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IA, il Garante della Privacy blocca DeepSeek per gli utenti italiani con effetto immediato
Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek. Il provvedimento di limitazione, adottato a tutela dei dati degli utenti del nostro Paese, fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta oggi, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente.
“Contrariamente a quanto rilevato dall’autorità, le società hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea” riferisce il Garante che, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria. DeepSeek, ricorda l’autorità italiana, è il software di intelligenza artificiale relazionale, progettato per comprendere ed elaborare le conversazioni umane; introdotto di recente sul mercato mondiale, in pochi giorni è stato scaricato da milioni di persone.
Liang Wenfeng, fondatore di DeepSeek (Wikipedia)
Dopo la scomparsa, ieri, dell’app dai negozi digitali di Apple e Google in Italia, DeepSeek viene quindi ufficialmente bloccato dal Garante della Privacy. Intanto, un gruppo di ricercatori americani di Wiz ha scoperto un bug (una falla), poi riparato, che ha esposto milioni di informazioni sensibili. Il bug è stato corretto dopo la segnalazione all’azienda cinese, ma non è noto se i dati sono finiti nelle mani di potenziali cybercriminali. I ricercatori hanno individuato un database, ClickHouse, collegato a DeepSeek, accessibile da remoto senza autenticazione. Conteneva oltre un milione di informazioni sulla cronologia delle chat, informazioni sull’accesso e sulle Api, i programmi usati dagli sviluppatori. La vulnerabilità potrebbe essere stata sfruttata per ottenere privilegi all’interno dell’ambiente di DeepSeek senza nessuna autenticazione o meccanismo di difesa. Attraverso l’interfaccia di ClickHouse era possibile anche esfiltrare password e file direttamente dal server.
Nel nostro Paese l’accesso al sito DeepSeek era ancora possibile ma dopo l’intervento del Garante sarà inaccessibile anche quello. Una vicenda che presenta analogia con il fermo del 2023 di ChatGpt per un mese. Nelle ore in cui la piattaforma cinese ha riacceso la corsa all’intelligenza artificiale, OpenAI, principale rivale dell’IA cinese, ribatte dicendo che il sistema “è sopravvalutato”. Sam Altman, il patron di ChatGpt minimizza l’impatto di DeepSeek: “Hanno fatto un paio di cose buone, ma nel complesso èstata decisamente sopravvalutata. Questo è un modello che ha un livello di capacità che avevamo tempo fa” ha detto intervenendo ad un evento a Washington.
Intanto, il nuovo sistema di intelligenza artificiale è stato messo a confronto da Newsguard, la piattaforma internazionale che monitora la disinformazione online, con altri 10 sistemi di IA più popolari: ha dato risposte inaccurate nell’83% dei casi e ha sfatato affermazioni false solo nel 17%.
Ue, Urso: Bene inserimento revisione Cbam in Bussola, portare avanti revisione regolamento Co2
Incontro a Bruxelles con il Commissario UE per l’Azione per il Clima, Wopke Hoekstra
“Al Commissario Hoekstra ho espresso apprezzamento per l’inserimento nella Bussola della Competitività della revisione del regolamento CBAM, un passo essenziale per salvaguardare le industrie energivore, a partire dalla siderurgia, come previsto nel nostro non-paper.”
È quanto ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell’incontro con il Commissario UE per l’Azione per il Clima, Wopke Hoekstra, soffermandosi sul non-paper relativo alla revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), promosso dall’Italia insieme ad Austria, Bulgaria, Grecia e Polonia. Il documento mira a garantire che la decarbonizzazione dei settori ad alta intensità energetica, particolarmente esposti alla concorrenza internazionale – come siderurgia, chimica, alluminio e cemento – sia sostenibile dal punto di vista produttivo, consentendo alle imprese europee di competere ad armi pari con i Paesi extra-UE e contrastando il rischio di delocalizzazione.
