Eutelsat: “Stiamo negoziando con Roma per una rete satellitare sicura”. Alla Camera sì al ddl Spazio

Eutelsat: “Stiamo negoziando con Roma per una rete satellitare sicura”. Alla Camera sì al ddl Spazio

Eutelsat, che gestisce la terza rete satellitare mondiale ed è un competitor di Starlink, sta avendo “colloqui molto positivi” con il governo italiano per l’ipotesi di fornire comunicazioni satellitari sicure in un’operazione che potrebbe soppiantare l’offerta di servizi da parte della rete satellitare di Elon Musk. Lo dice la ceo di Eutelsat, Eva Berneke, in un’intervista a Bloomberg Television. “Stiamo avendo colloqui molto positivi con l’Italia e abbiamo sempre avuto un buon rapporto e certamente speriamo che continui” ha detto Berneke in risposta alla domanda se si stia avvicinando un accordo con Roma.

“I contatti che abbiamo avuto con il governo indicano che l’Italia ha necessità di una costellazione di satelliti, e che sta valutando le sue opzioni” ha detto la ceo ricordando che “abbiamo una collaborazione di lunga data con Telespazio e gli italiani e stiamo approfondendo questo legame”. Tuttavia – ha precisato la ceo del gruppo francese sull’ipotesi di una rete satellitare solo per l’Italia – “le costellazioni satellitari non hanno senso per un singolo Paese. Orbitano attorno al globo e serve un investimento iniziale almeno fra i sei e gli otto miliardi. Farlo per un singolo Paese non ha senso, quello che ha senso è una collaborazione e come è noto abbiamo Iris 2, in cui l’Italia è un partner chiave”.

Eva Berneke, amministratore delegato di Eutelsat Communications SA (GettyImages/archivio)

06/03/2025

Intanto, l’aula della Camera ha approvato il disegno di legge sulle disposizioni in materia di economia dello spazio. I sì sono stati 133, i no 89 e gli astenuti 2. Il provvedimento, proposto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, passa ora all’esame del Senato. Cosa prevede il ddl Spazio? Anzitutto, un fondo da 35 milioni per il 2025 per promuovere la Space Economy, obbligo di autorizzazione per le attività svolte sul territorio italiano, una “riserva di capacità trasmissiva nazionale” da utilizzare in caso di emergenza, vigilanza in capo all’Asi, l’Agenzia spaziale italiana.

Il provvedimento, collegato alla manovra 2024, colma un vuoto normativo, promuove investimenti nella Space Economy per accrescere la competitività nazionale, incentiva la ricerca e lo sviluppo di competenze e per valorizzare le tecnologie per l’osservazione della Terra, utili nella prevenzione dei rischi naturali e antropici.

La protesta alla Camera con i volantini “Giù la Musk” (Camera dei Deputati)

06/03/2025

Per le attività spaziali svolte sul territorio italiano e per gli operatori nazionali attivi all’estero, è stato introdotto l’obbligo di ottenere un’autorizzazione, subordinata al rispetto di requisiti riguardanti la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle attività. Per il lancio di satelliti appartenenti alla stessa costellazione, è prevista un’unica autorizzazione. L’ASI vigilerà sugli operatori e potrà revocare l’autorizzazione in caso di violazioni. Gestirà inoltre l’iscrizione nel Registro nazionale degli oggetti lanciati nello spazio per cui l’Italia è Stato di lancio. Il disegno di legge disciplina inoltre la responsabilità in caso di danni derivanti da attività spaziale, imponendo agli operatori un’assicurazione con massimale di 100 milioni di euro per episodio. Massimali gradatamente inferiori potranno essere stabiliti in base alla dimensione dell’attività spaziale, alle esperienze pregresse dell’operatore o con particolare attenzione nel caso di operatori qualificati come start-up innovative o con finalità esclusiva di ricerca.

