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Forte tempesta solare in corso sulla Terra: possibili effetti su satelliti e comunicazioni

Forte tempesta solare in corso sulla Terra: possibili effetti su satelliti e comunicazioni

È in corso una forte tempesta geomagnetica, di classe G3, iniziata nella notte tra il 28 e il 29 maggio: potrebbe influenzare le traiettorie dei satelliti in orbita terrestre bassa, provocare problemi ai sistemi di navigazione satellitare e disturbi alle comunicazioni radio, oltre a causare aurore visibili a latitudini più basse del solito, come l’Europa settentrionale.

La conferma è arrivata anche dal sito Spaceweather.com, che ha indicato come responsabile uno “scontro” avvenuto nello spazio interplanetario tra il vento solare più veloce, proveniente da buchi coronali presenti sulla superficie del Sole, e un flusso più lento di vento solare.

Queste zone di turbolenza ruotano insieme alla nostra stella e al loro interno possono formarsi onde d’urto simili a quelle associate alle espulsioni di massa coronale (Cme), cioè espulsioni di materia sotto forma di plasma. Le Cme sono le responsabili più frequenti delle tempeste geomagnetiche quando incontrano il campo magnetico terrestre.

L’evento è stato rilevato anche dal Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense NOAA, che giovedì 29 maggio alle 4:16 ha segnalato una tempesta geomagnetica di classe G3 scaturita dagli effetti del flusso ad alta velocità prodotto da un buco coronale, vale a dire un’area nello strato più esterno dell’atmosfera del Sole nella quale il campo magnetico si apre verso l’esterno, consentendo la fuoriuscita del vento solare.

Secondo i dati forniti dal Noaa, il picco della tempesta ha raggiunto la classe G3, intermedia nella scala che va da G1 a G5, nella notte di giovedì, e successivamente è andata attenuandosi. A distanza di ore l’intensità è scesa alla classe G1, ma potrebbe crescere nuovamente fino alla classe G2 prima di esaurirsi.

Al momento, non ci sono segnalazioni di danni o problemi di questo tipo e anche il fenomeno delle aurore dovrebbe rimanere confinato a latitudini abbastanza elevate.

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Electrolux Group: azienda conferma centralità dell’Italia nella propria strategia

Electrolux Group: azienda conferma centralità dell’Italia nella propria strategia

Al Mimit tavolo di monitoraggio sulla situazione degli stabilimenti e le prospettive di investimento

Un aggiornamento sulla situazione degli stabilimenti Electrolux Group in Italia e sulle prospettive di investimento per garantire la produzione nazionale di elettrodomestici e la relativa occupazione. Con questi obiettivi si è svolto a Palazzo Piacentini l’incontro convocato su indicazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, al quale hanno partecipato Electrolux Group, rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lombardia e le organizzazioni sindacali.

Durante il confronto, l’amministratore delegato di Electrolux Italia, Massimiliano Ranieri, ha ribadito il ruolo centrale dell’Italia nella strategia aziendale. Il gruppo, in quest’ottica, ha manifestato la volontà di presentare alle parti sociali e alle istituzioni un piano di sviluppo per le attività sul territorio nazionale che prevede progetti industriali e di Ricerca & Sviluppo in tutti gli stabilimenti e centri di ricerca presenti sul territorio – a Susegana (TV), Porcia (PN), Solaro (MI), Forlì (FC) e Cerreto d’Esi (AN) – con l’obiettivo di rafforzare le capacità tecnologiche e produttive per la realizzazione di elettrodomestici innovativi e sostenibili, fabbricati in Italia.

Il Mimit, nel prendere atto di quanto comunicato dall’azienda e in attesa di avere maggiori dettagli del piano, ha espresso la propria disponibilità a supportare Electrolux Group in un percorso di valorizzazione della propria realtà produttiva e di salvaguardia dei livelli occupazionali. Un nuovo tavolo sarà convocato appena vi saranno elementi di dettaglio utili per favorire un confronto con le rappresentanze sindacali e le istituzioni.

 

Un momento dell’incontro

 

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I sempre più stupefacenti video creati dall’intelligenza artificiale

I sempre più stupefacenti video creati dall’intelligenza artificiale

Ormai capita sempre più spesso, video così realistici da sembrare veri e che invece sono il frutto dell’intelligenza artificiale generativa. Video che in molti casi diventano virali come quello di una ragazza acqua e sapone che se ne va in giro per Roma. “5 minuti fa ero solo il testo di un prompt e adesso guardate, sono qui a Roma”, dice nel video una sorridente ragazza. 

