Donazioni

Elenco Donazioni

Osservatorio Copernicus, partito satellite Sentinel 1. Meloni: “Spazio fondamentale per geopolitica”

Osservatorio Copernicus, partito satellite Sentinel 1. Meloni: “Spazio fondamentale per geopolitica”

È partita la missione della sentinella della Terra Sentinel 1C del programma europeo di osservazione della Terra “Copernicus”. A portarla in orbita, dalla base europea di Kourou in Guyana francese, il lanciatore europeo Vega C realizzato in gran parte in Italia da Avio. Il lancio è stato effettuato con successo alle 22.20 ora italiana di giovedì 5 dicembre.

Sentinel 1C fornirà immagini radar di alta qualità per supportare la ricerca scientifica e un’ampia gamma di applicazioni per il monitoraggio del traffico marittimo. Il nuovo satellite trasporterà un nuovo sistema di identificazione automatica (Ais), sviluppato dall’Organizzazione marittima internazionale e progettato per aiutare le navi a evitare collisioni, in particolare quando sono troppo lontane dai sistemi radar terrestri, secondo quanto spiegato dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Questa tecnologia assegna un identificativo univoco a ciascuna nave e ne traccia la posizione e i movimenti in tempo reale, creando una mappa virtuale delle navi in mare. Realizzato principalmente negli stabilimenti della Thales Alenia Space a Roma, il satellite sarà in grado di catturare immagini indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Potrà essere utilizzato per il monitoraggio delle masse di ghiaccio e dell’ambiente artico, per la rilevazione di frane, la mappatura delle foreste, delle risorse idriche e dei suoli. Le sue osservazioni saranno fondamentali per il monitoraggio dei disastri naturali.

“La messa in orbita di Sentinel-1C è particolarmente importante perché tutte le sentinelle lavorano in coppia, ma in questo caso ne avevamo operativa solo una da circa due anni a causa di un problema su Sentinel-1B” ha dichiarato Simonetta Cheli, direttrice dei Programmi di osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea. “ Per questo ” ha aggiunto, “avevamo dovuto supplire a questa mancanza usando i dati da altri satelliti di partner istituzionali o commerciali.Sentinel1-C decisamente era la più attesa”.

A settembre 2025 è previsto anche il lancio di Sentinel-1D, pensata per sostituire la Sentinel-1A lanciata nel 2016 e continuare così a garantire osservazioni radar per i prossimi anni.

Il razzo Vega-C sulla rampa di lancio (ESA – Manuel Pedoussaut)

Meloni: “Spazio dominio fondamentale per la geopolitica”

“Con il lancio del vettore Vega-C che ha portato in orbita il satellite Sentinel1 C, l’Italia ribadisce il suo ruolo di primo piano nello spazio europeo”, scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una nota. “Grazie a questo successo, frutto del lavoro di eccellenze come Avio e Thales Alenia Space, la nostra Nazione si conferma come una delle poche al mondo ad avere un accesso autonomo allo spazio, strategico per la nostra competitività e sicurezza. Un risultato che celebra il talento italiano e il valore della collaborazione internazionale. Il Governo sostiene con determinazione lo sviluppo del settore spaziale, dominio fondamentale per la proiezione geopolitica dell’Italia e il suo futuro tecnologico e industriale”, conclude Meloni. 

Source

Chip, 140 aziende nella black list Usa. E la Cina blocca l’export

Chip, 140 aziende nella black list Usa. E la Cina blocca l’export

Nuovo capitolo della trade war Usa-Cina – che di fatto è una battaglia a colpi di divieti sull’export di tecnologie chiave per i chip. Il Dipartimento americano del Commercio ha ampliato la lista di aziende tecnologiche cinesi soggette ai controlli sull’export includendo molte imprese che producono attrezzature necessarie per fabbricare i chip per computer. Si tratta di ulteriori 140 aziende che fanno il loro ingresso nella cosiddetta “entity list” del Commerce Department: quasi tutte hanno sede in Cina e le rimanenti sono di proprietà cinese con sedi in Giappone, Corea del Sud e Singapore.

Il provvedimento (il terzo del genere dopo quelli di ottobre 2022 e ottobre 2023), impedisce alle aziende Usa di esportare in Cina tecnologie verso le aziende presenti nella lista, a meno di ricevere apposite esenzioni.

Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 31 dicembre. Pechino ha immediatamente replicato annunciando che agirà per proteggere i propri “diritti e interessi”.

Gli Usa bloccano l’export verso 140 produttori cinesi di chip

Le restrizioni commerciali decise da Washington mirano a ostacolare i progressi della potenza asiatica nell’alta tecnologia per proteggere la “sicurezza nazionale”. I destinatari dei nuovi provvedimenti includono Semiconductor manufacturing international corp. e le aziende legate a Huawei. Anche le principali aziende cinesi di attrezzature per la produzione di chip, tra cui Beijing Naura, Acm Research e Piotech, sono state aggiunte alla lista.

L’amministrazione Biden ha inoltre imposto restrizioni alle esportazioni di chip di memoria a larghezza di banda elevata (Hbm) di origine statunitense: si tratta di un componente cruciale per facilitare rapidi trasferimenti di dati tra i processori, abilitando così potenti calcoli di intelligenza artificiale. Sk Hynix, Samsung Electronics e Micron sono i principali fornitori globali di Hbm. I nuovi controlli includono inoltre una ventina di tipi di attrezzature per la produzione di semiconduttori e tre tipi di strumenti software utilizzati per sviluppare e produrre semiconduttori.

“Questa azione è il culmine dell’approccio mirato dell’amministrazione Biden-Harris, in collaborazione con i nostri alleati e partner, per ridurre la capacità della Repubblica Popolare Cinese di rendersi autosufficiente nella produzione di tecnologie avanzate che rappresentano un rischio per la nostra sicurezza nazionale”, ha dichiarato la segretaria al Commercio Gina Raimondo in un comunicato.

“Lo scopo di queste azioni della entity list è impedire alle aziende della Repubblica Popolare Cinese di sfruttare la tecnologia statunitense per produrre internamente semiconduttori avanzati”, ha ribadito Matthew S. Axelrod, assistente segretario per l’applicazione delle esportazioni. “Aggiungendo alla lista delle importanti fabbriche di semiconduttori, produttori di apparecchiature e società di investimento, stiamo direttamente impedendo la modernizzazione militare della RPC, i programmi sulle armi di distruzione di massa e la capacità di reprimere i diritti umani”.

La replica della Cina: blocchi alle vendite di materie prime agli Usa

Gli ultimi controlli annunciati dagli Stati Uniti all’industria cinese dei microchip sono un esempio di “coercizione economica” e una pratica non conforme alle leggi di mercato, è la replica della Cina, affidata ad una nota del ministero del Commercio cinese. “Gli Stati Uniti dicono una cosa e fanno il contrario, ingigantiscono costantemente il concetto di…

Source

L’ intelligenza artificiale elemento chiave per lo sviluppo dell’economia e del tessuto produttivo

L’ intelligenza artificiale elemento chiave per lo sviluppo dell’economia e del tessuto produttivo

Bergamotto presente alla giornata e alla premiazione dei finalisti del “Llama Impact Hackathon – IA al servizio dei cittadini”

Il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, ha partecipato a Roma alla “Llama Impact Hackathon – IA al servizio dei cittadini” presso Binario F, community hub di Meta, dedicato alle competenze digitali, in Via Marsala 29H.

In sala, oltre ai tanti partecipanti all’hackathon, erano presenti i rappresentanti istituzionali di AgID, dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, la comunità di startupper romana, i giovani sviluppatori e le associazioni italiane del mondo dell’innovazione e della tecnologia.

La maratona si è svolta presso Binario F, hub di Meta, nato con l’obiettivo di valorizzare l’eccellenza e l’innovazione, alternando attività per team working, workshop, webinar e brevi sessioni di mentoring, dedicato alle competenze digitali.
L’intelligenza artificiale è un elemento chiave per lo sviluppo dell’economia e del tessuto produttivo. Grazie alla sua capacità di apprendere, adattarsi e migliorare continuamente, l’utilizzo dell’AI determinerà un incremento dell’efficienza e dell’innovazione delle Imprese e della PA” – ha dichiarato Bergamotto.
È importante investire nello sviluppo di competenze AI all’interno delle imprese. Questo significa non solo formare le future generazioni sull’utilizzo di strumenti e tecnologie specifiche, ma anche promuovere una cultura aziendale che favorisca l’innovazione, la sperimentazione e l’apprendimento continuo. Le imprese devono essere pronte ad adattarsi ai cambiamenti rapidi e ad abbracciare le nuove opportunità offerte dall’AI.” – ha proseguito Bergamotto.
“E’ necessario sostenere soprattutto le start up innovative e tutto l’ecosistema ad esse collegato, per affrontare sfide sempre più impegnative alla ricerca costante di soluzioni che garantiscano la competitività e la scalabilità internazionale di prototipi da applicare per l’innovazione dei processi e dei prodotti in grado di aumentarne la competitività” – ha concluso il sottosegretario.

