Intelligenza artificiale, via alle regole Ue per il riuso dei dataset

Intelligenza artificiale, via alle regole Ue per il riuso dei dataset

Sono ufficialmente entrate in vigore le nuove regole dell’Ue per rendere disponibili per il riutilizzo un maggior numero di set di dati pubblici. Questi cosiddetti “set di dati ad alto valore” contengono informazioni su sei aree tematiche stabilite dalla direttiva sui dati aperti: geospaziale, osservazione della terra e ambiente, meteorologica, statistica, imprese e mobilità.

Verso nuovi prodotti e servizi innovativi

Le nuove regole hanno il potenziale per generare importanti benefici sociali ed economici, alimentando nuovi prodotti e servizi innovativi come le applicazioni di intelligenza artificiale. Gli insiemi di dati di alto valore nel settore meteorologico, ad esempio, possono essere utilizzati per produrre migliori previsioni del tempo e le relative applicazioni. Le aziende agricole potrebbero sfruttare le immagini satellitari, i dati meteo e le informazioni sulla salute del suolo per implementare tecniche di agricoltura di precisione, aumentando così la resa e riducendo gli sprechi.

Sul portale più di 1,7 milioni di set di dati

Il portale ufficiale dei dati europei è la risorsa più ampia per accedere ai dati aperti. Comprende più di 1,7 milioni di set di dati provenienti dalle istituzioni e dalle agenzie dell’Ue e dagli Stati membri. I set di dati di alto valore saranno disponibili gratuitamente in formato leggibile dalla macchina, accessibili tramite un’interfaccia di programmazione delle applicazioni (Api) e, se del caso, come download di massa.

Come accedere ai dati?

I set di dati possono essere facilmente identificati utilizzando la ricerca rapida e i risultati possono essere scaricati in vari formati. È possibile condurre ricerche più avanzate utilizzando il linguaggio di query Sparql. Il portale comprende anche un’Accademia, che presenta una vasta gamma di materiale formativo su come riutilizzare i dati aperti, oltre a vari documenti e rapporti di ricerca, inclusi casi d’uso di editori e riutilizzatori di dati aperti da tutto il mondo.

La misura in cui i set di dati sono disponibili tramite il portale dipende dalla misura in cui sono stati messi a disposizione dalle autorità pubbliche. Inoltre, la loro reperibilità dipende dal modo in cui i metadati sono stati generati. Pertanto, potrebbe non essere possibile accedere a tutti i dati aperti tramite il portale.

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Assicurazioni, con la GenAI meno truffe e frodi e tempi più brevi per gli indennizzi

Assicurazioni, con la GenAI meno truffe e frodi e tempi più brevi per gli indennizzi

L’intelligenza artificiale applicata al mondo delle assicurazioni è destinata a rivoluzionare il mondo dei sinistri, con un aumento dell’efficienza operativa. Ma a oggi soltanto una compagnia su cinque ha implementato strumenti di AI sulla gestione dei sinistri in produzione. Sono questi alcuni dei principali risultati del report “Claims (Re) Generation: le potenzialità dell’IA Generativa nella gestione dei sinistri, tra benefici e rischi”, realizzato da EY in collaborazione con Italian Insurtech Association, l’associazione senza scopo di lucro che riunisce imprese attive nel settore assicurativo e non solo. Lo studio si basa sul contributo di circa 25 player assicurativi tra cui compagnie (con una copertura del market share sulla raccolta premi superiore al 40%), Insurtech e broker preminenti nel mercato italiano.

Obiettivo della ricerca promossa dalla società specializzata in servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza è analizzare i benefici e i rischi legati all’utilizzo dell’IA Generativa nel settore assicurativo, concentrandosi principalmente sui processi legati alla gestione dei sinistri, per analizzare in che modo i player stiano incorporando questa tecnologia per migliorare l’esperienza utente e massimizzare l’efficacia operativa nella gestione dei sinistri.

