM3NeT ha iniziato a sondare un intervallo di energia e sensibilità in cui i neutrini rivelati potrebbero avere origine da fenomeni astrofisici estremi. Questa prima rivelazione in assoluto di un neutrino di centinaia di PeV apre un nuovo capitolo nell’astronomia con neutrini e una nuova finestra di osservazione sull’universo”, commenta Paschal Coyle, ricercatore del CNRS – Centre de Physique des Particules de Marseille, Francia, e coordinatore della Collaborazione KM3NeT al momento della rivelazione.
Le fasi dell’installazione del telescopio Km3net (Infn)
Il mistero dei neutrini
L’universo ad alta energia è il regno di eventi cataclismatici, come l’accrescimento di buchi neri supermassicci al centro delle galassie, le esplosioni di supernova, i lampi di raggi gamma, tutti eventi ancora non completamente compresi.
Questi potenti acceleratori astrofisici generano flussi di particelle chiamati raggi cosmici. I raggi cosmici di più alta energia possono interagire con la materia o con i fotoni attorno alla sorgente, per produrre neutrini e fotoni.
Oppure, viaggiando nello spazio, possono interagire anche con i fotoni della radiazione cosmica di fondo a microonde che permea l’universo fin dai suoi albori, dando origine ai cosiddetti “neutrini cosmogenici” estremamente energetici.
I neutrini sono tra le particelle elementari più misteriose. Hanno una massa piccolissima, quasi nulla, non hanno carica elettrica e interagiscono solo debolmente con la materia. Per queste loro caratteristiche sono messaggeri cosmici molto speciali, in grado di arrivare da molto lontano e indicarci la direzione della loro sorgente, e quindi di portare fino a noi informazioni uniche sui fenomeni astrofisici più energetici, consentendoci di esplorare i confini più remoti dell’universo.
“Questa osservazione apre la strada a molteplici interpretazioni. Il neutrino di altissima energia potrebbe provenire direttamente da un potente acceleratore cosmico. In alternativa, potrebbe essere la prima rivelazione di un neutrino cosmogenico. Sulla base di un singolo evento è difficile trarre conclusioni sull’origine del neutrino che lo ha prodotto, ma l’energia estremamente elevata lo colloca in una regione totalmente inesplorata, di estremo interesse per la scienza. Future osservazioni di altri eventi di questo tipo serviranno per costruire un chiaro quadro interpretativo”, spiega Rosa Coniglione, ricercatrice dell’INFN ai Laboratori Nazionali del Sud e vicecoordinatrice della Collaborazione KM3NeT al momento della scoperta.
Un segnale record
Sebbene i neutrini siano la seconda particella più abbondante nell’universo dopo i fotoni, la loro interazione debole con la materia li rende molto difficili da rivelare e richiede esperimenti di grandi dimensioni come KM3NeT, che utilizza l’acqua di mare come mezzo di interazione per i neutrini.
I suoi moduli ottici ad alta tecnologia rivelano la luce Cherenkov, un bagliore bluastro che si genera durante la propagazione nell’acqua delle particelle ultrarelativistiche prodotte nelle interazioni dei neutrini.
Il segnale rivelato è stato identificato come un singolo muone che ha attraversato l’intero rivelatore, inducendo segnali in più di un terzo dei suoi sensori. L’inclinazione della sua traiettoria combinata con la sua enorme energia fornisce una prova convincente che il muone ha avuto origine da un neutrino cosmico che ha interagito nelle vicinanze del rivelatore.
“Per determinare la direzione e l’energia di questo neutrino è stata necessaria una calibrazione precisa del telescopio e sofisticati algoritmi di ricostruzione della traccia. Inoltre, questa straordinaria rivelazione è stata ottenuta con solo un decimo della configurazione finale del rivelatore, dimostrando il grande potenziale del nostro esperimento per lo studio dei neutrini e per l’astronomia con neutrini”, commenta Aart Heijboer, ricercatore di Nikhef National Institute for Subatomic Physics, Paesi Bassi, e physics and software manager di KM3NeT al momento della rivelazione.
Installazione del telescopio sottomarino KM3NeT (Infn)
Il telescopio negli abissi
Il telescopio per neutrini KM3NeT, attualmente in costruzione, è una gigantesca infrastruttura in acque profonde distribuita su due rivelatori ARCA e ORCA.
Il rivelatore KM3NeT/ARCA (Astroparticle Research with Cosmics in the Abyss) è dedicato principalmente allo studio dei neutrini di più alta energia e delle loro sorgenti nell’universo. Si trova a 3450 m di profondità, a circa 80 km al largo della costa di Portopalo di Capo Passero, in Sicilia.
Le sue unità di rivelazione (detection unit, DU) alte 700 m sono ancorate al fondale marino e posizionate a circa 100 m di distanza l’una dall’altra. Ogni DU è dotata di 18 moduli ottici digitali (Digital Optical Module, DOM), ciascuno contenente 31 fotomoltiplicatori (photomultiplier). Nella sua configurazione finale, ARCA comprenderà 230 DU.
I dati raccolti vengono trasmessi tramite un cavo sottomarino alla stazione di terra dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN.
Il rivelatore KM3NeT/ORCA (Oscillation Research with Cosmics in the Abyss) è ottimizzato per studiare le proprietà fondamentali dei neutrini. Si trova a una profondità di 2450 m, a circa 40 km dalla costa di Tolone, Francia. Sarà composto da 115 DU, ciascuna alta 200 m, e distanziate fra loro di 20 m. I dati raccolti da ORCA vengono inviati alla stazione di terra di La Seyne Sur Mer.
“Le dimensioni di KM3NeT, che nella sua configurazione finale occuperà il volume di oltre un chilometro cubo per un totale di circa 200.000 fotomoltiplicatori, e la sua collocazione in un luogo estremo come gli abissi del Mar Mediterraneo, dimostrano gli straordinari sforzi sperimentali che sono necessari per far progredire l’astronomia dei neutrini e la fisica delle particelle. La rivelazione di questo evento è il risultato di un enorme impresa collaborativa di molti gruppi internazionali”, commenta Miles Lindsey Clark, KM3NeT technical project manager al momento della rivelazione.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
La memorizzazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari per il fine legittimo di consentire l'utilizzo di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
La memorizzazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per l'invio di pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su più siti web per scopi di marketing simili.
Commenti recenti