Nel corso della manifestazione premiati i due finalisti. Il primo premio Traish un’app per scoprire come smaltire i rifiuti grazie all’AI.
Il secondo premio a LLAMA First Aid – your virtual first aid assistant, l’assistente web che fornisce consigli di prima emergenza medica.

 

Galleria fotografica

]]>

‘ }, infobar : 1, baseClass : ‘thumb_right’ } }); // jQuerOs(“.tab-click-loadMore”).click(function(){ // gallery.loadMore(“0”); // }) // // // gallery.loadMore(“0″); // add social sharing script // var href = window.location.href; // var img_el_id = ”; // var pos1 = href.indexOf(‘os_image_id’); // var pos2 = href.lastIndexOf(‘#’); // var os_show_load_more = “0”; // if (pos1 > -1 && pos2 > – 1) { // img_el_id = href.substring(pos1, pos2); // }else if(pos1 > -1 && pos2 == -1){ // img_el_id = href.substring(pos1); // } // os_fancy_box_getInst = jQuerOs.os_fancybox.getInstance(); // // if(!os_fancy_box_getInst){ // if(img_el_id && img_el_id.indexOf(‘os_image_id’) > -1) { // // if(document.getElementById(img_el_id) == null){ // if (os_show_load_more == ‘auto’){ // gallery.loadMore(“auto”); // // } // else if (os_show_load_more !== null){ // // } // else if (os_show_load_more !== null){ // gallery.loadMore(“button”); // // jQuerOs(‘#load-more-529_1407525538’).trigger(‘click’); // // } // // } // // else { // jQuerOs(‘#’ + img_el_id).trigger(‘click’); // } // } // } // var position_gallery = href.indexOf(‘cat’); // var gallery_cat_id = ”; // var gallery_cat_id = href.substring(position_gallery); // if(gallery_cat_id.indexOf(‘&’) > -1){ // gallery_cat_id = gallery_cat_id.substr(0, gallery_cat_id.indexOf(‘&’)); // } // // if(gallery_cat_id && gallery_cat_id.indexOf(‘cat-‘) > -1 && gallery_cat_id.indexOf(‘=’) == -1){ // // jQuerOs(‘#’ + gallery_cat_id + ‘529_1407525538’).trigger(‘click’); // } window.onpopstate = function(event) { //alert(“location: ” + document.location + “, state: ” + JSON.stringify(event.state)); from_history = true; var href = window.location.href; var img_el_id = ”; var pos1 = href.indexOf(‘os_image_id’); var pos2 = href.lastIndexOf(‘-‘); os_fancy_box_getInst = jQuerOs.os_fancybox.getInstance(); if (!os_fancy_box_getInst && (pos1 > -1)){ if (pos1 > -1 && href.indexOf(‘#os_fancybox’) > – 1) { pos2 = href.lastIndexOf(‘#os_fancybox’) img_el_id = href.substring(pos1, pos2); }else if(pos1 > -1 && href.indexOf(‘#os_fancybox’) == -1){ img_el_id = href.substring(pos1); } jQuerOs(‘#’ + img_el_id).trigger(‘click’); } else if (pos1 > -1) { img_el_id = href.substring(pos1); var ordering_id = jQuerOs(‘#’ + img_el_id).attr(‘data-index’); os_fancy_box_getInst.jumpTo(ordering_id); }else if(pos1 == -1 && href.indexOf(‘os_fancybox’) == -1 && os_fancy_box_getInst){ os_fancy_box_getInst.close(); window.history.back(); } var cat_id = ”; if(href.indexOf(‘cat-‘) > -1 && href.indexOf(‘os_image_id’) == -1){ cat_id = href.substring(href.indexOf(‘cat-‘)); jQuerOs(‘#’ + cat_id + ‘529_1407525538’).trigger(‘click’); } from_history = false; }; // end sharing script });

Source

Sentinel-1C pronto al lancio. Ultimi preparativi in Guyana Francese

Sentinel-1C pronto al lancio. Ultimi preparativi in Guyana Francese

Dopo le recenti alluvioni in Romagna e a Valencia, in Spagna, le immagini satellitari sono state utilissime per comprendere la portata del disastro e decidere dove intervenire. Vedute dall’alto come quelle inviate dai satelliti Sentinel del programma Copernicus dell’Unione Europea. Le loro osservazioni sono fra le più dettagliate al mondo e il supporto alla Protezione Civile è solo uno dei loro possibili ambiti di impiego.

