Tlc mobili, avanza il fronte Mvno: le revenue triplicheranno entro il 2029

Tlc mobili, avanza il fronte Mvno: le revenue triplicheranno entro il 2029

Il fatturato globale dei servizi Mvno-in-a-Box supererà per la prima volta il miliardo di dollari nel 2029. Lo afferma Juniper Research, secondo cui questo aumento sostanziale rispetto ai soli 310 milioni di dollari del 2024 sarà determinato dalla crescente adozione di fornitori di servizi digitali che desiderano fornire soluzioni di connettività accanto alla loro offerta principale.

Il modello Mvno-in-a-Box offre un approccio semplificato e a basso costo per il lancio e la gestione di un Mvno attraverso software, servizi gestiti, accordi e soluzioni predefinite. Il rapporto di Juniper, Global Mvno-in-a-Box Market 2024-2029, chiarisce che per capitalizzare la crescita di questo servizio è necessario che le offerte siano facilmente integrabili con i servizi esistenti, come la fatturazione e la gestione degli account. Ciò consentirà alle imprese di allineare la monetizzazione dei servizi di connettività Mvno con le offerte di prodotti esistenti, come i servizi bancari e di streaming digitali.

Pre-integrazioni e Api sempificate per favorire l’adozione

In particolare, il rapporto individua nell’integrazione dei servizi Mvno nei programmi di fidelizzazione digitale e nei programmi di ricompensa per i clienti una strategia chiave per gli Mvno emergenti, che potranno così vendere i loro nuovi servizi di connettività ai clienti dei servizi digitali esistenti.

Il rapporto raccomanda ai fornitori di Mvno-in-a-Box di concentrarsi sulla fornitura di pre-integrazioni con piattaforme e software chiave e di Api (Application Programming Interface) semplificate. Ciò consentirà ai fornitori di attirare gli utenti aziendali sulle loro piattaforme. Secondo le previsioni, entro il 2029 oltre 600 imprese offriranno connettività attraverso le soluzioni Mvno-in-a-Box.

Fidelizzazione dei clienti il vantaggio principale

“Il vantaggio principale per le imprese è la fidelizzazione dei clienti – afferma l’autore della ricerca, Alex Webb -: se i fornitori di servizi possono offrire servizi di connettività affidabili che si allineano alla loro offerta principale, gli utenti beneficeranno di un’unica fattura per i servizi e la connettività, oltre che di una maggiore convenienza”.

Nuovi attori in campo nel mercato Mvno

La suite di ricerca MVNO-in-a-Box (Mobile Virtual Network Operator) fornisce analisi e approfondimenti sul ruolo delle soluzioni Mvno-in-a-Box nel mercato emergente degli Mvno, consentendo a soggetti come Bss (Business Support Systems), Oss (Operations Support Systems), Mvne (Mobile Virtual Network Enablers) e Mvna (Mobile Virtual Network Aggregators) di costruire efficacemente strategie di monetizzazione e sviluppo dei servizi. La suite copre il potenziale impatto dirompente che l’Mvno-in-a-Box può avere sui servizi degli operatori di rete consolidati e le strategie per capitalizzare la crescente domanda di connettività.

È inclusa una valutazione dettagliata dei motivi per cui nuove imprese, come banche, rivenditori e squadre sportive, stanno cercando di entrare nel mercato Mvno, tra cui le opportunità di aprire nuovi flussi di entrate e di aggiungere al loro modello di business esistente, come i programmi di fidelizzazione dei clienti, e la continua diminuzione delle barriere all’ingresso nel mercato Mvno, come i minori costi di avvio e i rapidi tempi di implementazione.

Il rapporto fornisce inoltre raccomandazioni strategiche per lo sviluppo di prodotti Mvno-in-a-Box, tra cui strategie di infrastruttura cloud, tecnologia eSim, servizi di rete principale, servizio clienti abilitato all’intelligenza artificiale,…

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Enterprise risk management, caos prezzi. Come fare a orientarsi?

Enterprise risk management, caos prezzi. Come fare a orientarsi?

Sulle spalle dei responsabili del Risk management aziendale (ERM) pesa la mancanza di trasparenza dei prezzi degli strumenti di governo, rischio e conformità (Grc), un dedalo che spesso disorienta anche i manager più esperti. Quale dunque la giusta strategia da seguire? In aiuto viene Gartner, secondo cui la soluzione sta in una duplice combinazione di azioni: analizzare le quattro diverse categorie di prezzo delle soluzioni Grc e applicare un framework di scoping per stimare ulteriormente i costi probabili prima della selezione del fornitore, a causa della grande variabilità dei prezzi.