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CBAM, Urso: “Revisione urgente per mantenere competitiva l’industria europea”

CBAM, Urso: “Revisione urgente per mantenere competitiva l’industria europea”

L’Italia guida il fronte dei Paesi che chiedono un riesame anticipato e complessivo dello strumento europeo

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha aperto al Consiglio Competitività il confronto sulla revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM). L’Italia, che ha chiesto e ottenuto l’inserimento del punto all’ordine del giorno del Consiglio di oggi, guida il fronte dei Paesi che chiedono un riesame anticipato e complessivo dello strumento europeo, con l’obiettivo di tutelare la competitività delle industrie ad alta intensità energetica, in particolare siderurgia e chimica, settori strategici per l’autonomia produttiva europea e per la transizione verde.

«Accogliamo positivamente quanto previsto dal pacchetto Omnibus sulla semplificazione amministrativa, che avvia la revisione dello strumento e che ora è all’esame di Parlamento e Consiglio UE – ha dichiarato Urso – Ora però serve un intervento più incisivo. È necessario procedere sin da subito a una revisione strutturale del CBAM, per renderlo davvero efficace contro pratiche elusive e, allo stesso tempo, capace di proteggere la produzione e l’export europeo, che si distingue per l’uso delle tecnologie più avanzate e sostenibili».

L’Italia ha presentato a dicembre un non-paper sul tema, condiviso da Austria, Bulgaria, Polonia, Grecia e Cipro, realizzando così un’alleanza che punta a garantire una decarbonizzazione sostenibile dei settori industriali più esposti alla concorrenza globale – come acciaio, chimica, alluminio e cemento – e a prevenire il rischio di delocalizzazioni produttive verso Paesi extra-UE.

«Difendere le nostre filiere produttive – ha continuato Urso – significa rafforzare l’autonomia strategica europea, contemperando gli obiettivi climatici e le necessità dell’industria. La chimica verde e la siderurgia decarbonizzata sono i pilastri su cui costruire questa nuova competitività».

Sul fronte siderurgico, l’Italia è impegnata nel rilancio dell’ex Ilva di Taranto e nella sua decarbonizzazione, che concorre all’ambizioso obiettivo di fare del nostro Paese il primo in Europa a produrre acciaio verde al 100% nei prossimi anni. Una leadership che si evidenzia oggi, infatti, con 34 impianti su 35 in Italia che producono acciaio green, con l’80% della produzione siderurgica nazionale già priva di emissioni dirette di carbonio.

Parallelamente, prosegue il percorso di riconversione green della chimica. Lunedì scorso, al Tavolo Versalis, il governo ha condiviso con le organizzazioni sindacali e le Regioni interessate un piano di trasformazione sostenibile degli impianti chimici di Eni. Il progetto prevede investimenti significativi nella chimica verde, a tutela della capacità produttiva nazionale e a supporto della strategia europea per l’autonomia industriale nella transizione ecologica.

 

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SpaceX, l’esplosione in volo di Starship: il momento in cui il razzo va fuori controllo

SpaceX, l’esplosione in volo di Starship: il momento in cui il razzo va fuori controllo

Un razzo Starship di SpaceX è esploso poco dopo il lancio dalla base di Boca Chica in Texas, bloccando i voli a terra in Florida e innescando l’allarme per la caduta di detriti.

Il live stream ha mostrato lo stadio superiore della Starship che ruotava fuori controllo nello spazio, prima che la compagnia confermasse di aver perso il contatto con il veicolo dopo lo spegnimento di diversi motori.

La navicella è decollata alle 18:30 ora locale di giovedì e il suo primo stadio Super Heavy è riuscito a tornare con successo alla rampa di lancio.

La Federal Aviation Administration ha disposto lo stop a terra degli aeroporti di Miami, Fort Lauderdale, Palm Beach e Orlando a causa di “detriti di lancio spaziali”.

Non sono stati segnalati danni o feriti, ma le immagini pubblicate sui social media dal sud della Florida e dalle nazioni insulari del Mar dei Caraibi mostrano i detriti infuocati che piovono dal cielo dopo l’esplosione.

Si tratta del secondo test fallito consecutivo di Starship per la compagnia aerospaziale di Elon Musk quest’anno.