Ma che cos’è il prompt? È un’istruzione scritta che diamo ai programmi di intelligenza generativa per creare video, e ora anche audio, sempre più realistici. Tra le ultime App che si possono trovare sul mercato (in Italia non è ancora arrivata) c’è un software di Google in grado di creare filmati sempre più sofisticati con personaggi e ambientazioni cinematografiche. Nel 2023 a fare scalpore è stata Aitana Lopez, la prima modella influencer creata dall’intelligenza artificiale seguita da centinaia di migliaia di follower, arrivò a guadagnare fino a 10.000 dollari al mese.

Le nuove tecnologie rendono sempre più labili confini tra l’intelligenza artificiale e la realtà e le conseguenze sulle nostre vite tutte da scoprire.

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Siderurgia: raggiunta l’intesa sull’Accordo di programma a Piombino

Siderurgia: raggiunta l’intesa sull’Accordo di programma a Piombino

Urso: “Grazie al lavoro di squadra”

Raggiunta l’intesa tra le parti sull’accordo di programma per il rilancio del polo siderurgico di Piombino. Il documento, elaborato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy dopo un approfondito confronto con tutti gli stakeholder coinvolti, rappresenta un passaggio cruciale verso il rilancio del polo siderurgico di Piombino, elemento imprescindibile e di primaria importanza nel piano siderurgico nazionale che punta a fare dell’Italia il paese più avanzato in Europa nella produzione di acciaio green.

“Due anni fa, quando abbiamo assunto la responsabilità del dossier, abbiamo ereditato una situazione estremamente critica con un sito siderurgico che non produceva più acciaio, con la forza lavoro che era in cassa integrazione da oltre dieci anni e con uno stabilimento che necessitava di un profondo ammodernamento. Oggi siamo qui con la prospettiva di realizzare a Piombino uno dei siti strategici a tecnologia green più importanti d’Italia e d’Europa. È il frutto di un lavoro di squadra, anche con il Comune e con la Regione, che dimostra come sia possibile e necessario lavorare insieme, per raggiungere l’obiettivo comune. Lo stesso stiamo facendo a Terni con AST e mi auguro che si possa fare con l’ex Ilva di Taranto”. ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso.

L’intesa raggiunta al Mimit, in piena sinergia con il Comune di Piombino e la Regione Toscana, il Demanio e l’Autorità portuale, si inserisce nel percorso avviato lo scorso 19 febbraio con la firma dell’accordo tra Metinvest e Danieli (shareholders agreement) per la costituzione e la gestione congiunta della società di progetto Metinvest Adria S.p.A., finalizzata alla realizzazione di un moderno impianto siderurgico green a Piombino. Quest’intesa segue inoltre di poche settimane la sottoscrizione, avvenuta il 18 aprile, dell’Accordo di Sviluppo con Jindal per l’ammodernamento del treno rotaie di Piombino.

“La finalizzazione dell’accordo di programma è un ulteriore passo concreto verso la realizzazione del nostro progetto industriale a Piombino. Il nostro obiettivo è costruire un impianto sostenibile, competitivo e strategico per l’intera filiera dell’acciaio europea, contribuendo al contempo alla crescita del territorio. Dopo la firma dello shareholders agreement, questo rappresenta un altro segnale forte del nostro impegno condiviso”, ha commentato Luca Villa, CEO di Metinvest Adria.

“Con Metinvest condividiamo una visione industriale e tecnologica che guarda al futuro dell’acciaio. Il nostro impegno è quello di portare a Piombino le migliori soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato, in particolare quelle legate alla produzione siderurgica green. L’impianto sarà progettato per garantire la massima efficienza e un impatto ambientale minimo, facendo di Piombino un riferimento europeo per l’innovazione sostenibile nel settore”, ha dichiarato Marco Lerz, Head of Project Finance di Danieli Group.

L’Accordo di Programma – che prevede impegni sia delle parti pubbliche sia dell’azienda per l’insediamento di un impianto siderurgico moderno, tecnologicamente avanzato, competitivo e a basse emissioni – sarà ora illustrato alle organizzazioni sindacali. All’esito dell’incontro con le rappresentanze sindacali, si procederà alla formale sottoscrizione dell’accordo.

 

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Mimit, inaugurata a Venezia la Casa del Made in Italy

Mimit, inaugurata a Venezia la Casa del Made in Italy

Urso: “un presidio al servizio delle imprese venete e dei cittadini”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, ha inaugurato la Casa del Made in Italy di Venezia.

La Casa del Made in Italy di Venezia sarà un presidio al servizio delle imprese venete – ha dichiarato il ministro Urso – non solo uno sportello informativo, ma uno spazio di ascolto e confronto con imprenditori, associazioni, sindacati e istituzioni. Al fianco delle imprese, ogni giorno“.

