di Irene Soave

Ha 9 anni, l’ha fotografata il papà e il fucile che tiene in mano è scarico: chi è la bambina al centro della foto diffusa dall’ex presidente polacco del Consiglio Europeo Donald Tusk

Dalla bambina Kim Phuc colpita dal napalm al ribelle in piazza Tienanmen, fino a Mariana, la blogger incinta di Mariupol: ogni guerra ha le sue foto simbolo, e nell’era dei social ha una sua foto simbolo quasi ogni giorno di questa guerra in Ucraina (leggi qui gli aggiornamenti). Oggi è il giorno della figlia, 9 anni, del fotografo amatoriale Oleksii Kyrychenko: un fucile in braccio, un lecca lecca in bocca, è seduta sul davanzale di una casa dalle pareti annerite dal fumo. Il titolo della foto è «Girl with Candy» e in queste ore è molto ripresa sui social; l’ha twittata anche l’ex presidente del Consiglio Europeo, il polacco Donald Tusk, scrivendo: «Ora dite a lei che sanzioni più pesanti sarebbero troppo costose per l’Europa».

La piccola Kyrychenko, con il suo lecca lecca e il fucile (scarico) in braccio, è diventata un simbolo del lato più inaccettabile della guerra, quello contro i bambini. Dal bombardamento dell’ospedale pediatrico a Mariupol, ai primi colpi su un asilo nel Donbass, fino all’arresto di cinque bambini a Mosca, la guerra ha colpito più volte i più piccoli: sarebbe minorenne, peraltro, uno dei due milioni di rifugiati che hanno già lasciato l’Ucraina dall’inizio del conflitto.

Il padre della bambina, Oleksii Kyrychenko, spiega la storia della foto sulla sua pagina Facebook. La bambina ha 9 anni ed è stata messa in posa proprio dal papà; il fucile che ha in mano, «naturalmente scarico, è il mio», spiega Kyrychenko nei commenti, dove si moltiplicano le richieste di condividere la foto. «Prendetela pure, serve a richiamare l’attenzione sull’aggressione Russia in Ucraina». Non è il solo scatto di questa serie: un’altra foto della bambina, questa volta in piedi, condivide lo stesso titolo, «Girl with Candy», di fronte a un murale con la scritta «Putin khuylo», più o meno «fottuto Putin». Sotto, un account anonimo scrive: «questa foto è falsa, è del 2018». Risponde l’autore: «I russi mentono sempre». La guerra è anche questa.

12 marzo 2022 (modifica il 12 marzo 2022 | 15:50)

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