L’industria tecnologica deve essere attenta a non ripetere, nel momento dello sviluppo vertiginoso dell’intelligenza artificiale, gli stessi errori che commise quando iniziò l’epoca dei social network. A lanciare l’allarme è Brad Smith (nella foto), vice chair & president di Microsoft, nel suo speech durante il forum aziendale organizzato a Nuova Delhi, in vista del G20 che si svolgerà a settembre nella capitale indiana.

Ponderare i rischi e le criticità

Secondo la vision di Smith i progressi che il mondo della ricerca sta compiendo nel campo dell’intelligenza artificiale, tecnologia potenzialmente rivoluzionaria, portano con sé anche le preoccupazioni sulla eventuale disinformazione e sull’uso improprio che potrebbe esserne fatto. Preoccupazioni che finora, secondo l’analisi di Smith, non avrebbero ottenuto la giusta attenzione dal mondo degli sviluppatori, proprio come successe negli anni scorsi all’inizio dell’avvento dei social network.

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A quei tempi, sottolinea Smith, “L’industria tecnologica divenne un po’ troppo euforica riguardo a tutte le cose buone che i social media avrebbero portato al mondo – e ce ne sono state molte – senza pensare anche ai rischi. Dobbiamo essere lucidi, entusiasti delle opportunità, ma attenti, forse anche preoccupati, agli aspetti negativi. E dobbiamo costruire delle protezioni fin dall’inizio“.

I timori da scongiurare

Tra i timori più diffusi quando si parla delle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale c’è quello che possano portare dosi massicce di disinformazione sul web o che possano avere conseguenze negative sul mercato internazionale del lavoro. Tutte qestioni che potrebbero essere scongiurate se, come sottolineato da Smith, si realizzerà un’aspettativa generalizzata del pubblico, “fiducioso che questa nuova tecnologia rimarrà sotto il controllo umano”.

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