“Ho inoltre ribadito al Commissario la necessità di portare avanti la revisione del regolamento sulle emissioni di CO₂ per i veicoli leggeri, come indicato nel nostro non-paper sul settore automobilistico. È essenziale adottare un approccio complessivo e strategico, evitando soluzioni tampone. Superare il problema delle multe è necessario, ma non è sufficiente”, ha concluso il ministro.
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Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
L’Europa si appresta a intraprendere un cammino radicale per rafforzare la sua posizione nel panorama globale delle telecomunicazioni, seguendo le linee guida del rapporto Draghi. Il passaggio fa parte del disegno promosso dalla nuova Bussola della competitività (SCARICA QUI IL DOCUMENTO ORIGINALE), la prima grande iniziativa di questo mandato che fornisce un quadro strategico e chiaro per orientare il lavoro della Commissione.
La Bussola traccia un percorso affinché l’Europa diventi il luogo in cui le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti del futuro vengono inventati, fabbricati e immessi sul mercato, diventando al contempo il primo continente a essere neutrale dal punto di vista climatico. Al centro di questo sforzo c’è il Digital Networks Act, che guiderà l’Unione verso una nuova era di competitività e innovazione, incentrata sul potenziamento delle reti digitali.
Reti cruciali per la crescita economica
Negli ultimi due decenni, l’Europa non ha tenuto il passo delle altre grandi economie a causa di un persistente divario nella crescita della produttività. In questo quadro, la Commissione Europea individua nelle reti digitali un fattore cruciale per garantire la crescita economica e la coesione del mercato unico. Il Digital Networks Act punta a rivedere e migliorare le infrastrutture esistenti, con un focus particolare sulla riduzione dei costi di conformità e degli oneri normativi che spesso ostacolano lo sviluppo delle telecomunicazioni.
Incentivi per nuove infrastrutture
Tra le misure principali per le reti, il piano europeo prevede incentivi significativi per la costruzione di nuove infrastrutture digitali, che saranno fondamentali per supportare tecnologie emergenti come l‘Intelligenza Artificiale e l’Internet delle Cose. Queste reti dovranno essere resilienti, capaci di gestire un crescente volume di dati, e pronte per il futuro della connettività 5G e oltre.
Semplificazione delle procedure autorizzative
L’approccio dell’Ue si concentra anche sulla semplificazione delle procedure autorizzative per la costruzione e l’adeguamento delle reti esistenti. Ciò include la revisione di regolamenti obsoleti che frenano l’innovazione e rallentano l’implementazione di tecnologie di rete avanzate. L’obiettivo è creare un ecosistema normativo che faciliti l’espansione delle infrastrutture digitali senza compromettere la sicurezza e l’affidabilità.
Collaborazione pubblico-privato
Un altro pilastro della strategia è la promozione della collaborazione tra Stati membri e operatori del settore privato. Questo approccio collaborativo è essenziale per garantire che le innovazioni tecnologiche possano essere adottate in modo rapido ed efficace, scalando soluzioni che possano beneficiare l’intera Unione.
Focus su gestione dati e sicurezza delle reti
Oltre alle infrastrutture fisiche, il Digital Networks Act si prefigge di affrontare le sfide legate alla gestione dei dati e alla sicurezza delle reti. Ciò comporta investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare la capacità delle reti di affrontare minacce cibernetiche sempre più sofisticate, garantendo al contempo la privacy e la protezione dei dati degli utenti.
Attenzione alla sostenibilità delle reti
Infine, il piano dell’Ue include iniziative per promuovere la sostenibilità delle reti digitali, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione. Le reti del futuro non solo saranno più potenti e veloci, ma anche più efficienti dal punto di vista energetico, contribuendo così agli sforzi dell’Unione per diventare il primo continente a impatto…
Un asteroide sta puntando la Terra, le possibilità che la colpisca aumentano
Con il passare dei giorni le osservazioni degli astronomi di tutto il mondo si accumulano e gli specialisti hanno più dati a disposizione per calcolare con precisione l’orbita di 2024 YR4. Secondo le stime attuali, l’asteroide scoperto a fine anno ha una possibilità su 78, pari all’1,28% circa, di colpire la Terra il 22 dicembre 2032. È molto bassa, ma considerando anche che il suo diametro è valutato fra 40 e 100 metri sono state attivate le procedure previste quando una roccia spaziale è ritenuta degna di particolare attenzione.
