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Usa, jet civile infrange la barriera del suono in un volo di prova
L’XB-1, un jet sviluppato di Boom Supersonic, ha infranto la barriera del suono durante un volo di prova nel deserto del Mojave in California raggiungendo la velocità di circa 1.360 chilometri orari.
Obiettivo dell’azienda è rilanciare i voli di linea supersonici con la realizzazione di Overture, un aereo che, secondo i piani, sarà in grado di trasportare 64-80 passeggeri attraverso l’Atlantico in circa 3 ore e mezza.
Il primo nella storia a spingere un velivolo oltre Mach 1 fu un pilota dell’Air Force, Chuck Yeager, nel 1947.
Valentini (Mimit) visita centro Kaust per seguito accordo firmato in occasione visita Meloni
Cooperazione in ambito scientifico, tecnologico e dell’innovazione
Il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini visita oggi il King Abdullah University of Science and Technology (Kaust), l’università di ricerca tecnologica più importante dell’Arabia Saudita.
L’Italia ha forti rapporti di collaborazione con il Kaust, rafforzati proprio in occasione della visita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’Istituto Italiano di Tecnologia e il Kaust hanno siglato ad Alula un Memorandum of understanding per la cooperazione in ambito scientifico, tecnologico e innovazione sui temi delle scienze della vita, della tecnologia per la riabilitazione, dell’intelligenza artificiale, della robotica.
Il vice presidente del Kaust è un italiano, il professore Pierre Magistretti, neuroscienziato, che nel centro di alta formazione arabo ha la delega alla ricerca.
Valentini nel corso della visita di oggi vedrà Magistretti e poi il presidente del Kaust, Sir Edward Byrne, con cui avrà un primo confronto sulle modalità concrete di implementazione del Mou.
Domani, infine, Valentini assisterà ad un evento con i ricercatori italiani del Kaust in organizzato dal Maeci al Villaggio Italia, nell’ambito del tour della nave “Amerigo Vespucci”.
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Tim Enterprise è un “gioiello”. Il valore del titolo può raddoppiare
Il titolo di Tim è sottovalutato e ha un importante potenziale di crescita. Nonostante un mix di punti di forza e debolezza nella struttura aziendale, la prospettiva è positiva per gli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno alzato il loro target price da 0,26 euro a 0,35, con un incremento del 36% e un upgrade delle azioni da “Hold” a “Buy”. E il potenziale è ancora più alto: il prezzo del titolo potrebbe raddoppiare, affermano gli esperti, perché c’è margine di risalita, soprattutto con la possibilità dell’uscita di Vivendi e il potenziale ingresso di 4 miliardi di euro cash tra earnout e rimborso della quota di concessione da parte dello Stato italiano.
“La ristrutturazione aziendale è a buon punto e i fondamentali nazionali stanno migliorando, con l’unità Enterprise che si impone come gioiello nascosto e il Brasile come ulteriore motore di crescita”, affermano gli analisti.
Kepler Cheuvreux prefigura l’instaurarsi di un circolo virtuoso di riduzione del debito, upgrade a investment grade, riavvio del pagamento dei dividendi e addirittura al consolidamento sul mercato domestico.
Tim, outlook positivo per Kepler Cheuvreux
Gli analisti osservano che la ristrutturazione aziendale e il risanamento del bilancio di Tim sono bene avviati, l’obiettivo di stabilizzazione del fatturato consumer ha guadagnato visibilità, il business Enterprise è posizionato in modo unico rispetto ai concorrenti per catturare la crescita nei segmenti Ict/cloud in rapida crescita, la separazione strutturale sta iniziando adare frutti commerciali e il Brasile rimane un motore di crescita.
I ricavi nazionali e l’Ebitdaal stanno crescendo più velocemente del previsto e gli esperti prevedono un’ulteriore accelerazione nel quarto trimestre, con un Cagr Ebitdaal nazionale dell’8,2% nel periodo 2023-26 (un aumento stimato dell’11% per il 2026E). Salgono anche le stime Ebitdaal per le unità domestiche, con un multiplo più elevato per la divisione Consumer (3,5x Ev/Ebitdaal).
Tim sta gestendo ServiceCo in Italia con capex inferiore alle attese, determinando ulteriori revisioni al rialzo delle stime EbitdaaL-capex (Cagr 23-26 di ex Sparkle +25%, Cagr di gruppo +17,5%, stime di gruppo in aumento dell’11%).
Anche il tasso di esecuzione dei costi finanziari è inferiore al previsto e Kepler Cheuvreux aumenta il suo equity Fcf (free cash flow) ex Sparkle al di sopra delle linee guida nel 2025 e nel 2026. La leva finanziaria prevista per il 2026 è <1,5x, al di sotto della linea guida di 1,6x-1,7x, un livello finanziariamente sostenibile che dovrebbe mettere Tim sulla buona strada per un upgrade del rating a investment grade.