La costellazione, realizzata con il grande contributo dell’Agenzia Spaziale Europea, è un’eccellenza mondiale anche per il monitoraggio degli effetti dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e dei terremoti, per il sostegno all’agricoltura di precisione e alla gestione delle foreste, per il controllo del traffico marittimo. Tra pochi giorni si arricchirà di un nuovo componente.

In Guyana Francese sono infatti quasi conclusi i preparativi per il lancio del satellite Sentinel-1C. La data segnata in rosso sul calendario è mercoledì 4 dicembre. Alle 22.20 italiane nello spazioporto di Kourou un razzo Vega-C accenderà i motori e lo porterà in orbita. 

Realizzato in gran parte negli stabilimenti romani di Thales Alenia Space con contributi anche da parte di Leonardo e basato sulla piattaforma Prima sviluppata per l’Agenzia Spaziale Italiana, il satellite è dotato di una visione radar. 

“Sarà in grado di osservare la superficie del pianeta di giorno e di notte, con qualsiasi condizione meteo”, spiega Pier Bargellini, responsabile di Copernicus per l’ESA. Sentinel-1C opererà in coppia con il cugino Sentinel-1A e prenderà il posto di Sentinel-1B, che non è più operativo. “I dati raccolti saranno gratuitamente a disposizione di tutti”, sottolinea Mauro Facchini, capo dell’Unità di Osservazione della Terra DG DEFIS della Commissione Europea.

Il lancio è attesissimo anche perché segnerà il ritorno al volo di Vega-C dopo un paio di anni di stop. Nel dicembre 2022, infatti, un’anomalia al secondo stadio causò il fallimento della sua seconda missione. L’ultimo biennio è stato scandito da scrupolosi controlli. 

“Sebbene tutti i lanci siano importanti, questo lo è in modo particolare”, dice Giulio Ranzo, l’amministratore delegato di Avio, l’azienda che costruisce gran parte del lanciatore nel suo stabilimento di Colleferro in provincia di Roma. “È una missione particolarmente importante per l’Italia – conferma anche Enrico Cavallini dell’ASI – e riguarda due settori di grande rilievo per il nostro paese come l’osservazione della Terra e quello dei lanciatori”.

Nello spazioporto è il momento dei controlli di routine in collaborazione con Arianespace, che si chiuderanno solo poco prima del conto alla rovescia finale. Intanto si tengono d’occhio i bollettini meteo, che attualmente sono favorevoli al lancio.

Source

Identità digitale, si fa strada la biometria comportamentale per stanare le frodi

Identità digitale, si fa strada la biometria comportamentale per stanare le frodi

La spesa per i controlli di verifica dell‘identità digitale crescerà del 74% fino a 26,4 miliardi di dollari, rispetto ai 15,2 miliardi del 2024. Lo afferma il Global Digital ID Verification Market 2024-2029 di Juniper Research, secondo cui questa crescita sostanziale sarà attribuibile alle nuove soluzioni che cercano di ridurre l’attrito dei controlli di verifica dell’identità digitale. Lo studio ha individuato nell’uso crescente della biometria comportamentale una tecnologia chiave che consentirà ai fornitori di servizi di verifica dell’identità digitale di raggiungere questo obiettivo, individuando in modo più efficiente le potenziali frodi.

Biometria comportamentale contro le truffe

Il rapporto prevede che la biometria comportamentale, in particolare, rileverà i comportamenti anomali degli utenti per quanto riguarda gli input del dispositivo, come la pressione dei tasti e il passaggio dello schermo, per identificare i truffatori. A sua volta, ciò consente ai fornitori di servizi di verifica dell’identità digitale di individuare le attività fraudolente in modo più precoce ed efficiente.

“La biometria comportamentale è uno strumento funzionale che consente alle aziende di rafforzare i propri sistemi di difesa – afferma l’autore del rapporto Thomas Wilson -, senza impattare negativamente sull’esperienza dell’utente aggiungendo ulteriori punti di attrito nel processo”.

