E’ un endorsment a sorpresa quello che Apple ha concesso alla lelle sul diritto alla riparazione in discussione in California. Secondo le nuove norme, se venissero approvate, i principali produttori di device elettronici di consumo saranno chiamati a rendere i propri dispositivi riparabili dagli utenti, senza la necessità di portarli in un negozio.
Il Right to repair act
Secondo il “Right to Repair Act”, questo il nome della legge in discussione in California, i produttori dovranno mettere a disposizione dei loro clienti tutti gli strumenti utili e le informazioni del caso per consentire loro di riparare da soli i dispositivi di cui sono in possesso. Un principio che, ovviamente, va anche in direzione del contrasto all’obsolescenza programmata, sposando il principio di sostenibilità ambientale che mira alla riduzione della produzione di rifiuti elettrici ed elettronici.
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Una “svolta inaspettata”
A ufficializzare la propria posizione Apple ha pubblicato uno statement in cui afferma di sostenere “la legge sul diritto alla riparazione, in modo che tutti i californiani possano avere un migliore accesso alle riparazioni e proteggere la loro sicurezza e privacy”. Una dichiarazione che ha colto di sorpresa alcuni dei principali sostenitori della legge, come l’organizzazione per la tutela dei diritti dei consumatori “Public Interest Research Group”, che sottolinea come finora Apple si fosse distinta per opporsi a questo genere di provvedimenti sull’autoriparazione dove sono già state approvate nel resto degli Stati Uniti.
Non solo pezzi di ricambio
“Non si tratta solo di fornire pezzi di ricambio e strumenti, ma di mettere i consumatori in condizione di fare scelte responsabili dal punto di vista ambientale”, spiega Liz Chamberlain, tra i fondatori di iFixit, sito che aiuta le persone nell’autoriparazione dei loro device.
La posizione dell’Europa
Il diritto alla riparazione è un principio che sta suscitando interesse non soltanto negli Stati Uniti, ma anche in Europa, sempre come misura per razionalizzare l’uso delle risorse, contenere gli sprechi e tutelare i diritti degli utenti: il Parlamento Europeo, ad esempio, ha recentemente votato a favore di un regolamento che obbligherà i produttori a costruire, a partire dal 2027, modelli che consentano di sostituire facilmente la batteria. E già dal 2021 la Francia ha introdotto un “indice di riparabilità” che consente ai consumatori di sapere quali apparecchi possono essere riparati più facilmente da soli
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