Innanzitutto sono stati attivati due gruppi di reazione collegati alle Nazioni Unite. Il primo è l’International Asteroid Warning Network, guidato dalla NASA. Il suo compito è coordinare le attività di osservazione e caratterizzazione dell’asteroide. Se necessario, potrebbe anche sviluppare una strategia per assistere i governi mondiali nell’analisi delle conseguenze di un impatto e pianificare le attività di mitigazione. Il secondo è lo Space Mission Planning Advisory Group, guidato dall’ESA. Il suo compito è facilitare lo scambio di informazioni e la cooperazione. Entrambi i gruppi si riuniranno a Vienna, nel corso di un meeting già pianificato in precedenza.
Va sottolineato che una probabilità di impatto dell’1,28% significa che c’è quasi il 99% di possibilità che 2024 YR4 si limiti a passare molto vicino alla Terra senza colpirla. È possibile anche che, come già accaduto in passato, i dati raccolti con ulteriori osservazioni facciano abbassare la percentuale di rischio.
Nello scenario peggiore, si tratta comunque di un asteroide in grado di causare danni a livello locale, come accadde nel 1908 a Tunguska in Siberia. Non c’è il rischio di una catastrofe globale come quando un oggetto di una decina di chilometri di diametro provocò l’estinzione dei dinosauri. Fra le opzioni possibili c’è anche l’organizzazione di una missione di difesa planetaria. Nel 2022 la sonda DART della NASA ha colpito volontariamente un asteroide e ha dimostrato che è possibile deviare dalla sua orbita una roccia spaziale. Insomma: non siamo indifesi.
Hiab: Mimit, prosegue confronto per soluzione industriale e occupazionale
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Individuato advisor per la ricerca di potenziali acquirenti
Prosegue l’interlocuzione tra il Mimit, Hiab e i sindacati per arrivare a una soluzione che preservi l’aspetto industriale e occupazionale dello stabilimento di Statte, dove si producono gru.
Durante l’incontro, che si è svolto a Palazzo Piacentini, alla presenza dell’azienda, dei rappresentanti della Regione Puglia e delle organizzazioni sindacali, è emerso che la produzione nello stabilimento in provincia di Taranto è garantita fino a fine febbraio e che l’azienda ha individuato l’advisor per prendere contatti con potenziali acquirenti interessati a subentrare alla proprietà.
I prossimi passi riguardano l’apertura della procedura di reindustrializzazione (legge 234/21) e la discussione del piano industriale. Le parti hanno concordato che una volta conclusi questi step si terrà un nuovo incontro al Mimit alla presenza anche dell’advisor.
Nokia, utile netto a +89%. Lundmark: “Trend di mercato in miglioramento”
Nokia ha registrato nel 2024 un aumento dell’89% dell’utile netto. Più precisamente, il gigante finlandese delle apparecchiature per le telecomunicazioni ha annunciato che l’utile dopo le imposte ha raggiunto il valore di 1,28 miliardi di euro rispetto ai 679 milioni dell’anno precedente.
I ricavi hanno messo a segno una forte crescita negli ultimi tre mesi dell’anno. In particolare, nel corso del 2024 le vendite nette erano calate del 9% a 19,2 miliardi di euro dai 21,14 del 2023, ma nell’ultimo quarter si è verificata una ripresa che è riuscita a bilanciare la contrazione dei mesi precedenti (5,98 miliardi dai 5,41 del 2023). In virtù di queste performance, il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro ad azione.