L’uscita di Vivendi e il consolidamento in Italia
Kepler Cheuvreux ritiene che l’uscita di Vivendi stia diventando più probabile quest’anno e che vi sia un ulteriore rialzo derivante dalle inaspettate liquidità provenienti da circa 3 miliardi di euro di guadagni e il possibile rimborso di 1 miliardo di euro del canone di concessione del 1998. Ciò anticiperebbe anche la ripresa del pagamento dei dividendi, compreso il pagamento privilegiato cumulativo sulle azioni di risparmio (nel 2027, le azioni di risparmio potrebbero godere di un rendimento complessivo del 33% mentre le azioni ordinarie potrebbero vedere un rendimento dell’11%).
Ciò, a sua volta,…
La danza dei robot umanoidi protagonista nello show del Capodanno cinese
Un corpo di ballo speciale composto da robot umanoidi ha rubato la scena martedì sera durante il grande Gala della Festa di Primavera, alla vigilia del Capodanno cinese a Pechino.
I robot ballerini, vestiti in abiti tradizionali, si sono esibiti nella danza popolare cinese Yangge.
La sincronizzazione dei movimenti è stata messa a punto grazie a un software di intelligenza artificiale che ha addestrato le macchine dando vita a una coreografia che ha visto insieme sul palco umani e robot.
Flextronics, Mimit: necessaria trasparenza su cessione stabilimento Trieste
Il tavolo è aggiornato al prossimo 12 febbraio
Nuovo incontro al Mimit sulla vertenza Flextronics Manufacturing Srl di Trieste, convocato su indicazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, alla presenza delle parti datoriali e sindacali, dei rappresentanti della Regione Friuli-Venezia Giulia e degli enti locali.
Nel corso dell’incontro, è emersa la volontà della proprietà di cedere nei prossimi giorni le quote della società a un nuovo soggetto finanziario straniero, il fondo tedesco FairCap. In via del tutto unilaterale, senza alcun confronto con le parti e disattendendo agli auspici avanzati nel corso dei precedenti incontri dal Dicastero, che auspicava una modalità differente nella gestione della situazione aziendale, Flextronics ha così assunto la decisione di cedere lo storico stabilimento triestino.
Nel prendere atto della decisione il Mimit, in raccordo con le parti, ha preteso dall’attuale proprietà un’azione di trasparenza finalizzata a comprendere i termini e le modalità di cessione dello stabilimento e dei suoi 347 lavoratori. Inoltre, ha rappresentato l’urgenza di conoscere il piano industriale, su cui si fonderà il progetto di rilancio del fondo finanziario. L’azione sarà dunque finalizzata a ottenere garanzie rispetto al piano di sviluppo industriale e alla piena tutela occupazionale dei lavoratori coinvolti.
Il tavolo è aggiornato al prossimo 12 febbraio.
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Reti Wlan, svolta 2025: il wi-fi 7 mette il turbo ai ricavi
Il fatturato delle Wireless Lan (Wlan) crescerà dell’11% nel 2025, dopo la fine della contrazione del 2024, mentre l’adozione del Wi-Fi 7 aumenterà vertiginosamente nel 2025 e rappresenterà oltre un terzo del fatturato degli AP indoor. Lo afferma un nuovo report di Dell’Oro Group, secondo il quale la crescita delle spedizioni di Wi-Fi 7 è stata molto forte nel secondo e terzo trimestre del 2024.
“Prevediamo che l’adozione del Wi-Fi 7 continuerà a crescere: le spedizioni della nuova tecnologia dovrebbero superare quelle del Wi-Fi 6E entro la metà del 2025”, afferma Siân Morgan, Research Director di Dell’Oro Group.
Wi-Fi 8 in arrivo nel 2028
Il rapporto afferma che le prime spedizioni di AP dello standard che sarà conosciuto come Wi-Fi 8 sono previste per il 2028 e si concentreranno sull’aumento dell’affidabilità anziché sull’espansione della capacità. I ricavi delle Wlan pubbliche gestite dal cloud, inoltre, cresceranno più rapidamente del mercato complessivo nei prossimi cinque anni.
Nord America ed Europa: crescono i ricavi
Emerge poi che gli ASP di Wi-Fi 7 sono stati insolitamente bassi nel 2024, ma la dinamica cambierà nel 2025 e oltre. E nonostante le difficili condizioni macroeconomiche in Cina, si prevede una crescita dei ricavi Wlan in questa regione.
“In Nord America e in Europa stiamo assistendo a un aumento dei ricavi dei fornitori di software WLan”, chiarisce Morgan. “Questo fenomeno dovrebbe continuare nei prossimi cinque anni, contribuendo a una divergenza di prezzi con la Cina”.