Aumentano produttività ed efficienza operativa

Stando alle risposte fornite dal campione delal survey, per l’88% degli intervistai i benefici dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella gestione dei sinistri sono legati all’aumento della produttività e dell’efficienza operativa, mentre il 63% pone l’accento sulla riduzione dei costi operativi e il 50% cita il supporto alla gestione dei rischi e prevenzione delle frodi assicurative. Un altro 50% evidenzia, infine, il miglioramento della relazione con la clientela.

Ma quanti sono i player del mondo delle assicurazioni che utilizzano già soluzioni di intelligenza artificiale? Il 67% dei player del settore, secondo la ricerca, sta svolgendo o pianificando dei progetti pilota in questo campo, (67%) sull’IA Generativa, e il 42% dice di aver implementato una propria AI Strategy per definire come l’intelligenza artificiale debba essere usata, controllata e implementata. Il 33% del campione, infine, dice di essere nella fase di data collection e analisi di fattibilità.

La gestione dei sinistri è il processo più impattato

Dall’indagine abbiamo potuto riscontrare che quasi la totalità del campione (96%) definisce l’impatto dell’introduzione dell’IA generativa in ambito sinistri come significativo o rivoluzionario, rendendo i claims  (la gestione dei sinistri, ndr) di gran lunga il processo più impattato della catena del valore assicurativa – spiega Marco Concordati, partner Insurance di EY – Le aziende pensano, infatti, che otterranno un beneficio maggiore nell’apertura del sinistro (72%) e nei processi di antifrode (82%). È altresì visibile come, seppure per la quasi totalità del campione analizzato l’introduzione dell’IA Generativa rappresenti una vera e propria rivoluzione – prosegue – al momento solo il 21% dei player riferisce di aver già implementato in produzione questa tecnologia nella gestione dei sinistri. Sintomo che abbiamo bisogno di tempo prima di toccare con mano tutti i miglioramenti che questa tecnologia può fornire al settore”.

Secondo lo studio lo use case più rilevante dell’IA Generativa nella gestione dei claims deriva da una migliore capacità di individuazione dei sinistri fraudolenti, citata dal 72% del campione, poi l’adozione…

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Smart manufacturing, business da 132 miliardi entro 10 anni

Smart manufacturing, business da 132 miliardi entro 10 anni

Quello dell’intelligenza artificiale nel settore manifatturiero è un mercato il cui valore oggi si aggira attorno ai 5,12 miliardi di dollari, e che è destinato a crescere a un ritmo molto sostenuto nell’arco dei prossimi 10 anni, con un tasso composto di crescita che si attesterà a un +38,46% annuo fino al 2034, quando si prevede arriverà a valere complessivamente 132,54 miliardi di dollari. Sono i dati che emergono dal report “Global AI in Manufacturing Market: Focus on End-Use Industry, Application, Technology, Component, and Region – Analysis and Forecast, 2024-2034” di Research and Markets, secondo cui il trend di crescita è guidato principalmente dalla necessità di gestire insiemi di dati sempre più intricati e dai progressi negli algoritmi di apprendimento automatico per l’analisi dei dati.

Il ruolo dei robot e dell’automazione

L’Intelligenza artificiale, evidenza il report, sta ridisegnando il panorama manifatturiero aumentando la produttività, l’efficienza e il processo decisionale basato sui dati. L’automazione dei compiti attraverso i robot alimentati dall’IA non solo snellisce le operazioni, ma migliora anche la sicurezza sul posto di lavoro. Grazie all’utilizzo di queste tecnologie, inoltre, è possibile liberare i lavoratori umani dagli incarichi più pericolsi e ripetitivi per lasciare che si concentrino su attività più complesse.

Gli ostacoli da superare

Nonostante queste opportunità, il mercato si trova di fronte ad alcuni ostacoli da superare per riuscire a liberare il potenziale dell’intelligenza artificiale. Parliamo ad esempio – cita il report – della disponibilità di forza lavoro qualificata, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. “Tuttavia, l’utilizzo dell’IA, dell’apprendimento automatico e dell’elaborazione del linguaggio naturale (Nlp) per i processi aziendali intelligenti – si legge nello studio – presenta opportunità redditizie per l’espansione dell’IA nel settore manifatturiero. Con l’AI e l’analisi dei big data, le aziende possono analizzare rapidamente dati strutturati e non strutturati provenienti da fonti diverse, e ciò consente di identificare le anomalie, ridurre le spese di manutenzione, migliorare il servizio clienti, implementare misure di manutenzione predittiva e preventiva e sfruttare i dati grezzi per prendere decisioni informate”.

