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Beko: Mimit, al lavoro per reindustrializzazione polo di Siena dopo disimpegno Regione e Provincia

Beko: Mimit, al lavoro per reindustrializzazione polo di Siena dopo disimpegno Regione e Provincia

 Avviate interlocuzioni con il Comune di Siena e con Invitalia per ridare futuro al sito

Il Mimit ha avviato interlocuzioni con il Comune di Siena e Invitalia per l’acquisizione dello stabilimento Beko di Siena da parte di un soggetto pubblico, come punto di partenza per creare le condizioni favorevoli alla reindustrializzazione dell’impianto e alla ricerca di un nuovo investitore, restituendo così un futuro produttivo al sito.

È quanto emerge dall’incontro tecnico su Beko Europe in corso a Palazzo Piacentini, alla luce del disimpegno della Regione Toscana e delle delibere della Provincia di Siena, che escludono un intervento per l’acquisizione del sito, senza aver prima le garanzie di un progetto industriale. Al confronto, presieduto dal sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, partecipano i vertici della proprietà, le strutture del Mimit e le organizzazioni sindacali.

Riguardo all’impianto di Siena, Beko ha confermato il proseguimento delle attività fino al 31 dicembre 2025 e la disponibilità a rispettare il contratto di locazione fino a dicembre 2027. Nel frattempo, la società si è impegnata a facilitare la transizione verso la reindustrializzazione, destinando circa 7 milioni di euro per la gestione del canone d’affitto, per l’individuazione di un advisor che avvii immediatamente la ricerca di un nuovo soggetto industriale e per la continuazione delle attività di bonifica.

Il tavolo tecnico odierno segue gli incontri precedenti con la Regione e il Comune della scorsa settimana, nonché quello tra il ministro Urso e i vertici di Beko in occasione della sua recente missione in Turchia. In quella sede, l’azienda ha presentato un aggiornamento del piano industriale, confermando, in linea con quanto richiesto dal Mimit al tavolo plenario del 30 gennaio, investimenti pari a 300 milioni di euro.

Il tavolo tra le parti verrà aggiornato giovedì 27 febbraio presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

 

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Futuro24: un angolo di Luna nel cuore dell’Europa

Futuro24: un angolo di Luna nel cuore dell’Europa

Futuro24: un angolo di Luna nel cuore dell’Europa

Visitiamo la LUNA Analog Facility di Colonia, la nuova struttura dell’agenzia spaziale tedesca DLR e dell’ESA dove si simula la superficie lunare e si preparano le missioni spaziali

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Moda: Urso incontra Pinault, focus su consolidamento filiera e nuove sfide del settore

Moda: Urso incontra Pinault, focus su consolidamento filiera e nuove sfide del settore

A breve un incontro tra il Ministro e le massime espressioni del comparto per illustrare le misure di sostegno

Il consolidamento della filiera della moda in Italia, le sfide del settore in un contesto globale di grandi cambiamenti, le nuove abitudini di consumo e le tensioni commerciali. Questi alcuni degli argomenti affrontati durante l’incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, e François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Kering, gruppo internazionale che gestisce lo sviluppo di Maison di lusso come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, Ginori 1735, Kering Eyewear e Kering Beauté.

Durante il colloquio, Urso ha sottolineato l’importanza e l’attenzione che il Governo italiano sta riservando al comparto della moda, illustrando le prossime iniziative che verranno messe in campo per sostenere un settore così strategico per il Made in Italy.

Il Ministro ha ricordato che, per il 2025, il Mimit ha destinato al comparto 250 milioni di euro, ripartiti tra Contratti e Mini Contratti di sviluppo, risorse finalizzate ad accompagnare la transizione ecologica e digitale e per promuovere la sostenibilità nel settore moda. Urso ha inoltre ribadito l’impegno del governo sui diversi dossier europei che interessano il comparto.

Alcune Maison del gruppo Kering parteciperanno all’incontro promosso dal ministro Urso, in programma nelle prossime settimane a Milano, insieme ai principali esponenti della filiera della moda. Durante questo momento di confronto verrà fatto un punto sullo stato di salute del settore e verranno presentate le misure a sostegno del comparto.

 

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Tempi di utilizzo, contatti, riposo: le novità di TikTok a supporto di adolescenti e genitori

Tempi di utilizzo, contatti, riposo: le novità di TikTok a supporto di adolescenti e genitori

Nuove funzioni personalizzabili per la gestione del tempo speso sull’app, visibilità sui contatti degli adolescenti e uno strumento per favorire la disconnessione serale. 

Queste le novità annunciate da TikTok che ha potenziato il Collegamento Familiare, “lo strumento che da cinque anni supporta genitori e tutori nel creare un ambiente sicuro e positivo”.

