Piemonte, Liguria, Lombardia, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio: sono le regioni italiane che la Commissione Ue, nell’ambito della Nuova agenda europea dell’innovazione (Neia), ha inserito nell’elenco delle 151 regioni europee (CONSULTA QUI L’ELENCO COMPLETO) classificate come “Valli regionali dell’innovazione” (Riv).
Riunendo una serie di regioni europee con diversi livelli di innovazione e collegando i loro principali attori dell’innovazione, le Riv nascono per rafforzare gli ecosistemi regionali dell’innovazione, a colmare il divario di innovazione in Europa e a migliorare i risultati complessivi dell’Europa in termini di innovazione.
Sul piatto 116 milioni di euro
L’Ue sosterrà questa iniziativa con 116 milioni di euro nell’ambito del programma Ecosistemi europei di innovazione (Eie) di Orizzonte Europa, il programma dell’Ue per la ricerca e l’innovazione, e dello strumento Investimenti interregionali per l’innovazione (I3) del Fondo europeo di sviluppo regionale.
Queste regioni si impegnano a rafforzare le loro politiche e i loro investimenti in materia di innovazione, concentrandosi sulle sfide che l’Ue deve affrontare, come indicato nella Neia. Queste includono la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, l’aumento della sicurezza alimentare globale, la padronanza della trasformazione digitale (compresa la sicurezza informatica), il miglioramento dell’assistenza sanitaria e l’aumento della circolarità.
In lista altre 79 regioni
Altre 79 regioni sono state individuate a seguito di un invito a manifestare interesse per diventare i prossimi Riv, sulla base del loro impegno a migliorare il coordinamento e l’orientamento dei loro investimenti e delle loro politiche di innovazione, a impegnarsi nella collaborazione interregionale per sviluppare ulteriormente l’innovazione e a rafforzare e collegare i loro ecosistemi regionali di innovazione.
Oltre ai finanziamenti, la Commissione sosterrà queste regioni attraverso attività di community building, eventi di matchmaking e azioni di comunicazione mirate.
Focus sulla cooperazione basata sulla specializzazione intelligente
“Le valli regionali dell’innovazione illustrano il valore aggiunto europeo e dimostrano i punti di forza dell’innovazione territoriale nell’affrontare le sfide più scottanti del nostro tempo – afferma Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le riforme -. Estendendo la loro cooperazione basata sulla specializzazione intelligente, le regioni interconnesse, comprese quelle meno sviluppate, saranno meglio equipaggiate per rafforzare le prestazioni complessive dell’Europa in materia di innovazione, colmando al contempo il divario esistente in materia di innovazione.”
“Siamo lieti di constatare l’impegno di molte regioni europee a basarsi sulle loro specializzazioni strategiche e a rafforzare il coordinamento dei loro investimenti e delle loro politiche nel campo della ricerca e dell’innovazione – aggiunge Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù -. Attraverso le valli regionali dell’innovazione, contribuiremo a trasformare la diversità dei territori dell’Ue in un punto di forza e a facilitare la collaborazione per promuovere nuove catene del valore dell’Ue per l’innovazione locale in Europa. Si tratta di un passo importante nel progresso del nuovo Programma europeo per l’innovazione”.
Arriva la piattaforma online per gli enti appaltanti
Intanto la Commissione lancia una piattaforma online che fornisce informazioni di facile accesso sulle norme che regolano gli appalti pubblici per gli enti appaltanti…