Il Nord America guida la crescita

A guidare la crescita del mercato è il Nord America: Stati Uniti, Canada e Messico, spiega la ricerca, hanno attuato politiche e incentivi per promuovere l’adozione dell’Intelligenza artificiale, che includono sovvenzioni, incentivi fiscali e misure normative volte a ridurre le emissioni e a promuovere soluzioni di trasporto sostenibili.

La collaborazione tra startup, ricerca e grandi player

Il panorama dell’IA nel settore manifatturiero è dinamico, caratterizzato da un mix di startup, iniziative di ricerca e collaborazioni strategiche tra i leader del settore, specifica il report. Se oggi ad avere un ruolo di primo piano è il Nord America, nell’arco del decennio la crescita più significativa è destinata a verificarsi nell’area Asia-Pacifico.

Nvidia, Ibm e Intel guidano la crescita

Le aziende leader, come Nvidia, Ibm e Intel “sono all’avanguardia e offrono una gamma completa di prodotti di IA che comprendono software, hardware, apprendimento automatico, visione artificiale ed elaborazione del linguaggio naturale – spiega il report – queste aziende utilizzano l’AI per rivoluzionare la produzione attraverso…

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Sielte, 2024 al rialzo: focus sulle digital solutions

Sielte, 2024 al rialzo: focus sulle digital solutions

Il 2023 è stato determinante per l’azienda totalmente italiana attiva nel mercato delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, anno segnato da importanti acquisizioni che hanno portato il gruppo Sielte a consolidare oltre 700 milioni di euro, rafforzando la leadership in Italia e proseguendo con la diversificazione.

Un’azienda a 360 gradi per il mercato delle Tlc

Il gruppo Sielte è composto da aziende diversificate nel business, le cui attività spaziano dalla costruzione delle infrastrutture di rete, alla progettazione e realizzazione di appalti integrati, ai data center, alla sicurezza fisica e informatica, passando per lo sviluppo delle applicazioni e le forniture tecnologiche, per concludere con i contact center tecnici, dove Sielte impiega oltre 1.000 risorse dirette.

Siamo riusciti a creare l’unica azienda presente in Italia in grado di coprire a 360 gradi tutto il mercato delle telecomunicazioni, un partner ideale per gli operatori e la pubblica amministrazione per affrontare e gestire il processo di trasformazione digitale.

Il rafforzamento nel segmento trasporti e la spinta al digitale

Nel 2023 Sielte ha consolidato il suo posizionamento nel mondo dei trasporti, completando l’acquisizione della Società BitFox e la creazione di Sielte Trasporti, creando un player di mercato solido e strutturato, con un budget di produzione nel 2024 di oltre 40 milioni.

Sempre nel 2023 è stata completata l’acquisizione della società Met (Middle Est Telecomunicazioni) che ha permesso al gruppo di radicare la sua presenza in Sicilia ed in Trentino-Alto Adige, oltre al processo di diversificazione della società controllata Be On, attiva adesso anche nel comparto delle digital solutions.

2024 al rialzo: crescita controllata e sostenibile

Prevediamo un 2024 in ulteriore crescita, sia organica, attraverso il consolidamento della nostra posizione di leader del mercato delle infrastrutture di rete, e la nostra sempre più importante presenza nel mercato delle soluzioni digitali, che attraverso ulteriori acquisizioni mirate per rafforzare la nostra presenza nel mercato della pubblica amministrazione e proseguiremo con una crescita controllata e sostenibile, con particolare attenzione ai razionali economici e finanziari che hanno sempre contraddistinto Sielte come una delle aziende più solide del comparto.