“Non ci sono scorciatoie per evitare demo e processi di vendita che richiedono molto tempo”, ha dichiarato Joel Backaler, direttore analista della Practice Audit & Risk di Gartner. “Tuttavia, la comprensione delle quattro categorie di prezzo in cui generalmente rientrano i fornitori e l’applicazione di un framework di scoping possono far risparmiare tempo e restringere l’attenzione di una Rfp ai fornitori che probabilmente rientrano nei vincoli di budget”.

Le 4 categorie di prezzo

Gli esperti di Gartner consigliano ai leader Erm di rispondere a diverse domande chiave per capire quale livello di soluzione Grc possa soddisfare le loro esigenze.

Soluzioni Grc aziendali

Le soluzioni Grc aziendali tendono a costare di più e sono le più adatte per le organizzazioni grandi e complesse che necessitano di una piattaforma completa per gestire un ampio spettro di attività di rischio e conformità tra i team di assurance (rischio, legale, conformità, audit). Queste soluzioni offrono in genere ampie possibilità di personalizzazione, supporto per più moduli di rischio (ad esempio, rischio aziendale, rischio operativo, rischio di terzi) e capacità analitiche avanzate.

Soluzioni Grc agili

Le soluzioni Grc agili offrono un’alternativa più accessibile agli strumenti aziendali, fornendo funzionalità essenziali con un’implementazione e una scalabilità più semplici. Questi strumenti sono ideali per le organizzazioni di medie e grandi dimensioni che necessitano di un’efficace gestione del rischio e della conformità, ma con una minore complessità e costi inferiori. In genere sono caratterizzati da configurazione drag-and-drop, strutture modulari che consentono un’espansione graduale e interfacce di facile utilizzo.

Soluzioni puntiformi Grc adiacenti

Le soluzioni point Grc adiacenti possono variare notevolmente di prezzo e offrono funzionalità che si sovrappongono a quelle principali del Grc. Inoltre, utilizzano un insieme distinto di criteri per approfondire i flussi di lavoro in un unico terreno. Esempi di soluzioni puntuali sono gli strumenti che supportano la gestione della continuità operativa, la gestione del rischio di terzi e la gestione delle modifiche normative.

I Disruptor

I fornitori Grc dirompenti (disruptor) sono attori emergenti del mercato, spesso fondati da ex dirigenti di aziende Grc affermate o da ex consulenti di gestione con un background di implementazioni Grc. Vedono le lacune del mercato e mirano a colmarle con le tecnologie più recenti (ad esempio, l’uso dell’intelligenza artificiale negli strumenti Grc) e la facilità di interoperabilità dei dati. Questo apre la porta a una forte leva di negoziazione dei prezzi quando le startup cercano di acquisire clienti di riferimento.

“L’utilizzo di strumenti dirompenti può anche consentire ai responsabili dell’Erm di accedere a nuove funzionalità in modo più conveniente,…

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Polo Strategico e caso Sogei: fuori Iorio, arriva Stumbo

Polo Strategico e caso Sogei: fuori Iorio, arriva Stumbo

Cambio nel cda del Polo Strategici Nazionale (Psn) dopo il caso Sogei. L’assemblea del Psn, ha deliberato all’unanimità dei soci la revoca con effetto immediato del consigliere Paolino Iorio, precedentemente nominato nel Consiglio di amministrazione su designazione del socio Sogei.

Iorio, oramai ex direttore generale di Sogei, è stato arrestato con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.

In sua sostituzione è stato nominato il consigliere Maurizio Stumbo.

Chi è Maurizio Stumbo

Laureato in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli studi della Calabria ed abilitato alla professione di Ingegnere nel 1999. Ha conseguito un master in “Economia e Management della Sanità” presso Università Tor Vergata.

Esperto in Consulenza Direzionale e Tecnologica in ambito Ict, dal 2016 fino a gennaio 2022, è stato Direttore Sistemi Informativi di LazioCrea S.p.A., società In-House di Regione Lazio, che si occupa della Governance del Sistema Informativo Regionale e supporta la Regione Lazio nella definizione delle strategie di crescita digitale, progettando e realizzando le attività connesse all’agenda digitale regionale.

