Coinvolgere i detenuti interessati in tutta Italia nell’attuazione dei piani dell’investimento 3 del Pnrr, quello su “reti ultravoeloci e 5G”, con programmi di formazione ad hoc finalizzati a dare la possibilità di trovare uno sbocco lavorativo nei cantieri in fibra. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato da dipartimento per la Trasformazione digitale, dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria del ministero della giustizia, Infratel Italia, il Consorzio Asi Caserta, Anie Sit e gli operatori Tlc Fastweb, Fibercop, Intred, Inwit, Open Fiber, Telecom Italia, Vodafone Italia. Duplice il vantaggio che deriverà dall’applicazione dell’accordo: da una parte sarà possibile sopperire alla carenza di manodopera per le attività di posa e giunzione delle reti in fibra ottica e dall’altra si offriranno alle persone detenute nuove occasioni di reinserimento nella società attraverso la formazione e il lavoro.

Il contenuto dell’accordo

L’accordo appena siglato, che rimarrà valido fino al 30 giugno 2026, è un secondo passo che amplia la portata dell’intesa siglata a giugno 2022 dal ministero della Giustizia e dal dipartimento per la trasformazione digitale. Il nuovo accordo infatti include tutte le imprese impegnate su progetti Pnrr e coinvolge una serie di istituti penitenziari su tutto il territorio nazionale e quindi un numero maggiore di detenuti: a oggi infatti sono più di 700 coloro che hanno avanzato la propria candidatura secondo la ricognizione effettuata dal Dap: ora ognuna sarà valutata attentamene prima di concedere l’autorizzazione ad accedere al progetto.

Ruoli e responsabilità

Al dipartimento per la Trasformazione digitale spetterà il compito di facilitare la collaborazione tra le istituzioni e gli operatori tlc, mentre il Dap selezionerà i soggetti idonei per le opportunità di impiego, metterà a disposizione i locali necessari per la formazione professionale nelle carceri e si occuperà della sorveglianza durante le attività formative. Quanto alle telco, supportate da Infratel Italia, assumeranno i detenuti e offriranno loro la formazione professionale, anche a distanza, per garantire un pieno inserimento lavorativo. Al Consorzio Asi Caserta è stato assegnata la responsabilità della formazione.

Il valore del partenariato pubblico-privato

“La firma di questo protocollo rappresenta un rilevante momento di cooperazione tra istituzioni e imprese e mira a rispondere ai bisogni del settore delle telecomunicazioni, come la carenza di manodopera specializzata – afferma Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica – Il Governo Meloni passa ancora una volta dalle parole ai fatti ed è fermamente impegnato nello sviluppo di un partenariato pubblico-privato solido ed efficace, riconoscendo che tali collaborazioni sono essenziali per affrontare le sfide moderne e stimolare l’innovazione. Con l’inclusione lavorativa dei detenuti, il Governo mira inoltre a promuovere una cultura di coesione sociale, dove il reinserimento diventa una vera leva di crescita per l’intera comunità”.

Il Dap guarda al futuro e all’innovazione

“Il nostro mandato è quello di realizzare un’esecuzione della pena secondo i principi fissati dalla Costituzione – aggiunge Giovanni Russo, capo del dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Accordi come questi sono il simbolo di una nuova capacità del Dap di onorare questo suo compito guardando al…

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