Il presidio territoriale del Mimit, con sede in via Torino 88, a Mestre, rappresenterà uno strumento prezioso a disposizione delle imprese e dei cittadini: una vera e propria cabina di regia che fungerà da raccordo tra le direzioni centrali del Ministero e i territori.

Il progetto si inserisce nella recente riorganizzazione funzionale del Ministero, volta a migliorare l’efficienza dell’intero Dicastero e delle sue articolazioni territoriali, introducendo nuovi ambiti di attività anche per gli Ispettorati territoriali già operativi.

Le Case del Made in Italy avranno il compito di fornire informazioni sui diversi strumenti e iniziative del Ministero, consentendo così a imprese e cittadini di cogliere al meglio le opportunità offerte dagli incentivi pubblici. Inoltre, opereranno in sinergia con gli stakeholder, raccogliendo le istanze del territorio, favorendo gli investimenti e sostenendo le attività produttive, lo sviluppo e l’occupazione.

 

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Padre Benanti: “Profetico il Papa quando iniziò a parlare di Ecologia nella forma integrale”

Padre Benanti: “Profetico il Papa quando iniziò a parlare di Ecologia nella forma integrale”

Alla domanda posta da Andrea Monda sulla duplicità dell’AI, che Papa Francesco nel G7 definì “affascinate e tremenda”, Padre Benanti, esperto di etica delle tecnologie e Presidente della Commissione AI per l’informazione, risponde dicendo che c’è sempre un’intenzione dietro la costruzione di uno strumento e che è la mano di chi lo usa a fare la differenza, invitando a riflettere sull’approccio da tenere nei confronti del progresso tecnologico.

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Spazio: Urso con Kubilius, visita Thales Alenia Space, Telespazio e Avio

Spazio: Urso con Kubilius, visita Thales Alenia Space, Telespazio e Avio

Focus su cooperazione internazionale, legge europea sullo Spazio e comunicazioni satellitari

Rafforzare la cooperazione internazionale, sviluppare nuove sinergie e tutelare la competitività dell’industria spaziale attraverso la futura legge europea sullo Spazio, che dovrà bilanciare gli interessi di tutti gli Stati membri. Questi i temi al centro del colloquio tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, Sen. Adolfo Urso, e il vicepresidente della Commissione UE e Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, nell’incontro bilaterale che hanno avuto a margine dell’importante visita che li ha visti insieme in tre siti cruciali per la sfida spaziale europea.

Urso e Kubilius in mattinata hanno visitato le eccellenze dell’Italia spaziale rappresentate da Leonardo, e dalle sue società controllate e partecipate, e da Avio: prima il centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space di Roma, insieme al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca; poi il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, accolti dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Infine, la sede di Avio a Colleferro.

L’Italia è una grande potenza nella Space Economy con imprese protagoniste nella sfida spaziale dell’Unione Europea. La sua filiera d’eccellenza comprende i lanciatori VEGA-C di Avio, i satelliti di Thales Alenia Space, fino al controllo dei dati sull’osservazione della Terra, gestito dal sito strategico di Telespazio del Fucino”, ha dichiarato il ministro Urso. “Il vicepresidente Kubilius ha potuto constatare di persona come l’Italia abbia saputo impiegare efficacemente le risorse del PNRR nella realizzazione delle quattro space factories presenti nel nostro Paese, nel Lazio, in Piemonte, in Lombardia e in Puglia. Ha inoltre approfondito le capacità produttive di Thales Alenia Space, leader nei satelliti per l’orbita bassa e lo spazio profondo, e le potenzialità del Teleporto del Fucino, in Abruzzo, che ospiterà uno dei centri di controllo della costellazione europea IRIS²”.

Nel corso dell’incontro, che fa seguito al bilaterale tra Urso e Kubilius dello scorso gennaio a Strasburgo, il Ministro ha ribadito l’impegno del Governo italiano nel sostenere e promuovere la filiera spaziale, un’eccellenza a livello globale. Un impegno che si fonda sulla sempre più stretta collaborazione con l’UE e l’ESA, per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi.

La visita del vicepresidente Kubilius conferma quanto importante sia l’Italia nei progetti europei proprio in questo che il Commissario ha definito “il secolo dello Spazio”. L’obiettivo è garantire all’Europa un accesso autonomo allo Spazio, grazie ai programmi Avio e Ariane. È lo stesso approccio che vogliamo adottare anche per il completamento delle costellazioni europee, in particolare IRIS², così come per le costellazioni satellitari nazionali, previste nel programma del nostro governo”.