“Abbiamo concluso il 2024 con una crescita delle vendite nette del 9% rispetto all’anno precedente nel quarto trimestre. Sono ottimista sul fatto che i trend di miglioramento del mercato che stiamo osservando si protrarranno anche nel 2025”, commenta l’amministratore delegato e presidente di Nokia, Pekka Lundmark. “Abbiamo registrato una solida performance di cassa per tutto il 2024. Ciò significa che continuiamo ad avere un bilancio solido a supporto della nostra attività, con una liquidità netta di 4,9 miliardi di euro alla fine dell’anno, anche dopo aver restituito 1,4 miliardi di euro agli azionisti tramite dividendi e riacquisti di azioni. Oltre alla crescita del fatturato netto, nel quarto trimestre abbiamo registrato un’eccellente redditività, con un margine operativo comparabile del 19,1%. Ciò significa che il nostro utile operativo comparabile per l’intero anno è stato di 2,6 miliardi di euro, al punto medio della nostra previsione di 2,3-2,9 miliardi di euro”.
I risultati per settore di attività
Nel trimestre tutti i gruppi di attività hanno registrato una forte performance operativa. La crescita del fatturato netto delle Infrastrutture di rete ha accelerato al 17%, con le Reti IP in aumento del 24%, le Reti fisse del 16% e le Reti ottiche del 7%. Ciò, secondo il gruppo, riflette una forte ripresa della domanda da parte dei fornitori di servizi di comunicazione, in particolare in Nord America.
Le vendite nette delle Reti mobili si sono stabilizzate e il margine lordo è rimasto stabile. “Ci siamo inoltre assicurati molti contratti importanti, aggiudicandoci altri 18mila siti di stazioni base dall’inizio del 2024 su base netta. Questo risultato è stato raggiunto mantenendo la nostra disciplina commerciale e di prezzo per proteggere i nostri margini lordi”, precisa Lundmark.
Nel trimestre i Servizi di rete e cloud sono tornati a registrare una crescita del fatturato netto del 7%, nonostante un vento contrario di 4 punti percentuali derivante da una precedente cessione di attività, e il margine operativo è migliorato rispetto all’intero anno. Sia Core Networks che Enterprise Campus Edge hanno registrato una forte crescita. Il quarto trimestre ha visto l’acquisizione delle attività tecnologiche di Rapid. “Questo rafforzerà la nostra capacità di R&S nel settore Network as Code e aumenterà il nostro accesso agli sviluppatori. Insieme alla nostra suite di applicazioni per reti autonome, stiamo accelerando i nostri sforzi per aiutare gli operatori…
Un meteorite cade davanti alla porta di casa, la telecamera cattura l’impatto
Per Chris Herd, geologo dell’Università dell’Alberta, non ci sono dubbi: quello che è caduto davanti alla porta di casa di Joe Velaidum e Laura Kelly a Marshfield sull’Isola del Principe Edoardo in Canada è un meteorite proveniente dalla fascia degli asteroidi tra Marte e Giove.
Si tratta di una piccola condrite, il tipo più comune di roccia spaziale che colpisce la Terra, che ha lasciato un segno di qualche centimetro sul pavimento.
L’evento risale al luglio 2024 e quando i proprietari hanno scoperto i frammenti si sono rivolti a Herd che li ha analizzati e ha confermato la natura dei reperti del peso complessivo di 95 grammi.
Secondo Herd si tratta della prima volta che viene registrato il suono di una collisione di questo tipo. I meteoriti, ha spiegato a Stephen Brun di CBC News, entrano nell’atmosfera viaggiando a circa 60.000 chilometri orari prima di rallentare fino a una velocità d’impatto che, in questo caso si aggirava probabilmente intorno ai 200 chilometri orari.
Un colpo di fortuna per Velaidum che si era appena allontanato per la passeggiata quotidiana con i suoi cani.
Il campione è stato chiamato “Meteorite di Charlottetown”, capoluogo dell’isola.