Blockchain per garantire affidabilità e privacy

Oltre alla biometria comportamentale, lo studio prevede che l’integrazione dei principi di auto-sovranità attraverso la blockchain migliorerà la sicurezza e la privacy della verifica. Questo obiettivo sarà raggiunto in settori altamente regolamentati come la sanità e i servizi finanziari, dando agli utenti il controllo su quali informazioni vengono condivise e con chi.

Il regolamento sull’identificazione elettronica, l’autenticazione e i servizi fiduciari (Eidas2) sta introducendo un cambiamento massiccio nell’Ue, con portafogli di identità digitali interoperabili da offrire a tutti i cittadini entro il maggio 2026. La ricerca raccomanda ai venditori di aderire agli standard di identità digitale lavorando con database decentralizzati per massimizzare la sicurezza e la privacy delle informazioni degli utenti.

Source

Chimica: Urso, “Da Versalis chiara volontà di riconversione, nessun disimpegno”

Chimica: Urso, “Da Versalis chiara volontà di riconversione, nessun disimpegno”

Eni assicura 2 miliardi di investimenti e il mantenimento attuali livelli occupazionali negli stabilimenti

“Da parte di Versalis non c’è un disimpegno ma una chiara volontà di riconversione produttiva della chimica di base, passando da un settore che ha accumulato perdite di 3 miliardi negli ultimi 5 anni a settori in significativa espansione che potrebbero rappresentare uno sviluppo significativo sia sul piano industriale sia per quanto riguarda l’impegno ambientale”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il tavolo di confronto su Versalis, società chimica del Gruppo Eni, ricordando che l’impegno del ministero, nell’affrontare le crisi industriali, è quello di preservare siti produttivi e livelli occupazionali.

Alla riunione, presieduta dal ministro Urso, hanno partecipato anche i rappresentanti delle Regioni Puglia e Sicilia, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Durante l’incontro l’azienda ha illustrato il Piano di trasformazione e rilancio, anche in ottica di decarbonizzazione, del business della chimica.

Nello specifico, Eni prevede circa 2 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 5 anni e un taglio in termini di emissioni di circa 1 milione di tonnellate di Co2. Assicurato il mantenimento degli attuali livelli occupazionali senza il ricorso ad alcun ammortizzatore sociale con prospettiva di incremento a fronte di sviluppo di ulteriori sinergie. Garantita la riqualificazione e lo sviluppo delle competenze a supporto del processo di trasformazione attraverso percorsi formativi trasversali e specialistici per i lavoratori degli stabilimenti.

Durante la riunione, inoltre, il ministro ha chiesto all’azienda chiarimenti sulla certezza degli investimenti, sul crono programma e sull’eventuale impatto per l’indotto. Urso ha infine ricordato che il 5 dicembre si terrà al Mimit il tavolo di settore della Chimica che “per svolgersi con maggiore consapevolezza, ha bisogno della certezza che il depuratore di Priolo possa essere ancora utilizzato dalle imprese che stanno portando avanti gli impegni per il rispetto delle regole ambientali”.

A conclusione dell’incontro è stato stabilito dalle parti che verranno istituiti due tavoli tecnici, uno per ogni regione interessata, che successivamente confluiranno in un tavolo unico. L’obiettivo è giungere così, nel mese di gennaio, a un documento condiviso sul percorso di riconversione che dia certezze in merito a investimenti, cronoprogramma, iter autorizzativi e impatto sull’indotto. Il ministro Urso ha assicurato le garanzie del governo su percorso, tempistica e impegni del Piano.

 