Dal novembre 2017 al 2021 è stato, inoltre, membro del consiglio direttivo e Vice-Presidente con delega per i servizi sanitari digitali di Assinter –Associazione nazionale che riunisce le aziende di Regioni e Provincie Autonome che operano nel settore dell’informatica per la Pubblica Amministrazione.

Prima di diventare Cio di LazioCrea (già LAit –Lazio Innovazione Tecnologica), dove è stato assunto nel 2006 ed ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità aziendali, è stato Project & Program Manager per conto di importanti aziende Ict leader di mercato come Andersen Consulting (poi Accenture), dove dal 2000 al 2005 ha operato in ambito Cht (Communcation & High Tecnologies) in diversi progetti complessi di consulenza Ict per conto numerosi operatori Telco nazionali e internazionali.

E’ stato cultore della materia di Sistemi Crm presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione de La Sapienza di Roma e docente presso l’Istituto Regionale “Arturo Carlo Jemolo”.

Dal 1 Febbraio 2022 è entrato a far parte di Sogei S.p.A. dove ricopre attualmente l’incarico di direttore Soluzioni e Servizi per la Pac.

Dal 17 ottobre 2024 assume, ad interim, la responsabilità della Direzione Ingegneria, Infrastrutture e Data Center.

Le accuse a Paolino Iorio

A Iorio, che si trova agli arresti domiciliari, viene contestato – si legge nel capo di imputazione della Procura di Roma – il reato di corruzione perché con “più azioni del medesimo disegno criminoso, in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente Dg della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro” da un imprenditore. In particolare “a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei” per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager “riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro – continua il capo di imputazione -, con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023”. Incontri ‘monitorati’ anche attraverso intercettazioni.

L’inchiesta, coordinata dalla procura della Capitale che vede indagate 18 persone e 14 società (tra cui Olidata e Digital Value) e in cui si ipotizzano i reati di corruzione…

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Horizon Europe, l’High Level Group: “Raddoppiare il budget per ricerca e innovazione”

Horizon Europe, l’High Level Group: “Raddoppiare il budget per ricerca e innovazione”

Un “tagliando” a metà strada del programma Horizon Europe: a fare un bilancio e a proporre le 12 priorità per il futuro è l’high level group di 15 esperti indipendenti, guidato dall’ex segretario di Stato per la scienza del Portogallo, Manuel Heitor, che vede la presenza come unica italiana della presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza.

Istitutito a dicembre 2023, l’High Level Group ha l’obiettivo di fornire raccomandazioni concrete alla Commissione su come migliorare il programma di R&I dell’UE nel breve e nel lungo termine.

Raddoppiare il budget complessivo

Nel suo rapporto, “Align, Act, Accelerate Research, Technology and Innovation to boost European competitiveness”, presentato alla Commissione europea, l’high level group mette nero su bianco le 12 azioni più urgenti e importanti per rendere l’Europa della ricerca più competitiva e posizionarla come leader nella governance internazionale in materia di ricerca e innovazione. Tra le indicazioni fornite dal gruppo di esperti c’è la necessità di aumentare significativamente il budget complessivo per il comparto ricerca e innovazione, passando dagli attuali 93,5 miliardi a 220 miliardi di euro.

Le 12 priorità

In cima alle 12 priorità proposte dall’hig level group c’è l’adozione di un approccio di governo complessivo per allineare la ricerca e l’innovazione alla strategia dell’UE per la competitività e il passaggio a un’economia “pulita” e digitale, rafforzando la competitività globale dell’Europa e rendendola “sicura, sostenibile e resiliente”.

Focus su eccellenza e competitività

Per riuscirci gli esperti ritengono necessario creare valore aggiunto tramite un portafoglio di azioni incentrate su eccellenza competitiva, competitività industriale, sfide sociali e un forte ecosistema di ricerca e innovazione, anche istituendo un’unità sperimentale per favorire innovazione ad alto impatto, sfruttando strumenti operativi a finanziamento rapido.

L’ Industrial Competitiveness and Technology Council

Per rafforzare l’eccellenza competitiva gli esperti suggeriscono di espandere i finanziamenti per il Consiglio europeo della ricerca, il Consiglio europeo per l’innovazione e le azioni Marie Skłodowska-Curie per attrarre i migliori talenti. Quant allo stimolo degli investimenti a livello industriale il suggerimento è di creare un Industrial Competitiveness and Technology Councilche orienti al meglio gli investimenti in ricerca e innovazione industriale.