Beko, Urso: chiediamo ‘Piano Italia’ da almeno 300 mln investimenti, ora confronto per trovare soluzioni
Apertura dell’azienda a valutare revisione del piano industriale e a triplicare gli investimenti in Italia
Un ‘Piano Italia’ con almeno 300 milioni di euro di investimenti, continuità produttiva di tutti gli stabilimenti e salvaguardia dei livelli occupazionali. Queste le richieste che il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha rivolto ai vertici di Beko Europe durante il tavolo relativo all’azienda, presieduto dal ministro, con il sottosegretario alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, alla presenza dei rappresentanti del ministero dell’Economia e delle Finanze, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, delle Regioni Marche, Toscana e Lombardia, degli Enti locali dove hanno sede gli impianti produttivi, dell’azienda e delle organizzazioni sindacali.
“Chiediamo un vero Piano Italia che preveda almeno 300 milioni di investimenti per innovare i prodotti e modernizzare gli impianti presenti sul territorio nazionale”, ha dichiarato il Ministro. “Solo grazie all’uso avveduto della Golden Power è stato possibile scongiurare quanto già accaduto in Polonia, dove due stabilimenti sono stati chiusi con conseguenti 1.800 licenziamenti, o nel Regno Unito. Se non l’avessimo fatto, oggi non saremmo riuniti a questo tavolo per trovare una soluzione sostenibile, mentre gli stabilimenti continuano a produrre con i medesimi livelli di forza lavoro. Ora ci aspettiamo un piano industriale e occupazionale serio e assertivo”, ha aggiunto.
L’azienda ha aperto a valutare la revisione del proprio piano industriale e di investire 300 milioni di euro in Italia. Il Mimit, dal canto suo, a fronte di questo impegno, valuterà gli strumenti necessari per accompagnare lo sviluppo e il rilancio delle attività, come il ricorso ad accordi di innovazione, contratti di sviluppo o agevolazioni previste dal Piano Transizione 5.0 per l’efficientamento energetico.
Nel corso della riunione, è stata inoltre affrontata la tematica relativa allo stabilimento di Siena ed evidenziata la criticità riguardante il canone di affitto applicato dalla società proprietaria dello stabilimento, giudicato non conforme e molto al di sopra dei valori medi di mercato. Un ostacolo cruciale che rappresenta un serio impedimento alla definizione di una soluzione sostenibile per il futuro del sito. “Per questo – ha aggiunto Urso – è necessario rimuovere rapidamente questa criticità. Credo che sia possibile farlo nell’ambito di un lavoro di squadra con Regione e Comune che deve iniziare subito. Questa è la precondizione sulla quale costruire il rilancio produttivo dello stabilimento e le necessarie garanzie occupazionali. Con questo obiettivo, chiediamo a Beko che nel suo piano industriale vi siano garanzie che consentano alle parti interessate tutto il tempo necessario per gestire e portare a risoluzione il problema; un arco temporale di almeno 3 anni, durante il quale Beko dovrà garantire a Siena lavoro e attività produttiva”.
A conclusione del tavolo, il Ministro ha evidenziato come inizieranno ora tre settimane di confronto nel merito con le parti interessate, per individuare le migliori soluzioni da portare al prossimo Tavolo di aggiornamento che verrà convocato entro il mese di febbraio. “Abbiamo necessità di approfondire i temi emersi nella riunione: investimenti, occupazione e agibilità del sito produttivo di Siena – ha aggiunto il Ministro -. Nei prossimi giorni, convocheremo un incontro tra la proprietà, Mimit e Invitalia, per analizzare gli aspetti relativi agli incentivi e ai sostegni necessari a supportare gli investimenti annunciati da Beko, che mi auguro possano essere supportati anche dalle Regioni interessate. Avvieremo, inoltre, il dialogo con le rappresentanze sindacali e il ministero del Lavoro per affrontare le questioni legate alla salvaguardia dei livelli occupazionali per noi assolutamente centrale. Nel contempo, con la Regione Toscana e il Comune di Siena, ci impegniamo a definire una soluzione per lo stabilimento della città, puntando a creare le migliori condizioni per il subentro di un nuovo investitore dopo dicembre 2027”.