“Sviluppate in collaborazione con le famiglie e seguendo le indicazioni di esperti – afferma TikTok in una nota – le nuove funzionalità offrono ai genitori un maggiore controllo e personalizzazione per supportare figli e figlie nello sviluppo di abitudini digitali equilibrate”. 

Tra le novità messe in campo, la pausa dallo schermo che consente a genitori e tutori di impostare restrizioni personalizzate per bloccare l’accesso a TikTok agli adolescenti in fasce orarie specifiche. Visibilità sulla rete sociale: i genitori e tutori potranno vedere chi i ragazzi seguono su TikTok, chi li segue e quali account hanno bloccato. 

Più informazione sui contenuti: a partire dai prossimi mesi sarà possibile quando un adolescente segnala un video ritenuto inappropriato avvisare contemporaneamente un genitore, un tutore o un altro adulto di fiducia anche al di fuori del Collegamento Familiare.

Infine, c’è la funzione “il tempo di riposare”: se un adolescente (tra i 13 e i 15 anni) è su TikTok dopo le 22 il suo feed Per Te sarà interrotto dalla nuova funzione che consiste in un promemoria a schermo intero con musica rilassante pensato per favorire il relax e prendere consapevolezza dell’ora. “L’integrazione di un elemento meditativo è prevista nel corso delle prossime settimane”, conclude TikTok.

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Flextronics: Mimit chiede a FairCap la ricerca di un nuovo acquirente per il sito di Trieste

Flextronics: Mimit chiede a FairCap la ricerca di un nuovo acquirente per il sito di Trieste

Il percorso di cessione dovrà essere concordato e garantire la piena occupazione

Nuovo confronto al Mimit sulla vertenza ex Flextronics Manufacturing Srl, azienda di Trieste specializzata nella ricerca, sviluppo e produzione di prodotti elettronici. Il Mimit ha chiesto al fondo tedesco FairCap, che ha rilevato l’intera società dopo l’uscita di scena di Flextronics, di ricercare un nuovo acquirente in grado di garantire la continuità dell’area industriale e la piena occupazione dei 347 lavoratori coinvolti.

Il piano industriale presentato dal fondo era stato infatti giudicato insufficiente dalle parti, in primis dal Mimit e dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, in quanto non garantiva adeguatamente la tutela della produzione e dell’occupazione.

FairCap si è impegnata con il Mimit e con tutte le parti interessate a riferire, nel corso del prossimo incontro che verrà convocato a breve, l’advisor scelto per la ricerca degli investitori, nonché le condizioni che intenderà porre agli acquirenti interessati a rilevare tutti gli asset.

 

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Nuova vita per la fibra di carbonio con il tessile high-tech

Nuova vita per la fibra di carbonio con il tessile high-tech

Nuova vita per la fibra di carbonio con il tessile high-tech

Il Centro Ricerche ENEA di Brindisi sviluppa un sistema per riciclare la fibra di carbonio. Con minimi interventi sugli impianti le aziende del settore tessile la potranno recuperare per produrre un materiale innovativo

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UE: Urso oggi a Parigi presiede vertice su futuro industria siderurgica

UE: Urso oggi a Parigi presiede vertice su futuro industria siderurgica

I ministri partecipanti firmeranno un non-paper sul rilancio e il rafforzamento dell’industria siderurgica europea

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è arrivato questa mattina a Parigi per la Conferenza sul futuro dell’industria siderurgica europea, che co-presiederà insieme al Ministro dell’Industria e dell’Energia francese, Marc Ferracci.

Il vertice, che riunisce i ministri dell’Industria dei principali Paesi europei e a cui partecipa la presidenza di turno del Consiglio dell’UE, rappresenta un passaggio strategico in vista del dialogo sul settore siderurgico che la Commissione europea avvierà nei prossimi giorni. Al centro della discussione, le sfide attuali della siderurgia, il percorso di decarbonizzazione e le strategie per rafforzare la competitività del comparto, garantendo la continuità produttiva in Europa.

Alla riunione prenderanno parte anche rappresentanti delle principali aziende siderurgiche e delle organizzazioni sindacali europee, con l’obiettivo di delineare una visione comune per il futuro del settore.

Al termine dell’incontro, i ministri partecipanti firmeranno un non-paper sul rilancio e il rafforzamento dell’industria siderurgica europea.

