L’industria aerospaziale in Italia vale 3 miliardi di euro ed è destinata a crescere. A Roma per condividere dati e progetti futuri si sono riuniti di stati generali della space economy al convegno #AEROSPAZIO24 con gli interventi del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, Augusto Cramarossa responsabile dell’area strategica new space economy dell’Agenzia Spaziale Italiana, Simonetta Cheli direttrice di ESA-ESRIN.
L’Italia punta notevolmente su questo settore, tanto che nel periodo 2023-2027 sono previsti finanziamenti pubblici per oltre 7 miliardi di euro. Nel nostro Paese sono 415 le aziende attive in questo settore con 7mila addetti e un tasso di crescita del +15% negli ultimi 15 anni.
Relatori al convegno anche Antonio Blandini, presidente del CIRA, di ESRE e di EREA, Giulio Ranzo, CEO di AVIO e Massimo Comparini, CEO di Thales Alenia Space.
Withub
convegno space economy 22 maggio 2024
Il ministro Urso è intervenuto con un video-messaggio e ha spiegato il valore economico e strategico dei finanziamenti che arriveranno entro il 2027 al settore e confermato che la prima legge organica sullo spazio, già prevista come collegato alla Legge di Bilancio, verrà portata in Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane e sarà approvata entro la fine dell’anno.
La legge regolamenterà le responsabilità da danni causati da incidenti in orbita, ma stabilirà anche il sistema di autorizzazioni delle attività spaziali per gli operatori privati, prevedendo i requisiti di capacità tecnica e professionale e una valutazione preventiva del rischio connesso all’attività autorizzata, che si affiancherà a un sistema di vigilanza continua delle attività spaziali nazionali. Ulteriori aspetti riguardano le misure da mettere in atto per consentire uno sviluppo del comparto industriale, delle attività di ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica.
“L’Italia dispone di una filiera completa di eccezionale qualità, con aziende che producono valore come innovazione, tecnologia e produzione” ha detto Urso. “Lo spazio è cruciale per sicurezza e difesa, è fonte di progresso tecnologico e scientifico per le imprese e la collettività. L’economia è strettamente connessa alle attività spaziali, con molte sfide” ha aggiunto.
Per adeguare il nostro sistema scolastico agli obiettivi dell’Agenda 2030 servirebbero quasi 15 miliardi di euro, quasi 4 volte quelli oggi previsti dal PNRR. Questo è emerso dai dati forniti da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in occasione della premiazione delle scuole secondarie di secondo grado nell’ambito di GEA EDU – Idee per il futuro, il progetto sui temi dell’economia circolare e della sostenibilità ideato dalla Fondazione Articolo 49 e dall’agenzia di stampa GEA – Green Economy Agency.
Gli ambiti di intervento per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 comprendono interventi sulle classi per trasformarle in ambienti di apprendimento innovativo, l’adeguamento delle disponibilità degli alloggi universitari agli standard europei, corsi di formazione per il personale docente e corsi per la transizione degli studenti dalle scuole superiori all’università.
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convegno space economy 22 maggio 2024
Secondo i dati di ASviS per l’ammodernamento delle classi sarebbero necessari 7.854 milioni di euro contro i 2.100 milioni stanziati dal PNRR, mentre servirebbero 4.125 milioni per aumentare gli alloggi universitari, ma ne sono previsti dal Piano solo 960 milioni. Insufficienti i fondi del PNRR anche per i corsi di formazione per insegnanti e alunni: servirebbero infatti 1.415 milioni per i primi a fronte di uno stanziamento di 800 milioni, mentre per i secondi sono stati stanziati dal PNRR solo 250 milioni a fronte di una previsione di spesa di 830 milioni.
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convegno space economy 22 maggio 2024
Il convegno, #AEROSPAZIO24 è stato organizzato da Withub, insieme a Eunews, GEA Agency e Fondazione Art.49.