È la versione RedCap del 5G, quella a cosiddetta capacità ridotta, a registrare la performance di crescita maggiore e stando alle stime di Abi Research tenderà a imporsi sul mercato in alcune applicazioni chiave nell’ambito del manufacturing e non solo. Il RedCap mira a fornire un’alternativa più economica al 5G “tradizionale”, offrendo una sostituzione naturale per le categorie Lte su cui i produttori di dispositivi IoT di fascia media fanno frequentemente affidamento. Stando a quanto riferisce Abi Research il 5G RedCap offre prestazioni di throughput comparabili a Lte Cat-4 e Lte Cat-6, mentre l’Enhanced RedCap fornisce prestazioni di throughput equivalenti a Lte Cat-1 e Cat-1bis. Monitoraggio e controllo remoto, videosorveglianza e sicurezza i tre maggiori ambiti di applicazione: fra quest’anno e il 2029- stima la società di analisi – saranno circa 50 milioni di moduli RedCap in questi segmenti applicativi, corrispondenti al 58% del mercato IoT RedCap.

La migrazione accessibile dall’Lte al 5G

“RedCap è principalmente considerata una tecnologia di sostituzione, per fornire un percorso di migrazione accessibile dall’Lte. Il 5G RedCap sta suscitando interesse lungo tutta la catena del valore dell’IoT, con la videosorveglianza e i router e gateway per terminali wireless fissi che dominano i primi lanci di dispositivi nel 2024,” evidenzia Jonathan Budd, analista di AbiResearch. “I dispositivi con cicli di vita superiori a otto anni sono più propensi a migrare al 5G RedCap nel breve termine. Farlo permette ai produttori di proteggere i propri dispositivi per il futuro, compensando alcune incertezze riguardanti la longevità delle reti 4G. C’è anche un forte interesse per il 5G RedCap da parte degli Oem automobilistici in Cina e in Europa per connettere veicoli di livello base”.

L’Enhanced RedCap

Secondo Abi Research sul lungo termine l’eRedCap rappresenterà una maggiore opportunità di mercato in termini di unità spedite per l’IoT; il lancio dei primi chipset eRedCap entro il 2026 dovrebbe guidare un’altra ondata di migrazione dai dispositivi con una forte affinità all’Lte Cat-1, inclusi quelli nei settori dei pagamenti pos e della telemedicina. L’interesse per il 5G RedCap non è confinato all’IoT, e molti dei dispositivi lanciati fino ad oggi sono per applicazioni di mobile broadband e fixed wireless access. Per l’IoT specificamente, la maggior parte dei lanci di dispositivi rientra in due aree: router e gateway per abilitare la connettività di fallback critica per il business in contesti industriali e retail, e telecamere Ip per la videosorveglianza.

Cina e Usa in testa

Cina e Nord America si muoveranno aggressivamente su RedCap e si prevede che rappresenteranno circa l’80% delle spedizioni di RedCap nel 2029. “Con il rapido dispiegamento del 5G standalone e l’aspettativa di una più imminente eliminazione delle reti Lte, Cina e Stati Uniti sono probabilmente destinati a guidare le prime spedizioni di moduli RedCap per i mercati IoT,” conclude Budd.

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