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Brevetti, pubblicato il report 2024. Cresce ancora il numero delle nuove richieste con 10.148 domande, +7,4%, rispetto al 2023

Brevetti, pubblicato il report 2024. Cresce ancora il numero delle nuove richieste con 10.148 domande, +7,4%, rispetto al 2023

Sono 9.027 i brevetti nazionali concessi nel 2024

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il rapporto relativo alle attività brevettuali svolte nel 2024.

Dal documento redatto dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale del Mimit, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, emerge che nel 2024 le domande di brevetto per invenzione industriale depositate all’UIBM sono state 10.148 con un incremento pari al 7,4% rispetto al 2023. Il numero delle domande di brevetto per modello di utilità (pari a 1.830) registra invece una leggera flessione (-1,1%).

Sono complessivamente 34.358 i provvedimenti emessi dall’UIBM, con una flessione del 7,3% (37.239 nel 2023) dovuta quasi esclusivamente alla diminuzione delle richieste di convalida di brevetto europeo a seguito dell’entrata in vigore, nel giugno 2023, del brevetto europeo con effetto unitario, per il quale non è necessaria alcuna procedura di convalida presso gli uffici brevetti nazionali.

I titoli nazionali concessi sono stati 9.027 di cui 7.532 brevetti per invenzione industriale e 1.273 brevetti per modello di utilità, cui si aggiungono i brevetti concessi dall’UIBM, sia per invenzione che per modello di utilità, a seguito dell’apertura della fase nazionale di esame delle domande internazionali di brevetto.

Sono 20.821, invece, le convalide di brevetti europei. Nel totale dei titoli rilasciati sono ovviamente compresi anche i certificati complementari di protezione per i medicinali e fitosanitari che hanno una loro rilevanza economica a prescindere dal numero.

I dati sulle domande depositate e sui brevetti concessi, seppur in alcuni casi con lievi diminuzioni, non possono che confermare la propensione verso l’innovazione da parte del nostro sistema imprenditoriale con lo sviluppo di nuove applicazioni industriali. Anche gli indicatori sulla variegata attività amministrativa svolta dall’Ufficio Brevetti confermano il livello di produttività già riscontrato negli ultimi anni.

Il numero di richieste di esame presso l’UIBM delle domande internazionali di brevetto, secondo il Patent Cooperation Treaty, dimostra il crescente interesse per il mercato italiano da parte di aziende straniere, in particolare provenienti da Cina, Svizzera, Germania e Stati Uniti.

 

 

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SpaceX, l’esplosione di Starship vista dal satellite

SpaceX, l’esplosione di Starship vista dal satellite

Un razzo Starship di SpaceX è esploso nello spazio giovedì pochi minuti dopo il lancio dalla base di Boca Chica in Texas.

L’incidente ha indotto la Federal Aviation Administration americana a bloccare il traffico aereo in alcune zone della Florida a causa della caduta dei detriti, come si vede in molti video pubblicati sui social media.

Si tratta del secondo test consecutivo fallito di quest’anno per il programma spaziale della compagnia di Elon Musk che punta a realizzare un veicolo capace di raggiungere Marte.

Le immagini satellitari di giovedì hanno mostrato il lancio e l’esplosione visti dallo spazio.

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Automotive: Urso, “in campo 2,5 miliardi nel triennio 2025-27 a supporto della filiera”

Automotive: Urso, “in campo 2,5 miliardi nel triennio 2025-27 a supporto della filiera”

Le politiche industriali europee per il comparto e le misure finanziarie nazionali al centro del tavolo al Mimit

Il processo di riforma delle politiche europee per l’auto, le strategie industriali nazionali e le misure finanziarie a supporto della filiera: questi i temi al centro del tavolo automotive, presieduto oggi a Palazzo Piacentini dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, e dal Sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, a cui hanno partecipato le Regioni, le imprese, l’ANFIA, le organizzazioni di settore e i sindacati.

In apertura, Urso ha ricordato quanto fatto in Europa dal governo italiano a supporto del settore, in particolare con il non paper sull’automotive, che ha portato la Commissione UE al rinvio delle sanzioni del 2025 e all’anticipo della revisione del regolamento sui veicoli leggeri. Misure che il ministro ha definito precondizioni assolutamente necessarie, ma ancora non sufficienti.

