Per precauzione gli Stati Uniti hanno sospeso per 15 minuti decolli e atterraggi negli aeroporti della costa Ovest degli Stati Uniti.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PECHINO — C’era anche Kim Jong-un , appostato con binocolo a un finestrino del suo autobus da campo speciale, ad assistere ieri al secondo lancio missilistico nordcoreano del 2022. Il dittatore non aveva partecipato ai test da diversi mesi e la sua presenza sulla scena, i grandi sorrisi, gli applausi dei suoi gerarchi fanno pensare che effettivamente la prova a fuoco sia stata di un certo rilievo e il risultato entusiasmante (dal punto di vista di Kim).

Gli analisti hanno tratto un altro dettaglio dalle immagini: nel vagone comando, davanti a Kim, c’era anche la sorella Kim Yo-jong, spalla a spalla con due alti funzionari dell’apparto militare e industriale nordista.

La presenza della signora significherebbe un ulteriore innalzamento della sua posizione: non solo addetta all’immagine del fratello maggiore, ma anche coinvolta nelle attività militari che sono per Kim la polizza di assicurazione sulla sopravvivenza del regime. Finora, Kim Yo-jong era sempre stata solo intravista nelle retrovie delle operazioni, a rispettosa distanza da generali e altissimi dignitari.

Oggi la propaganda di Pyongyang, diffondendo le immagini del Maresciallo durante il test, afferma che il missile era della categoria ipersonica e che ha «volato per 600 km con maggiore manovrabilità rispetto ai due tentativi precedenti, effettuando un’ampia virata e avvitamenti per altri 240 km prima di centrare il bersaglio posto a 1000 km di distanza».

Secondo la valutazione ufficiale della Difesa sudcoreana, l’ordigno ha volato per più di 700 chilometri, a una velocità massima di Mach 10 (che significa 10 volte superiore a quella del suono) e raggiungendo un apogeo di 60 chilometri. Seul dice di non credere che il missile fosse spinto da tecnologia ipersonica, ma solo balistica (innalzamento e ricaduta con traiettoria parabolica: sicuramente ipersonici erano invece i missili lanciati dalla Cina settimane fa, che hanno sorpreso gli Stati Uniti).

Martedì mattina però, il lancio nordcoreano ha preoccupato anche la Federal Aviation Administration Usa (che sovrintende ai voli di aerei civili): pochi minuti dopo la rilevazione dell’ordigno sul Mar del Giappone, sono stati sospesi decolli e atterraggi negli aeroporti della costa Ovest degli Stati Uniti.

«La piena operatività è ripresa in meno di 15 minuti» ha detto in un comunicato la FAA sottolineando che la sua policy è sempre di «prendere misure precauzionali» .

La Nord Corea sostiene di aver condotto tre test con missili ipersonici: il primo nel settembre del 2021; il secondo il 5 gennaio 2022 e il terzo ieri.

Al momento, solo Stati Uniti, Russia e Cina ammettono di aver effettuato lanci di ordigni ipersonici, la cui pericolosità non è tanto nella velocità, ma nel fatto che r ispetto ai missili balistici volano a quote più basse, sono manovrabili e quindi possono «planare» sul bersaglio lasciando poco spazio alle difese nemiche per intercettarli.

12 gennaio 2022 (modifica il 12 gennaio 2022 | 13:26)

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