Wi-Fi 7: che cos’è
Il Wi-Fi 7, noto anche come Ieee 802.11be, rappresenta la prossima evoluzione della tecnologia wireless, progettata per offrire velocità di trasmissione dati significativamente superiori rispetto alle precedenti generazioni, come Wi-Fi 6 e 6E. Questo nuovo standard mira a raggiungere velocità teoriche che possono superare i 30 Gbps, grazie all’utilizzo di tecniche avanzate di modulazione e canali più ampi fino a 320 MHz.
Il Wi-Fi 7 introduce anche miglioramenti significativi nella gestione della congestione della rete e nella latenza, rendendolo ideale per applicazioni che richiedono elevate larghezze di banda e tempi di risposta ridotti, come la realtà aumentata e virtuale, il gaming online e lo streaming di contenuti in 8K. Inoltre, il Wi-Fi 7 è progettato per funzionare in modo più efficiente in ambienti densi, come uffici o aree urbane, grazie all’utilizzo di tecnologie come la coordinazione multi-access point (AP) e la multi-link operation. Queste innovazioni non solo migliorano l’esperienza utente, ma potenziano anche la connettività di dispositivi in ambienti Internet of Things (IoT), garantendo una comunicazione più fluida e affidabile tra un numero crescente di dispositivi connessi.
I due astronauti bloccati sulla Iss fanno la prima passeggiata spaziale insieme
È iniziata verso le ore 14,00 italiane la seconda attività extraveicolare del 2025 sulla Stazione spaziale internazionale: protagonisti gli astronauti della Nasa Sunita Williams, attualmente al comando della base, e Butch Wilmore.
Dopo otto mesi di permanenza forzata nello spazio, sono tornati a lavorare insieme anche all’esterno della Iss i due astronauti arrivati nel giugno 2024 a bordo della navetta Starliner della Boeing che, per motivi di sicurezza, è stata fatta rientrare senza equipaggio. Da allora sono in attesa del loro volo di rientro sulla Terra.
Williams e Wilmore sono usciti per scollegare una parte dell’apparecchiatura destinata alla comunicazione e raccogliere campioni alla ricerca di microrganismi.
La ‘spacewalk’ numero 274 nella storia della Iss è la decima per Williams, che ne ha fatta un’altra il 19 gennaio con il collega Nick Hague, e la quinta per Wilmore.
Al momento della pubblicazione, la “passeggiata” è ancora in corso e dovrebbe durare circa 6 ore e mezzo.
Nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espressamente chiesto di riportare a casa il prima possibile i due astronauti. Il loro ritorno, programmato da tempo, è previsto con l’arrivo a bordo del prossimo equipaggio, la Crew 10, che darà il cambio alla Crew 9 di cui Williams e Wilmore fanno parte.
Ue, Urso: “Con Bussola finalmente approccio pragmatico, massimo sforzo perché UE cambi davvero”
Oggi a Bruxelles confronto con il Commissario UE per la mobilità sostenibile, Apostolos Tzitzikostas
“Finalmente un approccio pragmatico, con una visione strategica in cui emerge il principio della neutralità tecnologica. È un buon viatico ma la partita è appena iniziata e decisivo sarà il dialogo strategico sull’automotive che il commissario Tzitzikostas avvierà domani con tutti gli stakeholder del settore, in vista del Clean Industrial Deal. Massimo sforzo perché l’Europa cambi davvero”.
È quanto ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso al termine del confronto con il Commissario UE per la mobilità sostenibile, Apostolos Tzitzikostas, commentando la Bussola della Competitività presentata oggi dalla Commissione Europea.
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Piano Bul, Open Fiber completa il cantiere Friuli Venezia Giulia
Il Friuli Venezia Giulia si unisce al Molise come seconda regione italiana a completare il Piano Banda Ultra Larga (Bul), segnando un passo cruciale verso l’eliminazione del digital divide nelle aree meno servite del Paese. L’annuncio è stato fatto da Open Fiber, Infratel Italia e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che hanno collaborato al progetto ambizioso di copertura in fibra ottica Ftth (Fiber To The Home) di 181 piccoli comuni. Questo progetto, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e gestito da Infratel Italia, è parte di un piano nazionale per dotare oltre 6000 comuni italiani delle aree bianche di connettività ultraveloce.
Nei 181 comuni inclusi nel piano Bul del Friuli Venezia Giulia, Open Fiber ha costruito più di 3000 km di fibra ottica, collegando circa 160.000 unità immobiliari e oltre 800 sedi della Pubblica Amministrazione, tra cui scuole, ospedali, ambulatori, uffici comunali, biblioteche e stazioni di forze dell’ordine. Questo progetto è stato significativamente coadiuvato dalla Regione, che ha investito nella Rete Pubblica Regionale (Rpr), una dorsale di fibra ottica che connette più di 1300 sedi pubbliche.