Il Societal Challenges Council

Creare inoltre in Societal Challenges Council sarà utile per avvicinarsi alla società civile, comprendere e affrontare le principali questioni sociali. Inoltre si propone l’implementazione di un ecosistema di ricerca e innovazione inclusivo e attraente, assicurando investimenti a lungo termine, promuovendo alleanze universitarie e incoraggiando il coinvestimento degli Stati membri.

Semplificazione in primo piano

Per rendere più efficace il programma Horizon Europe sarà inoltre necessario semplificarlo, ad esempio riducendo gli oneri amministrativi e adottando strumenti di gestione più agili, anche per le candidature, e sviluppare un programma di appalti per l’innovazione per stimolare la scalabilità industriale attraverso soluzioni basate sulla domanda.

La cooperazione internazionale

Tra le indicazioni che vengono dall’high level group c’è anche quella di affrontare la cooperazione internazionale con strategie che tengano conto di un quadro geopolitico frastagliato e in continuo mutamento, ottimizzando l’innovazione tecnologica “dual use”, sfruttandone i vantaggi sia per la sicurezza nazionale sia per le esigenze civili.

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GenAI a misura di aziende: Ibm lancia la sfida a Microsoft & co

GenAI a misura di aziende: Ibm lancia la sfida a Microsoft & co

Ibm annuncia il rilascio dei suoi modelli “Granite 3.0” e segna un cambiamento significativo nella strategia rispetto ai suoi principali concorrenti. A differenza di Microsoft, che adotta un approccio commerciale più tradizionale facendo pagare l’accesso ai propri modelli, Ibm sceglie di rendere i suoi modelli open-source. La mossa è in linea con l’impegno dell’azienda per la trasparenza e l’innovazione, per agevolare lo sviluppo e la personalizzazione degli strumenti di intelligenza artificiale.

I modelli Granite 3.0 sono stati progettati con un’attenzione particolare alle esigenze aziendali, utilizzando dati interni piuttosto che pubblici per l’addestramento. Questo approccio permette alle aziende di ottenere prestazioni ottimizzate per i loro specifici contesti operativi, offrendo un potenziale vantaggio competitivo. I modelli sono disponibili sulla piattaforma Watsonx di Ibm, che ne facilita l’implementazione e la gestione all’interno dei data center aziendali.

Sicurezza e integrazione dei dati aziendali

Un aspetto cruciale della nuova offerta di Ibm è il forte focus sulla cybersecurity. I modelli Granite 3.0 sono progettati per integrarsi facilmente nei flussi di lavoro aziendali, fornendo un livello aggiuntivo di sicurezza e affidabilità. Questo è particolarmente importante in un’epoca in cui le minacce informatiche sono in costante evoluzione e le aziende devono proteggere i loro dati sensibili.

Ibm ha inoltre introdotto i modelli Granite Guardian 3.0, che offrono funzionalità avanzate per il rilevamento e la gestione dei rischi. Questi modelli possono essere utilizzati in combinazione con altri modelli di intelligenza artificiale, sia aperti che proprietari, per garantire un controllo avanzato sui rischi e migliorare la sicurezza complessiva delle operazioni aziendali.

Aspetti tecnici della soluzione

I modelli “Granite 3.0” di Ibm si distinguono per una serie di caratteristiche tecniche avanzate. Sono stati addestrati utilizzando le Gpu H100 di Nvidia, note per le loro elevate prestazioni nel campo dell’intelligenza artificiale. I modelli sono stati sviluppati attraverso un processo di addestramento a due fasi che ha coinvolto oltre 12 trilioni di token, coprendo 12 linguaggi naturali e 116 linguaggi di programmazione. Questo approccio ha permesso di ottimizzare la qualità dei dati e affinare i parametri di addestramento per ottenere prestazioni superiori. Inoltre, i modelli supportano una finestra di contesto estesa fino a 128K e offrono capacità di comprensione multimodale, rendendoli adatti a una vasta gamma di applicazioni aziendali, dalla classificazione alla generazione di contenuti aumentata dal recupero (Rag), fino all’estrazione di entità e oltre.