“Bisogna aprire a tutte le tecnologie disponibili, dai biocarburanti all’idrogeno – ha sottolineato Urso –. Serve poi rivedere il metodo di calcolo delle emissioni, garantire l’autonomia strategica sul fronte delle batterie elettriche e incentivare la produzione Made in Europe. La battaglia è ancora lunga, ma noi non molliamo.”

Urso ha poi illustrato le risorse messe in campo al Mimit a supporto della filiera: 2,5 miliardi di euro nel triennio 2025-27 per la riconversione della componentistica, di cui 1,6 miliardi nel 2025 tra innovazione, contratti di sviluppo e credito d’imposta. Previsti, inoltre, 100 milioni per interventi mirati sulla domanda, che verranno definiti con la filiera. Urso ha confermato che l’Ecobonus non sarà rinnovato: “Abbiamo chiesto all’Europa che un piano incentivi alla domanda sia realizzato, invece, a livello continentale.”

Infine, è stato fatto un punto sul Piano Italia, presentato da Stellantis lo scorso 17 dicembre al Mimit. Un piano che, solo quest’anno, prevede investimenti per 2 miliardi di euro per gli stabilimenti, 6 miliardi in acquisti da fornitori italiani e garantisce la permanenza in produzione di tutti gli stabilimenti del Gruppo in Italia e dei livelli occupazionali. Il ministro ha inoltre espresso apprezzamento riguardo ai recenti annunci del Gruppo, come quello sulla nuova produzione dei cambi per le auto ibride a Termoli e l’anticipo dell’avvio della produzione della 500 ibrida a Mirafiori.

Per valorizzare le competenze dei lavoratori dell’automotive, il Mimit supporterà le aziende della filiera nella diversificazione e riconversione delle attività verso settori in crescita, come difesa, aerospazio, blue economy e cybersicurezza. Sul tema, verrà insediato uno specifico tavolo con le imprese e le Regioni. Inoltre, un altro tavolo sarà convocato per fare il punto sullo stabilimento Stellantis di Termoli, alla luce della sospensione del progetto della gigafactory di Automotive Cells Company (ACC).

 

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Da ingegnere aerospaziale a candidata per la Luna: passione ed entusiasmo per la futura AstroAnthea

Da ingegnere aerospaziale a candidata per la Luna: passione ed entusiasmo per la futura AstroAnthea

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Spazio

Anthea Comellini ha 32 anni ed è fra i nuovi astronauti dell’Esa. Si esercita per l’allunaggio e dice: “Cercare e seguire le proprie passioni senza farsi influenzare dagli stereotipi di genere”

07/03/2025

Giorgio Pacifici/Tg2

Anthea Comellini, ingegnere aerospaziale, si è confrontata con 22.500 aspiranti astronauti provenienti da tutta Europa ed è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea, per il nuovo team. Fa le prove per l’allunaggio ed è l’unica italiana.

 

 

 

Anthea Comellini, ingegnere aerospaziale, si è confrontata con 22.500 aspiranti astronauti provenienti da tutta Europa ed è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea, per il nuovo team. Fa le prove per l’allunaggio ed è l’unica italiana.

 

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Fabriano: Urso, “Pronti ad agire se confermato uso ingannevole del marchio”

Fabriano: Urso, “Pronti ad agire se confermato uso ingannevole del marchio”

Il ministro scrive al sindaco Ghergo e rassicura il presidente Acquaroli sulla vicenda Fedrigoni

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, ha risposto alla lettera del sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, e ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, rassicurando entrambi rispetto al potenziale utilizzo improprio del marchio “Fabriano”.

