Il “piano Marshall per l’Europa” necessario secondo l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi mira a creare un mercato unico delle telecomunicazioni per rafforzare la competitività dell’Europa e delle imprese. Un mercato che sta attraversando una rapida evoluzione tecnologica che modellerà l’evoluzione del settore nei prossimi anni attraverso nuove tecnologie come cloud, data center, intelligenza artificiale e quantum computing. Pertanto, solo attraverso investimenti strategici in infrastrutture avanzate, regolamentazioni uniformi e incentivi per la digitalizzazione di imprese e pubbliche amministrazioni e promuovendo innovazione e sostenibilità economica sarà possibile attuare la trasformazione digitale come previsto dal programma Europa digitale.
Il ruolo delle tower company
Rendere l’Europa più digitale è quindi una delle sfide fondamentali del nostro tempo ma le tecnologie digitali richiedono adeguate infrastrutture di connettività per operare. In questo contesto, le TowerCo indipendenti come Cellnex giocano un ruolo cruciale per sostenere lo sviluppo e la digitalizzazione dell’Europa, oltre ad avere un ruolo fondamentale nella nostra vita privata garantendo tramite le proprie torri una connessione mobile (voce e dati) multi-operatore ad elevate prestazioni. Ad esempio, se guardiamo ai corridoi di trasporto europei, siano essi stradali o ferroviari, il programma della Commissione Europea chiamato CEF (Connecting Europe Facility) ha già previsto ed erogato dei finanziamenti pubblici per lo studio di progetti di infrastrutture di connettività digitale che assicurino una copertura ininterrotta del segnale 5G a livello paneuropeo.
Su questo Cellnex ha dato il suo contributo con sei progetti per lo sviluppo di un’infrastruttura 5G attraverso degli studi di fattibilità finalizzati all’individuazione delle opere, le criticità e i costi necessari per garantire una copertura con tecnologia 5G nei corridoi di trasporto tra Portogallo e Spagna e tra Italia e l’Austria, con il progetto 5G GAIL da Udine al confine di Tarvisio, e tra l’Italia e la Francia, attraverso i due tunnel del Frejus. Questi consentiranno, infatti, non solo lo sviluppo di nuovi settori come quello della guida autonoma e la fornitura di servizi di mobilità intelligente tra grandi città europee ma anche di potenziare l’esperienza dei passeggeri, del trasporto intermodale delle merci e dei servizi di emergenza. Auspichiamo che questi studi di fattibilità possano ricevere l’interesse da parte degli operatori mobili per quanto riguarda l’aggiornamento necessario della copertura esistente 3G e 4G a 5G per garantire una connettività senza soluzione di continuità che consenta la piena digitalizzazione del corridoio in linea con le norme europee esistenti.
Appuntamento a Telco per l’Italia il 12 dicembre
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