Abel non solo parla e muove il volto ma comprende lo stato emotivo del suo interlocutore ed interagisce in modo appropriato con lui anche con una bella risata.
Il suo aspetto è quello di un ragazzino di 11-12 anni, composto da una sofisticata meccatronica all’interno della testa, che gli consente di esprimere un’ampia gamma di emozioni attraverso la mimica facciale.
L’umanoide è inoltre dotato di una telecamera integrata nel torso e di microfoni che emulano la percezione acustica umana, oltre ad un altoparlante interno per la riproduzione vocale.
Il suo sistema cognitivo si basa su un’architettura ibrida ispirata ai principi delle neuroscienze e può essere ulteriormente ampliato attraverso sensori indossabili o ambientali che gli permettono di stimare lo stato psico-fisico degli interlocutori, offrendo così una rimposta ancora più empatica.