Cellnex chiude il primo trimestre con una perdita netta di 39 milioni (91 milioni un anno fa) a fronte di un utile operativo più che raddoppiato a 179 milioni e di un margine operativo lordo adjusted cresciuto del 7% a 778 milioni. I ricavi sono migliorati del 7% a 946 milioni.

Lo riporta una nota del gruppo di infrastrutture per le telecomunicazioni. Il free cash flow è stato positivo per 103 milioni (-139 milioni un anno fa).

Partenza in linea con gli obiettivi

“Tutti gli indicatori chiave, dai ricavi ai flussi di cassa e alle metriche chiave del business relative all’aumento dei punti di presenza nei nostri siti, rifletto una solida partenza dell’anno in linea con gli obiettivi annunciati al Capital Markets Day di Londra dello scorso 5 marzo” ha detto il ceo Marco Patuano.

“Stiamo facendo progressi positivi sulla strategia ‘Next Chapter’ di Cellnex con il raggiungimento prima del previsto del target finanziario più importante riguardante il rating investment grade da parte di S&P prima della target che era fissato per fine 2024″.

Confermata la guidance 2024

Cellnex ha confermato la guidance 2024 che vede ricavi stimati tra 3,85 e 3,95 miliardi, ebitda tra 3,15 e 3,25 miliardi e free cash flow tra 250 e 350 milioni. A marzo il debito finanziario netto ammonta a 17,36 miliardi. Il 75% dell’esposizione è con prestiti a tasso fisso

Ei Towers: risultati operativi in miglioramento

Intanto, nell’esercizio appena trascorso, nonostante il previsto calo dei ricavi verso i broadcaster nazionali a seguito del completamento del processo di Refarming delle frequenze, i risultati operativi di Ei Towers sono risultati in miglioramento rispetto al 2022 grazie al combinato effetto della marcata riduzione del costo di acquisto dell’energia elettrica rispetto ai picchi del precedente esercizio e di azioni di efficientamento post completamento delle attività di Refarming svolte a favore dei clienti. La società chiude con ricavi caratteristici per 272 milioni di euro, Ebitda Adjusted di 159,7 milioni, risultato operativo (Ebit) per 72,4 milioni ed un utile netto di euro 23,2 milioni.

Risultati in linea con le attese

I risultati FY23 nel complesso sono “in linea con le nostre attese”, commenta Intermonte analizzando il caso Ei Towers. “Nonostante il previsto calo dei ricavi verso i broadcaster nazionali a seguito del completamento del processo di Refarming delle frequenze, i risultati operativi sono risultati in miglioramento grazie al combinato effetto della riduzione marcata del costo di acquisto dell’energia elettrica rispetto ai picchi del precedente esercizio e di azioni di efficientamento post completamento delle attività di Refarming svolte a favore dei clienti. L’incremento degli oneri finanziari a seguito dell’andamento dei tassi di mercato non ha impedito un’ulteriore riduzione della leva finanziaria e di rispettare tutti i covenant”.

E aggiunge: “La delicata situazione debitoria in un contesto di elevati tassi di mercato unitamente alla necessità di rifinanziare il debito (in scadenza il 31 maggio 2025) e di rinegoziare per tempo il Msa con Elettronica Industriale (in scadenza al 30 giugno 2025), potrebbe indurre gli azionisti di Eit (F2i 60%/ MFE 40%) a procedere più tempestivamente con la fusione…

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