I progetti 5G in Italia sono bloccati per i troppi veti dei Comuni: la Corte dei Conti, nella sua “Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)” (SCARICA QUI IL DOCUMENTO COMPLETO), ha inserito il Piano Italia 5G tra i programmi in difficoltà. Infatti, il Dipartimento per la trasformazione digitale (DTT) e il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti stanno studiando con Inwit, Tim e Vodafone la copertura di aree alternative a quelle dove i permessi sono fermi.
Il quadro della situazione è ben descritto dall’ultimo aggiornamento di Infratel: solo il 13,85% dei progetti sono completati su un totale di 1.385 aree da raggiungere.
Piano Italia 5G: permessi bloccati in molti Comuni
Come si legge a pagina 68 della Relazione della Corte dei Conti in riferimento alla misura “Piano Italia 5G”, “Per quanto concerne lo stato di avanzamento di questo intervento l’Amministrazione ha precisato che sono state coperte 160 aree su un totale di 1.385 (ossia, l’11,5 per cento), mentre le aree coperte sarebbero 38,43 kmq, corrispondenti al 7,7 per cento dei 500 kmq della quota già coperta prevista dal target M1C2-20; la stima è ancora in corso per quanto concerne i km di strade che sono stati già coperti”.
In relazione alle criticità, “l’Amministrazione ha segnalato difficoltà riconducibili ai rapporti con alcune Amministrazioni comunali, che hanno ritardato o negato il rilascio dei permessi necessari all’operatore aggiudicatario dell’intervento. In considerazione di ciò il Dipartimento ha avviato una cooperazione sinergica con le Amministrazioni meno collaborative; al contempo, ha commissionato al soggetto attuatore la predisposizione di una relazione riepilogativa delle criticità riscontrate, anche al fine di avviare le attività propedeutiche all’individuazione – meritoriamente – di aree alternative a quelle oggetto di criticità e alla definizione preventiva di un piano di recupero, da poter attuare qualora necessario”.
Il DTT chiama le telco per rivedere il raggio d’azione
La Relazione della Corte dei Conti puntualizza anche che “Le criticità evidenziate dall’Amministrazione riguardano la linea di intervento che mira alla creazione di nuove infrastrutture 5G in aree popolate, in cui non sono presenti investimenti privati volti alla copertura 5G (densificazione). L’obiettivo della linea di intervento, rimodulata in sede di revisione del Piano, è quella di estendere la copertura 5G a 1.400 km di aree a fallimento del mercato, di cui 500 kmq già provviste di copertura. La decisione della rimodulazione dell’obiettivo è emersa a valle del processo di mappatura delle aree a fallimento di mercato, che ha permesso di constatare che la popolazione residente è concentrata in punti specifici, spesso piccoli e vicini ad aree già servite. Questa constatazione ha reso necessaria una ridefinizione del perimetro dell’intervento ad almeno 1.400 km aggiuntivi di zone abitate abilitati alla copertura 5G, non più limitato esclusivamente alle aree a fallimento di mercato. A tale rimodulazione si è aggiunta una riduzione delle risorse complessive allocate al Piano, con un definanziamento di circa 900 milioni derivanti da economie delle procedure di gara”.
Di qui la decisione del Dipartimento per la trasformazione digitale di riunire il…