In mattinata, Urso e Kubilius hanno visitato il centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space (joint venture Thales e Leonardo) di via Tiburtina a Roma, polo strategico per la capacità produttiva italiana nei sistemi satellitari, nelle telecomunicazioni e nell’osservazione della Terra. Qui vengono integrate le componenti necessarie alla realizzazione di satelliti di piccole e medie dimensioni per programmi nazionali ed europei, come Galileo e COSMO-SkyMed di seconda generazione, i satelliti del programma IRIDE e il terzo satellite per la Difesa, Sicral.

Urso e Kubilius hanno quindi raggiunto il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio (joint venture tra Leonardo e Thales), il primo e più importante “teleporto” al mondo per usi civili, dove si svolgono attività di controllo in orbita dei satelliti, servizi di telecomunicazioni e televisivi su scala globale. Infine, Urso e Kubilius hanno visitato la sede di Avio a Colleferro, nel Lazio.

La Space Economy è centrale per l’economia italiana: con questa consapevolezza un anno fa abbiamo avviato l’iter per la prima legge italiana sullo Spazio”, ha ricordato Urso, sottolineando la necessità di una proposta normativa condivisa tra gli Stati membri dell’UE per la futura legislazione spaziale europea. “L’Italia ha elaborato un non-paper con Germania e Repubblica Slovacca – ha spiegato il Ministro – per indirizzare l’UE in questo. La legge dovrà riflettere gli interessi dell’Unione, bilanciare i ruoli pubblici e privati, promuovere il settore spaziale europeo salvaguardando la competitività industriale e puntare all’autonomia strategica. Infine, dobbiamo garantire insieme un sistema di comunicazioni satellitari sicure, resilienti e a bassa latenza, fondamentali per difesa, istituzioni e servizi pubblici nella nostra casa comune europea”. Urso e il commissario Kubilius hanno poi raggiunto lo stabilimento Avio a Colleferro.

Il Commissario Kubilius è poi atteso nel pomeriggio in Parlamento, in audizione presso le Commissioni Politiche Ue di Camera e Senato, accompagnato sempre dal ministro Urso. “Sarà anche l’occasione per confrontarsi sul testo del ddl sulla Space economy, all’esame conclusivo del Senato, che sarà di ispirazione per il Regolamento europeo sullo Spazio che Kubilius sta realizzando”.

 

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Alla scoperta della biodiversità con la “Nature City Challenge”

Alla scoperta della biodiversità con la “Nature City Challenge”

Quattro giorni alla scoperta della natura e della biodiversità. Una mobilitazione globale che dal 25 al 28 aprile vedrà in prima linea anche l’Italia. Torna la City Nature Challenge: una gara internazionale per documentare la biodiversità nelle città, che si svolge in contemporanea in tutto il mondo. A Roma è coordinata dall’Accademia Nazionale delle Scienze, detta Accademia dei XL.

Lo scorso anno, l’iniziativa ha coinvolto 690 città di 51 paesi in tutti i continenti, con oltre 83mila partecipanti e 2,4 milioni di osservazioni relative a più di 65mila specie di animali e piante. La vittoria è andata a La Paz, in Bolivia, per tutti e tre i parametri considerati: numero di partecipanti, numero di segnalazioni e specie osservate. 

Come partecipare

Il regolamento è molto semplice: con le modalità indicate sulla piattaforma iNaturalist, accessibile gratuitamente tramite app, bisogna documentare con foto, video o registrazioni audio la presenza di piante e animali. 

Il 5 maggio verrà poi resa nota la classifica mondialee la città vincitrice dell’edizione 2025. 

Nella mappa interattiva sviluppata appositamente, è possibile vedere i siti e gli orari di raduno dei cittadini programmati dalle varie istituzioni e associazioni che partecipano al progetto.

Si tratta di una occasione particolarmente importante di coinvolgimento delle famiglie e dei giovani per far comprendere il significato e il valore della biodiversità negli ecosistemi urbani e non solo.

Oltre ai parchi cittadini, sono state considerate le opportunità offerte da ambienti lagunari costieri, come la riserva naturale di Torre Flavia, e da quelli marini, coinvolgendo anche subacquei per fotografare la fauna lungo tutta la costa tirrenica. Gli habitat delle acque interne saranno rappresentati, tra gli altri, dal lago di Bracciano e dalla riserva naturale di Tevere Farfa. Per gli ecosistemi terrestri, invece, saranno coinvolte zone caratterizzate dalla tipica vegetazione mediterranea come la Riserva Presidenziale di Castelporziano e le oasi Lipu di Ostia e Castel di Guido, ambienti collinari ben rappresentati dalla Riserva di Monte Catillo e dal Monte Soratte, fino ad ambienti montani presenti dentro i confini della città metropolitana di Roma, come quelli inclusi nei parchi dei Monti Lucretili e Simbruini. 

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