Estensione ad altre scuole e sedi pubbliche
“Questo importante risultato è stato possibile grazie soprattutto agli investimenti della Regione che ha realizzato sul proprio territorio la Rpr, una rete in fibra ottica che, con 1.600 Km di dorsale e oltre 500 Km di rete di accesso nelle città e nelle zone industriali, connette più di 1.300 sedi pubbliche – afferma Sebastiano Callari, Assessore regionale al patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi -. Quest’anno si concluderà un intervento da 18,4 ML di euro che estende la Rpr a ulteriori 191 sedi scolastiche e 287 sedi di pubblica amministrazione e sanità. La disponibilità della Rpr ha permesso quindi a Open Fiber e al Mimit di intervenire in modo complementare all’infrastruttura di dorsale regionale esistente partendo proprio dai territori più fragili.”
“Il Piano Bul nasce per fornire ai cittadini di borghi e piccoli paesi la stessa possibilità di connettersi che hanno a disposizione gli abitanti delle grandi città – aggiunge Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber – . È il valore sociale della fibra ottica, e siamo orgogliosi di celebrare oggi questo traguardo in una Regione da sempre attenta alla digitalizzazione. Ora l’obiettivo è far sì che la nuova rete FTTH venga il più possibile utilizzata, per migliorare la vita dei cittadini e agevolare lo sviluppo delle imprese del territorio”.
Prosegue il piano “Italia a 1 Giga”
Open Fiber continua il suo impegno nel piano “Italia a 1 Giga”, finanziato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con l’obiettivo di portare la fibra Ftth a circa 46.000 civici entro giugno 2026. Nelle città di Udine, Pordenone e Gemona del Friuli, l’azienda ha già cablato 67.000 unità immobiliari con un investimento privato di oltre 24 milioni di euro. Questo sforzo complessivo sottolinea l’importanza della connettività come motore di inclusione e sviluppo per il Friuli Venezia Giulia e per l’intero Paese.
IA, il Garante della Privacy blocca DeepSeek per gli utenti italiani con effetto immediato
Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek. Il provvedimento di limitazione, adottato a tutela dei dati degli utenti del nostro Paese, fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta oggi, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente.
“Contrariamente a quanto rilevato dall’autorità, le società hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea” riferisce il Garante che, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria. DeepSeek, ricorda l’autorità italiana, è il software di intelligenza artificiale relazionale, progettato per comprendere ed elaborare le conversazioni umane; introdotto di recente sul mercato mondiale, in pochi giorni è stato scaricato da milioni di persone.
Liang Wenfeng, fondatore di DeepSeek (Wikipedia)
Dopo la scomparsa, ieri, dell’app dai negozi digitali di Apple e Google in Italia, DeepSeek viene quindi ufficialmente bloccato dal Garante della Privacy. Intanto, un gruppo di ricercatori americani di Wiz ha scoperto un bug (una falla), poi riparato, che ha esposto milioni di informazioni sensibili. Il bug è stato corretto dopo la segnalazione all’azienda cinese, ma non è noto se i dati sono finiti nelle mani di potenziali cybercriminali. I ricercatori hanno individuato un database, ClickHouse, collegato a DeepSeek, accessibile da remoto senza autenticazione. Conteneva oltre un milione di informazioni sulla cronologia delle chat, informazioni sull’accesso e sulle Api, i programmi usati dagli sviluppatori. La vulnerabilità potrebbe essere stata sfruttata per ottenere privilegi all’interno dell’ambiente di DeepSeek senza nessuna autenticazione o meccanismo di difesa. Attraverso l’interfaccia di ClickHouse era possibile anche esfiltrare password e file direttamente dal server.
Nel nostro Paese l’accesso al sito DeepSeek era ancora possibile ma dopo l’intervento del Garante sarà inaccessibile anche quello. Una vicenda che presenta analogia con il fermo del 2023 di ChatGpt per un mese. Nelle ore in cui la piattaforma cinese ha riacceso la corsa all’intelligenza artificiale, OpenAI, principale rivale dell’IA cinese, ribatte dicendo che il sistema “è sopravvalutato”. Sam Altman, il patron di ChatGpt minimizza l’impatto di DeepSeek: “Hanno fatto un paio di cose buone, ma nel complesso èstata decisamente sopravvalutata. Questo è un modello che ha un livello di capacità che avevamo tempo fa” ha detto intervenendo ad un evento a Washington.
Intanto, il nuovo sistema di intelligenza artificiale è stato messo a confronto da Newsguard, la piattaforma internazionale che monitora la disinformazione online, con altri 10 sistemi di IA più popolari: ha dato risposte inaccurate nell’83% dei casi e ha sfatato affermazioni false solo nel 17%.