Galleria fotografica

]]>

‘ }, infobar : 1, baseClass : ‘thumb_right’ } }); // jQuerOs(“.tab-click-loadMore”).click(function(){ // gallery.loadMore(“0”); // }) // // // gallery.loadMore(“0″); // add social sharing script // var href = window.location.href; // var img_el_id = ”; // var pos1 = href.indexOf(‘os_image_id’); // var pos2 = href.lastIndexOf(‘#’); // var os_show_load_more = “0”; // if (pos1 > -1 && pos2 > – 1) { // img_el_id = href.substring(pos1, pos2); // }else if(pos1 > -1 && pos2 == -1){ // img_el_id = href.substring(pos1); // } // os_fancy_box_getInst = jQuerOs.os_fancybox.getInstance(); // // if(!os_fancy_box_getInst){ // if(img_el_id && img_el_id.indexOf(‘os_image_id’) > -1) { // // if(document.getElementById(img_el_id) == null){ // if (os_show_load_more == ‘auto’){ // gallery.loadMore(“auto”); // // } // else if (os_show_load_more !== null){ // // } // else if (os_show_load_more !== null){ // gallery.loadMore(“button”); // // jQuerOs(‘#load-more-530_1662732106’).trigger(‘click’); // // } // // } // // else { // jQuerOs(‘#’ + img_el_id).trigger(‘click’); // } // } // } // var position_gallery = href.indexOf(‘cat’); // var gallery_cat_id = ”; // var gallery_cat_id = href.substring(position_gallery); // if(gallery_cat_id.indexOf(‘&’) > -1){ // gallery_cat_id = gallery_cat_id.substr(0, gallery_cat_id.indexOf(‘&’)); // } // // if(gallery_cat_id && gallery_cat_id.indexOf(‘cat-‘) > -1 && gallery_cat_id.indexOf(‘=’) == -1){ // // jQuerOs(‘#’ + gallery_cat_id + ‘530_1662732106’).trigger(‘click’); // } window.onpopstate = function(event) { //alert(“location: ” + document.location + “, state: ” + JSON.stringify(event.state)); from_history = true; var href = window.location.href; var img_el_id = ”; var pos1 = href.indexOf(‘os_image_id’); var pos2 = href.lastIndexOf(‘-‘); os_fancy_box_getInst = jQuerOs.os_fancybox.getInstance(); if (!os_fancy_box_getInst && (pos1 > -1)){ if (pos1 > -1 && href.indexOf(‘#os_fancybox’) > – 1) { pos2 = href.lastIndexOf(‘#os_fancybox’) img_el_id = href.substring(pos1, pos2); }else if(pos1 > -1 && href.indexOf(‘#os_fancybox’) == -1){ img_el_id = href.substring(pos1); } jQuerOs(‘#’ + img_el_id).trigger(‘click’); } else if (pos1 > -1) { img_el_id = href.substring(pos1); var ordering_id = jQuerOs(‘#’ + img_el_id).attr(‘data-index’); os_fancy_box_getInst.jumpTo(ordering_id); }else if(pos1 == -1 && href.indexOf(‘os_fancybox’) == -1 && os_fancy_box_getInst){ os_fancy_box_getInst.close(); window.history.back(); } var cat_id = ”; if(href.indexOf(‘cat-‘) > -1 && href.indexOf(‘os_image_id’) == -1){ cat_id = href.substring(href.indexOf(‘cat-‘)); jQuerOs(‘#’ + cat_id + ‘530_1662732106’).trigger(‘click’); } from_history = false; }; // end sharing script });

Source

Musk contro ChatGpt: non diventi società a scopo di lucro

Musk contro ChatGpt: non diventi società a scopo di lucro

Elon Musk ha chiesto nuovamente a un tribunale statunitense di impedire che il produttore di ChatGPT OpenAI si trasformi in un’impresa a scopo di lucro, ha riferito sabato la CNBC. Gli avvocati che rappresentano il miliardario e la sua startup di intelligenza artificiale, xAI, hanno presentato l’ingiunzione venerdì, secondo quanto riportato dal sito di notizie finanziarie. L’ingiunzione chiede anche di impedire a OpenAI di impedire ai suoi investitori di finanziare aziende concorrenti. La mossa è l’ultimo sviluppo di una faida commerciale tra OpenAI e Musk, che ha co-fondato il gruppo nel 2015 ma che da allora se n’è andato. 

OpenAI ha visto il suo profilo salire alle stelle negli ultimi anni, essendo diventata una star nel crescente campo dell’intelligenza artificiale. Musk ha sostenuto che OpenAI impedisce ai suoi investitori di investire in aziende rivali, il che metterebbe la sua startup in una posizione di svantaggio in un settore in cui sono in gioco miliardi di dollari.

OpenAI è stata fondata come organizzazione no-profit e da allora è passata a un’impresa “a scopo di lucro”. Attualmente sta cercando di diventare una società di pubblica utilità a scopo di lucro, che potrebbe attrarre maggiori investimenti. Dopo aver lasciato l’azienda nel 2018, Musk ha dichiarato di non sentirsi a suo agio con la direzione orientata al profitto che l’azienda stava prendendo sotto la guida dell’amministratore delegato Sam Altman.

