Secondo uno studio appena pubblicato, la mascella fossile trovata su una spiaggia inglese nel 2020 appartiene a un gigantesco rettile marino risalente a oltre 200 milioni di anni fa. E potrebbe essere uno dei più grandi animali mai esistiti sulla Terra.
A fare la straordinaria scoperta è stata Ruby Reynolds che all’epoca aveva 11 anni ed era a caccia di fossili con il padre a Blue Anchor nel Somerset.
Dopo aver trovato un primo reperto, Ruby continuò a cercare nell’area scoprendo un secondo pezzo, molto più grande e parzialmente sepolto in un pendio di fango.
A quel punto i due intuirono l’importanza del ritrovamento e contattarono il paleontologo Dean Lomax, dell’Università di Bristol, autore principale dello studio pubblicato oggi sulla rivista scientifica Plos One.
Con l’aiuto di Lomax, esperto di ittiosauri (dal greco antico che indica le parole ἰχθύς “pesce” e σαῦρος “lucertola”) vennero alla luce altre sezioni dell’osso.
Quattro anni prima, Paul de la Salle, un esperto collezionista di fossili, aveva trovato un reperto simile, non lontano dal punto in cui è stata scoperta la mascella dai Reynolds. Quei resti ora sono attribuiti all’Ichthyotitan, un ittiosauro dalla mole impressionante.
In base alle dimensioni delle mascelle ritrovate – una lunga più di un metro e l’altra due metri – i ricercatori, tra cui anche l’italiano Marcello Perillo, dell’Università di Bonn, stimano che questa creatura gigantesca – che hanno chiamato Ichthyotitan severnensis – fosse lunga circa 25 metri.
Dimensioni che renderebbero questa nuova specie il più grande rettile marino conosciuto, capace di rivaleggiare in grandezza con alcune balene oggi esistenti. La balenottera azzurra, considerata il più grande animale conosciuto mai esistito sul pianeta può raggiungere 30 metri di lunghezza.
Tuttavia, second Lomax sono necessarie ulteriori prove, come un cranio e uno scheletro completi, per confermare le dimensioni esatte della creatura di cui finora sono stati ritrovati solo frammenti.
L’Ichthyotitan severnensis viveva 202 milioni di anni fa: “È straordinario pensare che giganteschi ittiosauri delle dimensioni di una balenottera azzurra nuotassero negli oceani all’epoca in cui i dinosauri camminavano sulla terraferma in quello che oggi è il Regno Unito, durante il Triassico”, ha spiegato Lomax a Reuters.
Il ruolo di Ruby Reynolds nella scoperta ha portato a paragoni con Mary Anning, la paleontologa britannica del XIX secolo che, tra l’altro, scoprì fossili di ittiosauri quando aveva 12 anni.
“Penso che Mary Anning sia stata una paleontologa incredibile ed è fantastico essere paragonata a lei”, ha detto Ruby Reynolds.
“È stata un’esperienza incredibile, illuminante e divertente lavorare con questi esperti e siamo orgogliosi di far parte del team e di essere coautori di un testo scientifico che dà il nome a una nuova specie e a un nuovo genere”, ha aggiunto il padre, Justin.