La strategia del 2024 prevede ulteriori acquisizioni e razionalizzazioni delle attività operative, operazioni sulle quali l’azienda conferma di essere costantemente al lavoro, con l’obiettivo di ricercare efficienza nel difficile mercato infrastrutturale fisso e mobile, e crescita nei settori diversificati e a valore, dove Sielte è ormai stabilmente presente. Importante sarà anche il processo di valorizzazione del Consorzio NextHera, società che nel 2024 si avvicinerà ai 100 milioni di fatturato, oltre che allo sviluppo del business di tutte le aziende controllate.

Nel 2025 si celebrano i 100 anni

Nel 2025 festeggeremo i 100 anni della nostra azienda e lo faremo con la consapevolezza di aver creato una realtà che, grazie alla diversificazione del business e alla struttura di gruppo, sarà in grado di superare i grandi picchi di attività che ci aspettano nei prossimi anni e le contrazioni che naturalmente dovremo gestire una volta indirizzate le attività connesse al Pnrr.

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Smart building, Enea in campo nel progetto europeo Tunes

Smart building, Enea in campo nel progetto europeo Tunes

Accelerare nella roadmap verso gli smart building su scala europea, rendendo più efficace l’attuazione dell’attestato di prestazione energetica, il cosiddetto “Ape”, integrandolo in prospettiva con i requisiti richiesti allo Smart readiness index, il cosiddetto “Sri”, parametro che misura la predisposizione all’intelligenza degli edifici. È questo l’obiettivo del progetto Tunes, finanziato dall’Unione europea, che vede la partecipazione in prima linea, per l’Italia, di Enea, insieme ad altra sei agenzie per l’energia comunitarie e a centri di ricerca come l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. A coordinare il progetto è la società tedesca Empirica.   

Gli smart building in Europa

L’Sri era stato introdotto come sistema facoltativo comune per gli stati membri dell’Unione europea nel 2018, con l’obiettivo di valutare la “predisposizione degli edifici all’intelligenza”. Il sistema si basava su una serie di parametri per esaminare la capacità degli edifici o delle unità immobiliari “di adattare il proprio funzionamento alle esigenze dell’occupante e della rete – si legge in una nota di Enea – nonché di migliorare l’efficienza energetica e la prestazione complessiva”.

La recente revisione della Direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (Epbd) prevede che entro il 30 giugno 2027 la Commissione Europea prescriva l’applicazione dell’Sri per gli edifici non residenziali con una potenza nominale degli impianti termici superiore a 290 kW.

Le caratteristiche degli “edifici smart”

“Un edificio è smart se è efficiente, consuma meno e riesce a gestire gli impianti in maniera intelligente attraverso sistemi di building automation – spiega Biagio Di Pietra, responsabile del Laboratorio Enea Soluzioni Integrate per l’efficienza energetica – È smart se possiede soluzioni per la gestione ottimale del comfort termico, infrastrutture per l’autoconsumo di energia prodotta localmente, sistemi per il monitoraggio dei consumi e, soprattutto, se dialoga in maniera flessibile con la rete elettrica”.

Come funziona Tunes e il ruolo di Enea

Tunes, spiega Enea, è articolato in cinque aree di studio che vanno dall’aggiornamento di database e strumenti di calcolo per gli indicatori utilizzati nell’Ape alla possibile armonizzazione di Ape e Sri. In questo quadro Enea si è occupata nello specifico della gestione dei database e dello sviluppo dell’indice Sri, sfruttando l’esperienza acquisita nell’implementazione del Sistema Informativo sugli Ape (Siape) e negli studi e nelle ricerche indirizzate al sistema elettrico.

Nell’ambito del programma nazionale di Ricerca di Sistema Elettrico, Enea ha avviato diverse attività e prodotto con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale un rapporto per valutare il potenziale di smartness del costruito esistente, si legge in una nota, applicando l’indice Sri a molteplici casi studio.

