Emanuele Orsini sta completando la formazione della sua squadra di esperti all’interno di Confindustria, che lo supporteranno nel presidiare le principali aree di politica economica. In vista dell’assemblea privata del 23 maggio, che lo vedrà eletto come 32° presidente dell’organizzazione, succedendo a Carlo Bonomi, Orsini è impegnato nella preparazione della struttura interna di Viale dell’Astronomia. È già al lavoro su una lista di misure a costo zero da presentare immediatamente al governo guidato da Giorgia Meloni.

Tra i sei delegati del presidente scelti da Orsini spicca la figura di Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, incaricato per la transizione digitale. Labriola, riconosciuto come un manager di alto profilo a Piazza Affari e alla guida di una delle maggiori aziende italiane, è stato una scelta fortemente voluta da Orsini. Questo a causa del digital divide che interessa diverse aree del Paese e dell’importanza cruciale del digitale per la competitività delle imprese. Inizialmente, la responsabilità per la transizione digitale era stata mantenuta direttamente dal presidente di Confindustria, insieme ai compiti relativi alla certezza del diritto e alla cultura d’impresa, aree che Orsini aveva evidenziato anche nel suo programma elettorale.

La squadra dei delegati

Labriola si unisce così agli altri cinque delegati del presidente, ognuno dei quali presiede un comitato interno e coordina vari sottocomitati, assumendo di fatto il ruolo di vicepresidenti operativi. Gli altri membri includono Leopoldo Destro (Aristoncavi), delegato ai trasporti; Mario Zanetti (Costa Crociere), che si occuperà dell’economia del mare; Giorgio Marsiaj (Sabelt), responsabile per la space economy; Aurelio Regina (Manifatture Sigaro Toscano e Sisal), incaricato per l’energia, e Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori, a cui è stata affidata la delega all’education.

In via di formazione il think tank di economisti

Per rafforzare ulteriormente la struttura interna, Orsini sta lavorando anche alla creazione di un think tank di economisti che servirà l’intero comitato di presidenza. Tra i possibili membri di questo organismo di special advisor è stato sondato Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison. Questo team di esperti andrà a integrare il Centro Studi di Confindustria, coordinato dalla vicepresidente Lucia Aleotti (gruppo Menarini).

Anitec-Assinform, Dal Checco eletto presidente

Intanto oggi l’assemblea di Anitec-Assinform ha eletto Massimo Dal Checco alla presidenza per il 2024-2028. Succede a Marco Gay, che per 6 anni ha guidato l’associazione

Dal Checco è il ceo di Sidi Group, azienda che opera nel settore dell’innovazione digitale e dell’industria 4.0.

La squadra di Dal Checco

L’Assemblea ha anche espresso il voto favorevole per la squadra dei 6 Vice Presidenti e per il Programma di attività.  Il vertice politico strategico di Anitec-Assinform al quale si affiancherà il Consiglio Generale, sarà costituito da:

  • Massimo Dal Checco, Presidente
  • Domenico Favuzzi, Vice Presidente Vicario, con delega alle Relazioni con i territori e al Monitoraggio del Pnrr
  • Claudio Bassoli, Vice Presidente, con delega alle Tecnologie Abilitanti e di Frontiera
  • Ludovica Busnach, Vice Presidente, con delega alle Digital Skills per la crescita d’impresa e l’inclusione
  • Paola Castellacci, Vice Presidente, con delega alla Trasformazione Digitale delle Filiere produttive
  • Biagio De Marchis, Vice Presidente, con delega all’Europa
  • Gianmatteo Manghi, Vice Presidente, con delega…

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