Gli NFTs rappresentano e hanno rappresentato una nuova frontiera per artisti e collezionisti, offrendo opportunità uniche di monetizzazione e collezionismo: ma quanta speculazione c’è dietro? Esiste un’etica dell’NFT, un bright side dove veramente si incontrano creatività, collezionismo puro ed arte? Su Arte.tv, TokenAngels presenta “What the Punk!”, un docufilm che esplora l’ascesa, la crisi e le prospettive future degli NFTs, una delle forme d’arte più controverse degli ultimi 10 anni. 

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Nel 2014 (con il minting di “Quantum” il primo NFT della storia, dell’artista digitale Kevin McCoy) nascevano gli NFTs, cosiddetti token non fungibili, che avrebbero rivoluzionato il modo di scambiare l’arte digitale e non solo. Il culmine economico si raggiungeva nel marzo 2021; solo 2 anni dopo, nell’aprile 2023, se ne registrava un calo del 90%, mettendo in evidenza la volatilità e le sfide associate a questo nuovo settore. Una debacle o, forse, la possibile rinascita secondo nuove etiche, nuovi principi, nuove sfide tutte da disegnare. 

Attraverso le voci dei pionieri della CriptoArt, i developers ed informatici, Matt e John (fondatori di LarvaLabs, creatrice dei CryptoPunks) e lo street artist ROBNESS, “What the Punk!” offre uno sguardo approfondito su un fenomeno che ha rivoluzionato la creazione artistica e il collezionismo digitale, quel “far west digitale” spesso abitato da una moltitudine di figure atipiche e fuori dagli schemi – categoricamente punk – che ha regalato al mondo del collezionismo alcuni pezzi d’arte (veramente) unici, ma anche sollevato dubbi e scetticismi. 

A co-produrre il docufilm è l’italiano TokenAngels, uno dei massimi collezionisti di arte digitale, proprietario di alcuni tra gli NFTs storicamente più importanti come HomerPepe & BOOUUSEGG – e di altri tra i più rilevanti artisti digitali contemporanei. Il film è scritto da Hervé Martin Delpierre e Marc Lustigman, diretto da Hervé Martin Delpierre.

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