Collaborazioni e sviluppi futuri

Per ampliare ulteriormente le possibilità di utilizzo dei modelli Granite, Ibm sta collaborando con partner come Aws, Docker e Salesforce, integrando i modelli nelle loro piattaforme. Questa collaborazione strategica mira a offrire soluzioni flessibili e personalizzate per diverse esigenze aziendali, facilitando la trasformazione digitale in vari settori.

Oltre ai modelli linguistici, Ibm sta anche sviluppando agenti AI più sofisticati, capaci di gestire compiti complessi e di adattarsi a dinamiche aziendali in evoluzione. La piattaforma Ibm Consulting Advantage adotterà i modelli Granite 3.0 come standard, supportando le trasformazioni digitali nei settori del cloud e delle operazioni aziendali. Questa espansione mira a fornire soluzioni efficienti e personalizzate, massimizzando il ritorno sugli investimenti in intelligenza artificiale…

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Infrastrutture future proof: bando Ue da 5 milioni, la chiave è nell’analisi dei dati

Infrastrutture future proof: bando Ue da 5 milioni, la chiave è nell’analisi dei dati

Il programma Horizon Europe lancia un nuovo bando nell’ambito della Destinazione Infrastrutture Resilienti 2024, focalizzato sull’analisi avanzata dei dati in tempo reale per migliorare la resilienza delle infrastrutture. Con un finanziamento fino a 5 milioni di euro, il bando mira a sviluppare strumenti innovativi che permettano di identificare e rispondere rapidamente ai rischi nelle reti interconnesse, integrando scienze tecnologiche e sociali.

Le candidature, aperte fino al 20 novembre 2024, sono rivolte a enti stabiliti nei Paesi membri dell’Ue, nei Paesi associati a Horizon Europe e nei territori d’oltremare. Il bando è particolarmente indirizzato alle piccole e medie imprese, promuovendo soluzioni che migliorino le capacità di identificazione dei rischi in tempo reale attraverso piattaforme sicure e sistemi interconnessi (QUI TUTTI I DETTAGLI PER PARTECIPARE).

Più collaborazione pubblico-privato

L’iniziativa si inserisce in un contesto in cui le infrastrutture moderne, dalle reti di telecomunicazioni alle reti energetiche, rappresentano un nodo chiave della società. Tuttavia, la loro complessità le rende vulnerabili a rischi sia fisici che cibernetici. Le recenti innovazioni tecnologiche, come il machine learning e le applicazioni di storage avanzate, offrono nuove opportunità per rafforzare queste infrastrutture.

Punto cruciale del bando è la promozione di una maggiore collaborazione tra attori pubblici e privati. Questa cooperazione è essenziale per garantire una comprensione comune e un’interpretazione coordinata dei dati, fornendo strumenti interattivi per il supporto decisionale. Inoltre, l’integrazione di dati provenienti da diverse fonti, inclusi dati di osservazione terrestre e geolocalizzazione, è fondamentale per mappare in tempo reale le fonti di rischio che potrebbero minacciare le infrastrutture.

Più cyber-resilienza a reti industriali e cloud

Un aspetto particolarmente innovativo della call riguarda poi l’incremento della cyber-resilienza delle reti industriali xG e dei dati cloud, specifici per determinati domini infrastrutturali. Questo implica lo sviluppo di interfacce interoperabili e una collaborazione migliorata tra i sistemi di rilevamento e risposta operativa delle infrastrutture, i centri di gestione del rischio nazionali ed europei e le attrezzature dei primi soccorritori. L’obiettivo è consentire operazioni remote sul campo che tengano conto della conoscenza dei cittadini, favorendo una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze. Questa integrazione è essenziale per affrontare le minacce emergenti in modo rapido e coordinato, minimizzando l’impatto su larga scala di eventuali incidenti.

Approcci utente-centrici e focus su aspetti etici

Il bando incoraggia anche l’adozione di approcci centrati sull’utente e la considerazione degli aspetti sociali ed etici, garantendo trasparenza e conoscenza adeguata delle sfide operative. La resilienza delle città intelligenti richiede l’integrazione di tecnologie IIoT e AI per l’analisi dei dati in tempo reale, migliorando la capacità adattativa a eventi imprevisti.

Per partecipare, le organizzazioni interessate devono presentare progetti che raggiungano un livello di maturità tecnologica tra TRL 5 e 6 entro la fine del progetto. Maggiori dettagli sui requisiti procedurali e sull’ambito del bando sono disponibili attraverso i canali ufficiali di Horizon Europe.

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