Condividere le buone pratiche di certificazione energetica

“Il progetto Tunes, presentato recentemente a Bruxelles nell’ambito di un evento organizzato da Enea – sottolinea Di Pietra – sarà uno strumento importante per condividere e diffondere le buone pratiche di Certificazione Energetica degli Edifici e dello Smart Readiness Indicator, individuando le policy più appropriate anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder di settore. Siamo convinti che integrare l’Sri nella certificazione Ape restituisca una fotografia più completa dei nostri edifici”.

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Apple si allea con OpenAI: ChatGpt sbarca sull’iPhone

Apple si allea con OpenAI: ChatGpt sbarca sull’iPhone

Apple entra ufficialmente nell’era dell’intelligenza artificiale, e sceglie OpenAI come partner per dare vita a una piattaforma che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti a personalizzare sempre più l’esperienza sui device della mela morsicata. Come? Creando in tempo reale contenuti stilizzati, con funzionalità che vanno dalla capacità di scrivere su schermo utilizzando la propria grafia a un’interazione più “umana” con Siri, passando per la possibilità di rimettere ordine alle proprie email e di controllare le app in modalità “lock” per evitare sgradite intrusioni.

Le novità Apple sono state presentate a Cupertino in occasione dell’edizione 2024 del Worldwide Developers Conference, dove il ceo Tim Cook, presentando la piattaforma denominata Apple Intelligence, ha parlato di “salto evolutivo”.

Le nuove funzionalità dei dispositivi

I telefoni e i tablet potranno essere usati come sempre, ma sono per l’appunto previste molte più funzioni che permetteranno di adattare e personalizzare i contenuti in base al contesto di utilizzo. I Genmoji, per esempio, sono nuove emoji generate tramite intelligenza artificiale, e accompagneranno l’avatar dell’utente per rendere le conversazioni più colorite e divertenti. Allo stesso tempo, in base all’argomento di conversazione, l’intelligenza artificiale può creare sul momento una storia mettendo insieme foto scattate in passato e attinenti quel tema, accompagnata da una base musicale a fare da colonna sonora. Novità anche per l’uso dell’iPadOs 18, che prevede la personalizzazione della trascrizione degli appunti: con Apple Pencil si potrà scrivere in digitale imitando la propria grafia, e il sistema correggerà lo stile anche quando la fretta prenderà il sopravvento. “Sarà sempre il tuo stile”, hanno spiegato a Cupertino, “ma solo più morbido e leggibile”.

Apple Intelligence potrà poi raggruppare le e-mail per temi o per fonte di invio, ma anche offrire una sinossi a messaggi con contenuti molto lunghi. Ridisegnata pure l’applicazione Foto, che è stata ristrutturata in modo da semplificare la ricerca alle immagini che popolano la memoria dello smartphone. Inoltre iOs 18 prevede molte possibilità di personalizzare e controllare la privacy. Le app più delicate possono essere “nascoste” a utenti esterni, oppure avere accesso con formule meno immediate, tipo riconoscimento facciale, touch o password, per evitare sgradite intrusioni.

La partnership con OpenAI

Apple ha anche annunciato che, in collaborazione con OpenAI, integrerà ChatGpt all’iPhone e ad altri dispositivi entro fine anno. Il ceo della società specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale generativa, Sam Altman, era d’altra parte presente all’evento di Cupertino. “Apple integrerà ChatGpt nelle esperienze di iOS, iPadOS e macOS, consentendo agli utenti di accedere alle funzionalità di ChatGpt – compresa la comprensione di immagini e documenti – senza dover passare da uno strumento all’altro”, si legge nell’annuncio pubblicato sul sito di OpenAI.

“Anche Siri può attingere all’intelligenza di ChatGpt quando è utile. Agli utenti Apple viene chiesto prima di inviare domande a ChatGpt, insieme a documenti o foto, e Siri presenta direttamente la risposta. Inoltre ChatGpt sarà disponibile negli strumenti di scrittura di Apple, per aiutare gli utenti a generare contenuti per qualsiasi argomento. Gli utenti possono anche utilizzare gli strumenti per le immagini di ChatGpt per generare immagini…

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