di Giovanna Maria Fagnani
Stroncato da un malore durante una vacanza in Liguria, Aleardo Caliari aveva 77 anni. Dal 2007 era la maschera di Milano al Carnevale Ambrosiano, nel 2018 aveva ricevuto l’Ambrogino d’oro
Addio all’ultimo Meneghino, la maschera della città. Nel pomeriggio di giovedì 10 marzo è morto Aleardo Caliari, autore e regista, fondatore e direttore artistico del Teatro della Memoria, cabarettista, chansonnier e caratterista, volto (e sorriso) iconico dello spettacolo milanese. Si trovava in villeggiatura a Grimaldi (Ventimiglia) assieme alla moglie. È stato stroncato da un malore, aveva 77 anni: «Saremmo dovuti tornare a Milano – ha racconto la moglie Gianna -. Improvvisamente, a due passi da casa, si è sentito male».
Il debutto nel 1967 con Gino Negri, poi i palchi del Nebbia Club di via Canonica, le esperienze con Franco Nebbia e Walter Valdi, poi Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Nanni Svampa e Memo Remigi. Nel 1979 l’estro di Caliari dà anima alla Casa di via Torino, compagnia teatrale nella casa di ringhiera. Poi, negli 1990, «Meneghino» fonda il Teatro della Memoria e va alla direzione del cabaret «La ribalta».
Dal 2007 Caliari era la maschera di Milano al Carnevale Ambrosiano. Nel 2018 l’Ambrogino d’Oro aveva riconosciuto il suo contributo alla città: non solo Meneghino, ma benemerito di Milano. «Era un uomo particolarmente colto — ha sottolineato la moglie — che con il teatro cercava di difendere l’identità culturale e non solo della città».
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12 marzo 2022 (modifica il 12 marzo 2022 | 13:17)
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