A un mese dall’attivazione della piattaforma «Bonus veicoli sicuri» sono 23.645 i rimborsi da 9,95 euro in corso di erogazione dalla Motorizzazione civile per compensare gli aumenti delle tariffe scattati dal primo novembre 2021 per la revisione di autoveicoli (fino a 35 quintali), motoveicoli, ciclomotori e minibus (fino a 15 posti) nelle officine autorizzate. Secondo i dati rilevati il 4 febbraio scorso, hanno presentato domanda 40.918 utenti (40.796 persone fisiche e 122 persone giuridiche) per revisioni effettuate tra il primo novembre e il 31 dicembre 2021. A partire dal primo marzo sarà possibile chiedere il bonus per quelle eseguite dal primo gennaio 2022.

Revisione, aumenti del 22%

Gli aumenti per la revisione di auto e moto sono scattati a novembre 2021. Il rincaro, introdotto con la Legge di Bilancio 2021, è pari al 22% della tariffa base se si effettua la revisione presso la Motorizzazione Civile (da 45 a 54,95 euro), mentre se ci si rivolge a un centro privato convenzionato alla tariffa base si deve aggiungere l’Iva (22%), la tariffa motorizzazione (10,20 euro) e le spese postali (1,78 euro). In totale sono 79,02 euro, il 18% in più rispetto ai 66,88 di prima. L’aumento, motivato con l’adeguamento agli indici Istat, arriva in un momento in cui i consumatori devono già subire l’impennata dei prezzi dei carburanti.

Come richiedere il bonus

Ma che cos’è il bonus? La tariffa della revisione di auto, moto e furgoni, ferma dal 2007, è aumentata dal mese di novembre 2020 e il governo per mitigare l’impatto ha previsto un indennizzo di 9,95 euro di cui potranno usufruire coloro che hanno fatto o faranno la revisione dal primo novembre 2021 fino al 31 ottobre 2024. Il sostegno è valido solo una volta per una sola vettura.Per presentare la domanda è necessario prima di tutto registrarsi alla piattaforma attraverso le credenziali dell’identità digitale Spid, oppure la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns). Poi bisogna compilare il modulo con queste informazioni: numero di targa del veicolo (che deve essere intestato alla stessa persona che chiede il rimborso), data e luogo dell’avvenuta revisione, nome, cognome e indirizzo email dell’intestatario e Iban. Al documento deve poi essere aggiunta in allegato la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione. Il rimborso arriverà sul conto corrente.

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