A marzo ha intentato una causa contro l’azienda, accusandola di aver infranto la sua originaria missione no-profit di rendere la ricerca sull’intelligenza artificiale disponibile a tutti. OpenAI sostiene che l’azione legale di Musk, così come il suo abbraccio allo sviluppo open source per l’IA, sia per lo più legato all’acredine per l’aver lasciato l’azienda. 

Source

Telemarketing selvaggio, per Sky Italia multa da oltre 840mila euro

Telemarketing selvaggio, per Sky Italia multa da oltre 840mila euro

Il telemarketing “selvaggio” costa a Sky Italia una multa di oltre 840mila inferta dal Garante Privacy. Come si legge nella nota dell’autorità, il Garante italiano per la protezione dei dati personali ha sanzionato Sky Italia “per numerose violazioni riscontrate durante le attività di telemarketing e di invio di comunicazioni commerciali”.

L’Autorità, intervenuta a seguito di 275 segnalazioni relative al periodo compreso fra il 1°aprile 2022 e il 28 marzo 2023, ha accertato che la società ha svolto attività di marketing, telefonico e tramite sms, in assenza di adeguate verifiche sugli adempimenti in materia di informativa e consenso. Sky, inoltre, non ha consultato l’iscrizione delle utenze contattate nel Registro pubblico delle opposizioni prima di ogni campagna promozionale.

Sky Italia, sanzione del Garante privacy sul telemarketing

Dalla complessa istruttoria è emerso che alcune delle utenze erano state contattate in base ad un consenso acquisito molto tempo prima e in alcuni casi in epoca antecedente alla piena efficacia del Gdpr, senza che la società ne verificasse l’idoneità anche dopo il cambio del quadro normativo.

Inoltre, la documentazione dei consensi acquisiti da società fornitrici di dati è apparsa non idonea a comprovare in modo inequivocabile la volontà degli interessati, in quanto Sky conservava i dettagli dei consensi in file Excel modificabili. In alcuni casi, in violazione della normativa, Sky considerava valido un consenso che conteneva, in un’unica formulazione, le distinte finalità di marketing e di comunicazione di dati a terzi per attività promozionali.

Ancora, Sky considerava idoneo il consenso al marketing automaticamente fornito dagli utenti in fase di registrazione al sito internet e quello reso obbligatoriamente per poter usufruire del servizio offerto.

Vietato il trattamento dei dati personali degli account Now

Comminando una sanzione pecuniaria di 842.062 euro il Garante ha ingiunto a Sky di verificare, anche mediante controlli a campione, la liceità delle utenze da contattare e di adottare misure adeguate a contestualizzare la volontà dell’interessato a ricevere telefonate promozionali, registrando nei sistemi le modalità e i tempi di acquisizione dei dati personali.

In assenza di uno specifico consenso degli interessati, l’Autorità ha vietato ogni ulteriore trattamento con finalità promozionale dei dati personali riferiti ad account aperti sulla piattaforma Now. Disporre di un account per una piattaforma on demand non significa, infatti, aver espresso un consenso alla ricezione di comunicazioni promozionali.

Non è la prima volta che Sky Italia viene sanzionata sul telemarketing – anzi, nell’ottobre del 2021 il provider ha subito una multa ben più salata da parte del Garante privacy (3,2 milioni di euro) dopo una serie di segnalazioni degli utenti in merito alla ricezione di telefonate indesiderate, effettuate per promuovere i servizi offerti da Sky, sia direttamente sia tramite call center di altre società. Fra le criticità riscontrate, l’effettuazione di chiamate promozionali senza informativa e senza consenso, utilizzando liste non verificate, acquisite da altre società.

Source

PMI, Urso firma decreto che stanzia 320 milioni di euro per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

PMI, Urso firma decreto che stanzia 320 milioni di euro per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

Il 40% delle risorse saranno destinate al Mezzogiorno e alle micro e piccole imprese

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato il decreto “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI” che prevede un regime di agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti, per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini eolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

Le risorse destinate alla misura sono 320 milioni di euro, a valere sull’Investimento 16 della Missione 7 “REPowerEU” del PNRR, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni, concesse ai sensi del “Regolamento GBER”, saranno assegnate nella misura massima del:

  • 30% per le medie imprese;
  • 40% per le micro e piccole imprese;
  • 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
  • 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.