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Vodafone apre le danze del 5G satellitare. Entro l’anno il debutto commerciale
Vodafone ha effettuato la prima videochiamata al mondo via satellite utilizzando uno smartphone standard da una postazione remota. Dopo il successo dell’esperimento, il gruppo prevede di lanciare il servizio entro il 2025 e poi di diffondere la tecnologia per i suoi utenti in tutta Europa nel corso del 2026.
Come funziona la tecnologia
Il test ha stabilito una connessione tra l’amministratore delegato di Vodafone, Margherita Della Valle, e l’ingegnere Rowan Chesmer, che si trovava sulle montagne del Galles, dove non c’è segnale di rete.
A differenza degli attuali servizi satellitari, non c’è stato bisogno di una parabola speciale, di un terminale o di un telefono satellitare per ottenere la piena connettività mobile a banda larga. Il servizio ha rispecchiato l’esperienza delle reti mobili 4G e 5G esistenti, consentendo di utilizzare gli smartphone di tutti i giorni per passare automaticamente dalle reti spaziali a quelle terrestri.
“Abbiamo utilizzato l’unico servizio satellitare in grado di offrire un’esperienza mobile completa con un normale dispositivo, in modo da ottenere tutto, dalla voce al testo alla trasmissione di dati video, ed è per questo che abbiamo fatto una videochiamata completa”, ha spiegato Della Valle, che ha aggiunto: “L’obiettivo è quello portare il servizio ai nostri clienti il prima possibile”.
Per fornire velocità di trasmissione fino a 120 megabit al secondo agli smartphone standard Vodafone utilizza i cinque satelliti BlueBird di Ast SpaceMobile in orbita terrestre bassa. Il gruppo è un investitore di Ast SpaceMobile, insieme ad AT&T, Verizon, Google e altre aziende, tutte ugualmente interessate a distribuire servizi satellitari per colmare le lacune nella copertura di rete.
In gara ci sono anche Apple, i cui dispositivi, a partire dall’iPhone 14, sono in grado di utilizzare i satelliti per inviare messaggi ai servizi di emergenza, inviare messaggi ad amici e familiari e condividere la posizione utilizzando connessioni a bassa larghezza di banda, e Samsung, che offre funzionalità simili. Mentre T-Mobile e SpaceX di Elon Musk stanno testando i satelliti Starlink per fornire servizi di testo, a cui in futuro si aggiungeranno voce e dati.
Gli use case possibili
Il lancio del gateway space-to-land di Vodafone è avvenuto presso la sede britannica di Newbury, a ovest di Londra, dove Della Valle è stata affiancata dall’astronauta britannico Tim Peake. Il gateway riceve i segnali inviati dallo smartphone di un utente attraverso il satellite e li collega alla rete principale. Peake, che nel 2015 è stato il primo britannico a visitare la Stazione Spaziale Internazionale e a fare una passeggiata nello spazio, ha dichiarato che la fornitura di copertura mobile tramite la tecnologia spaziale è una “svolta incredibile. Dopo aver trascorso sei mesi sulla stazione spaziale in un ambiente piuttosto remoto e isolato, la possibilità di avere una connessione con la famiglia e gli amici è incredibilmente importante”, ha dichiarato.
“Il compito di Vodafone è quello di far connettere tutti, ovunque si trovino”, ha detto Margherita Della Valle. “La nostra rete europea 5G sarà ora completata da una tecnologia satellitare all’avanguardia. Stiamo portando ai clienti la rete migliore e connettendo persone che non hanno mai…
Elon Musk e Jeff Bezos, i miliardari che si sfidano nella corsa allo spazio
Elon Musk e Jeff Bezos, i miliardari che si sfidano nella corsa allo spazio
Quella che un tempo era una battaglia tra stati oggi i contendenti principali che hanno spiazzato tutti gli altri sono due privati: SpaceX di Elon Musk e Blue Origin di Jeff Bezos. che ha incassato il successo del lancio del razzo New Glenn
16/01/2025
Daniela Mecenate/Tg2