Oracle Italia cresce cavalcando le esigenze di trasformazione che le imprese avvertono soprattutto sul fronte del cloud. “Anche in questo terzo trimestre fiscale abbiamo riportato un ottimo risultato in tutte le linee di business: da un lato le organizzazioni continuano ad affidarsi a noi per le loro strategie sui dati, dall’altro vediamo un’accelerazione della nostra proposta di cloud distribuito e ibrido, che favorisce la prossimità e la scelta anche in ottica multicloud, con risultati incoraggianti in particolare nei settori finanziari, della Pubblica Amministrazione e delle utilities”. Così Alessandro Ippolito, Vp Sud-Europa e Country Manager per l’Italia, ha commentato le performance del trimestre appena chiuso.

“Non solo grandi nomi internazionali come Uber – che ci ha selezionato per migrare in cloud carichi di lavoro diversi e non basati su tecnologie Oracle, intraprendendo una vera e propria ‘exit strategy’ da tutti i suoi datacenter verso Oci (Oracle Cloud Infrastructure) – ma anche tante imprese italiane ci stanno scegliendo per il loro percorso di modernizzazione in cloud dei processi aziendali e IT, spesso indipendentemente dal fatto che Oracle sia loro fornitrice per la gestione dei dati. Questo trimestre”, ha aggiunto Ippolito, “abbiamo inoltre iniziato a operare attivamente con il Psn (Polo Strategico Nazionale), e con grande piacere contribuito al lancio della nuova app MeteoAm di Aeronautica Militare”.

I risultati del gruppo a livello globale

I risultati italiani rispecchiano quanto registrato a livello corporate: i ricavi totali del trimestre, si legge in una nota, sono aumentati del 18% su base annua – del 21% se calcolati a valuta costante – raggiungendo i 12,4 miliardi di dollari. Scorporando il dato, le revenue dei servizi cloud e del supporto alle licenze sono aumentati del 17% (del +20% a valuta costante) a 8,9 miliardi di dollari mentre il fatturato delle licenze cloud e on-premise è rimasto invariato in dollari (ma cresciuti del +4% se calcolati a valuta costante) a 1,3 miliardi di dollari. Per il terzo trimestre dell’anno fiscale 2023, la neo-acquisita Cerner ha contribuito con 1,5 miliardi di dollari al fatturato totale.

Cloud Cost Management: la roadmap da seguire per evitare sprechi e sorprese

L’utile operativo Gaap del terzo trimestre è stato di 3,3 miliardi di dollari, mentre quello non Gaap è stato di 5,2 miliardi di dollari, con un aumento dell’8% (dell’11% a valuta costante). Il margine operativo Gaap è stato del 26% e quello non-Gaap del 42%. L’utile netto Gaap ha raggiunto i 1,9 miliardi di dollari mentre quello non-Gaap di 3,4 miliardi di dollari. L’utile per azione Gaap del terzo trimestre è stato di 0,68 dollari, mentre l’utile per azione non-Gaap è stato di 1,22 dollari. Senza l’impatto del rafforzamento del dollaro statunitense rispetto alle valute estere, l’utile per azione non-Gaap del terzo trimestre di Oracle sarebbe stato superiore di 5 centesimi.

I ricavi differiti a breve termine sono stati pari a 8,7 miliardi di dollari. Il flusso di cassa operativo è stato di 15,5 miliardi di dollari negli ultimi dodici mesi.

Performance in linea con le previsioni: aumenta il dividendo

“La crescita dell’utile per azione non-Gaap di Oracle…

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