Urso ha evidenziato che, “qualora venissero confermate le notizie riportate dagli organi di stampa, secondo cui l’azienda Fedrigoni avrebbe concesso in licenza l’uso del marchio Fabriano al distributore internazionale Jacob Jurgensen per produrre e distribuire in Europa carta per fotocopie – precedentemente realizzata nello stabilimento di Giano, a Fabriano, chiuso il 31 dicembre scorso – si configurerebbe una ipotesi di ‘uso ingannevole del marchio’, rilevante ai sensi sia dell’art.14 del Codice della Proprietà Industriale, sia delle norme corrispondenti previste dalla direttiva e dal Regolamento del Marchio dell’Unione Europea, che sanzionano con la decadenza del marchio la sua sopravvenuta ingannevolezza, in particolare proprio sulla provenienza geografica dei prodotti contrassegnati”.

Di fronte a questa evenienza, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy “interverrà prontamente, sostenendo qualunque soggetto interessato a presentare un’istanza nelle sedi competenti per l’accertamento della decadenza del marchio d’impresa registrato ‘Fabriano’, attualmente di proprietà dell’impresa Fedrigoni, e per l’applicazione delle altre sanzioni previste dalla legge per l’uso ingannevole, anche a tutela dei consumatori”, ha assicurato Urso.

 

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Luna, termina in anticipo la missione del lander Athena: “Posato su un fianco, non può ricaricare”

Luna, termina in anticipo la missione del lander Athena: “Posato su un fianco, non può ricaricare”

È finita prima del previsto la missione sulla Luna del lander privato Athena di Intuitive Machines: la compagnia texana conferma che il veicolo è atterrato a 250 metri dal sito previsto nella regione di Mons Mouton del polo sud lunare, ma purtroppo si è posato su un fianco all’interno di un cratere e non sembra più in grado di ricaricarsi attraverso i suoi pannelli solari. 

“Con la direzione del sole, l’orientamento dei pannelli solari e le temperature estremamente fredde nel cratere, Intuitive Machines non prevede che Athena si ricarichi”, si legge in una nota. “La missione è conclusa e i team continuano a valutare i dati raccolti”.

L’allunaggio di ieri si conferma come il più vicino al polo sud mai realizzato finora, ma l’esito non è stato esattamente quello sperato. Athena ha fatto una fine simile a quella del suo predecessore Odysseus, sempre della Intuitive Machines, che il 23 febbraio 2024 è diventato il primo lander privato ad atterrare sulla Luna: anche in quel caso il veicolo non si era posato verticalmente ma su un fianco, a causa di una “gamba” rotta durante l’allunaggio. 

“Le immagini trasmesse da Athena sulla superficie lunare hanno confermato che è su un fianco“, spiega Intuitive Machines. Per cercare di limitare i danni e sfruttare al massimo ogni opportunità, “dopo l’atterraggio i controllori di missione sono stati in grado di accelerare diverse tappe fondamentali del programma e del carico utile, tra cui la suite Prime-1 della Nasa, prima che le batterie del lander si esaurissero”. 

La missione è ritenuta comunque conclusa e i team continuano a valutare i dati raccolti nel poco tempo utile avuto. La missione, lanciata lo scorso 27 febbraio, sarebbe dovuta durare un giorno lunare, l’equivalente di circa due settimane terrestri, con l’obiettivo di cercare ghiaccio d’acqua e testare tecnologie utili per le future missioni umane.

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Credito d’imposta R&S moda: riaperti i termini per il riversamento senza sanzioni

Credito d’imposta R&S moda: riaperti i termini per il riversamento senza sanzioni

La disposizione introdotta, su proposta del Mimit, nell’ambito del DL P.A.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 14 marzo 2025, n. 25, recante Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni. Tra le misure, previste anche disposizioni sulle procedure di riversamento dei crediti d’imposta.

In particolare, l’articolo 19 riapre i termini per il riversamento all’erario, senza sanzioni, del credito di imposta ricerca e sviluppo al tempo fruito non validamente. Gli imprenditori potranno aderire entro il 3 giugno 2025, con la possibilità di restituire l’importo in tre rate.

La misura, annunciata lo scorso 24 gennaio in occasione del Tavolo permanente della Moda, presieduto al Mimit dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, rafforza l’intervento già previsto in Legge di Bilancio, offrendo una soluzione sostenibile per attenuare gli effetti che continuano a gravare sulle imprese del settore.

 

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