È possibile seguire i lavori della conferenza, a partire dalle 9:30, al seguente link: https://www.economie.gouv.fr/actualites/direct-video-conference-sur-lavenir-de-la-siderurgie-europeenne#

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Acciaio, Urso a Parigi: “L’Europa difenda la sua industria”

Acciaio, Urso a Parigi: “L’Europa difenda la sua industria”

Firmato con altri 6 Paesi il non-paper su siderurgia contro concorrenza sleale e per contenimento costi energetici

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottoscritto oggi a Parigi, nel corso della Conferenza sul futuro dell’industria dell’acciaio europeo presieduta insieme al Ministro dell’industria francese Marc Ferracci, il non-paper sulla siderurgia europea, firmato insieme ai ministri di Francia, Belgio, Lussemburgo, Romania, Slovacchia e Spagna. Il documento delinea un piano d’azione per rafforzare la competitività del settore e salvaguardare la produzione di acciaio in Europa, in un contesto di forte crisi caratterizzato dal calo della produzione e dalla crescente concorrenza internazionale.

L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di misure per tutelare l’industria siderurgica europea e affrontare le sfide globali che minacciano il comparto. Il non-paper siglato oggi è strettamente collegato al documento promosso dall’Italia e sottoscritto da Austria, Bulgaria, Polonia, Grecia e Cipro sulla revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM) per le industrie energivore, a partire proprio dalla siderurgia e dalla chimica. La revisione del CBAM sarà discussa nel prossimo Consiglio Competitività dell’UE il 12 marzo, a conferma della necessità di un’azione coordinata per garantire la tenuta del settore.

“La siderurgia è la spina dorsale dell’industria europea e italiana” – ha dichiarato il Ministro Adolfo Urso – “Senza acciaio non c’è industria, e senza un’industria forte l’Europa non può competere a livello globale. Difendere la nostra capacità produttiva siderurgica significa garantire l’autonomia strategica del continente, a cui non possiamo rinunciare”.

La necessità di un intervento europeo strutturale è ancora più urgente alla luce della crisi dell’automotive, che ha generato un forte calo della domanda di acciaio, aggravando ulteriormente la situazione del settore. Diventa quindi indispensabile che l’Europa si doti di strumenti adeguati per preservare la propria capacità produttiva e garantire condizioni di concorrenza eque sul mercato globale.

In questo scenario, l’Italia si distingue per la sua leadership nella produzione di acciaio green, avendo avviato da tempo una transizione concreta verso la decarbonizzazione. Oggi il nostro Paese vanta 34 impianti su 35 alimentati da forni elettrici, con una produzione che per l’80% è decarbonizzata. Un primato che testimonia l’impegno dell’industria italiana verso la sostenibilità e rafforza la posizione del Paese nell’indicare all’Europa la strada giusta da percorrere insieme.

In questa direzione va anche il processo attualmente in corso negli stabilimenti di Taranto che, con il nuovo piano industriale previsto nella procedura di assegnazione, diventerà il principale stabilimento siderurgico green d’Europa.

Il tema del costo dell’energia è uno degli aspetti centrali del documento sottoscritto oggi. Il non-paper evidenzia la necessità di adottare politiche europee efficaci per ridurre il costo dell’energia, attualmente molto più elevato rispetto a quello di altri attori globali.

In vista del dialogo strategico sulla siderurgia che la Commissione Europea avvierà a marzo, il documento pone anche l’accento sulla necessità di una politica commerciale più assertiva. Per contrastare la concorrenza sleale sul piano internazionale, i firmatari indicano come fondamentale rafforzare le misure di salvaguardia e gli strumenti di difesa commerciale, arginando la sovraccapacità globale e le pratiche sleali dei competitor extra-UE. Anche per questo è assolutamente necessario che si trattengano in Europa i rottami ferrosi destinati alla produzione di acciaio green.

Allo stesso tempo, è necessario stimolare la domanda interna di acciaio attraverso strumenti di incentivazione mirati, capaci di sostenere il mercato europeo e valorizzare la produzione industriale del continente.

Il non-paper richiama inoltre l’attenzione sull’urgenza di investimenti mirati per sostenere la transizione del settore. I Paesi firmatari chiedono alla Commissione Europea di analizzare i gap di finanziamento e di predisporre risorse adeguate per accompagnare le imprese siderurgiche nella decarbonizzazione.

In questo contesto, i Paesi indicano come centrale la creazione di un vero mercato europeo dell’acciaio verde, promuovendo il Made in Europe e un modello industriale sostenibile e competitivo, in linea con gli obiettivi del Clean Industrial Deal e del futuro Industrial Decarbonisation Accelerator Act.

 

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Scoperte le tracce di antiche spiagge nel sottosuolo di Marte

Scoperte le tracce di antiche spiagge nel sottosuolo di Marte

I ricercatori coordinati da Michael Manga hanno trovato gli indizi di spiagge marziane esaminando le immagini ottenute dal rover Zhurong, che era equipaggiato con un radar in grado di sondare fino ad una profondità di 80 metri: è la stessa tipologia di radar usata per rilevare oggetti sotterranei come tubature, o caratteristiche irregolari del terreno che indicano, ad esempio, la presenza di tombe.

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