Qualora, in fase di definizione della graduatoria, le risorse destinate alle riserve non dovessero essere pienamente assorbite, saranno rese disponibili per il finanziamento delle domande di agevolazione riferite ai restanti territori e alle imprese di media dimensione.

Ai fini delle agevolazioni sono ammesse le spese, non inferiori a 30 mila euro e non superiori a 1 milione di euro e relative ad una sola unità produttiva del soggetto proponente, per:

  • l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, in particolare impianti solari fotovoltaici o mini eolici, sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
  • sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
  • diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi.

 Con successivo provvedimento direttoriale saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande di agevolazione e gli schemi per la presentazione delle stesse.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è l’amministrazione titolare di tale investimento PNRR, la cui gestione verrà affidata ad Invitalia.

Valutazione attuale: 5 / 5

Source

La balena più rara del mondo allo studio in Nuova Zelanda, non è mai stata avvistata viva

La balena più rara del mondo allo studio in Nuova Zelanda, non è mai stata avvistata viva

Un team internazionale di scienziati ed esperti in Nuova Zelanda ha iniziato da oggi a studiare uno dei cetacei più rari al mondo. Dal 1872, sono stati trovati solo sette esemplari di mesoplodonte di Travers e nessuno è mai stato avvistato vivo in mare. 

Il maschio spiaggiato a luglio vicino a Taieri Mouth, nella provincia meridionale di Otago è perfettamente conservato e rappresenta un’occasione unica per decifrare il mistero di una specie di cui ancora non si sa quasi nulla.

In effetti, è la prima volta che ha luogo uno studio metodico e approfondito di questa “balena dai denti a spatola”.

L’elenco delle cose che si ignorano di queste creature è più lungo di quello delle cose che si sanno: non si sa quante siano né in quale parte dell’oceano vivano, non si sa perché non siano mai state avvistate in natura, né come sia fatto il loro cervello. Tutti gli zifidi hanno un sistema stomacale diverso e i ricercatori non sanno come questi cetacei odontoceti elaborino il cibo. 

Ma, per gli scienziati riuniti all’Invermay Agricultural Centre di Mosgiel, vicino a Dunedin in questi giorni, il primo mistero da risolvere è quello della morte di questo maschio lungo cinque metri. Ci sono segni di squali, ma non è quella la causa, dicono.

Prima di questo, sono stati trovati solo altri sei esemplari di mesoplodonte di Travers ma, finora, quelli intatti sono stati sepolti prima che un test del DNA potesse certificarne l’identificazione.

Le prime ossa di questi mammiferi sono state trovate nel 1872 sull’isola Pitt in Nuova Zelanda – La Nuova Zelanda è un ‘hot spot’ per gli spiaggiamenti di balene, con oltre 5.000 episodi registrati dal 1840, secondo il Dipartimento della Conservazione. 

Un’altra scoperta è stata fatta negli anni ’50 su un’isola, mentre le ossa di una terza balena sono state rinvenute nel 1986 sull’isola Robinson Crusoe in Cile.

Nel 2002 il sequenziamento del DNA ha dimostrato che tutti e tre gli esemplari appartenevano alla stessa specie e che questa si distingueva dagli altri zifidi conosciuti.

Nel 2010, due esemplari interi sono stati ritrovati su una spiaggia della Nuova Zelanda.

Ora finalmente gli scienziati possono analizzare un mesoplodonte di Travers praticamente intatto e sperano di svelare almeno alcuni dei segreti di questa specie così sfuggente.

Sarà un’analisi più lenta del solito e rispettosa delle tradizioni locali, perché viene effettuata in collaborazione con la comunità locale dei Māori per i quali le balene sono un ‘taonga’ – un tesoro – e la creatura sarà trattata con la stessa riverenza riservata a un antenato.

I membri dell’iwi locale saranno presenti per tutta la durata della dissezione e saranno consultati ad ogni passaggio, per condividere le loro conoscenze e osservare le usanze, come la recita di una karakia – una preghiera – sul cetaceo prima dell’inizio dello studio.

La tribù conserverà la mascella e i denti della balena al termine della dissezione, prima che lo scheletro venga esposto in un museo. Una stampa 3D sarà utilizzata per replicare queste parti, utilizzando una scansione TC del cranio dell’animale.

Source