Nel primo trimestre del 2024 Nexi ha messo a segno ricavi pari a 781,6 milioni di euro, in crescita del 6%, mentre l’Ebitda è stato pari a 361,7 milioni, in aumento dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al 31 marzo l’Ebitda margin ha raggiunto il 46%, con un incremento di 112 punti base, anche grazie alla più veloce realizzazione di efficienze e sinergie di costo alla luce dell’integrazione del gruppo.
La visione strategica
La crescita “è supportata da un buon andamento dei volumi, in linea con il primo trimestre dell’anno scorso, anzi, anche un po’ meglio”, ha commentato il ceo Paolo Bertoluzzo, durante la call con gli analisti sui risultati del trimestre, sottolineando che il gruppo continua a registrare “una crescita consistente e allo stesso tempo un’espansione della marginalità”. Il primo scorcio del 2024 ha visto una performance “forte” e la seconda parte dell’anno “sarà inferiore”, ha spiegato il manager, confermando gli obiettivi per l’intero 2024.
Nexi è fermamente convinta che la convergenza tra pagamenti digitali e software per le pmi sia un tema che contribuirà a definire il settore nei prossimi anni. Di conseguenza, la società continua a rafforzare la propria posizione di “partner di riferimento” in Europa per i best-in-class Isv locali, con oltre 500 partner in otto mercati e soluzioni Pos già vendute dai canali Nexi nei Nordics e in Germania, che verranno estese nel tempo anche ad altri mercati e verticali.
Contestualmente alla pubblicazione dei dati trimestrali, è stato avviato il programma di buyback da 500 milioni di euro, che rappresenta “solo il primo passo” nei progetti di remunerazione degli azionisti di Nexi, a cui seguirà “a un certo punto” – ha precisato il cfo Bernardo Mingrone – il pagamento anche del dividendo. Il riacquisto di azioni potrebbe essere completato “prima” della scadenza, fissata in massimo 18 mesi. “Abbiamo iniziato con questi 500 milioni di euro di capitale da restituire agli azionisti, è un programma di 18 mesi che potrebbe essere completato prima. È solo il primo passo di un processo che a un certo punto porterà a pagare dividendi ma questo dipenderà dal prezzo dell’azione”, ha spiegato il manager.
Mingrone ha detto che la generazione di cassa di Nexi “è sufficiente per investire nel business, per finanziare il capex e le iniziative di crescita” come pure “l’M&A che ci aspettiamo di realizzare nei prossimi mesi e la riduzione del debito” e, infine, “per iniziare a remunerare gli azionisti”.
Bertoluzzo ha aggiunto che “continueremo ad allocare il nostro capitale in eccesso che è significativo e sta crescendo nel miglior interesse dei nostri azionisti”. Il ceo ha infine fatto riferimento all’Opa di Bbva su Banco Sabadell, rifiutata da quest’ultimo. Il gruppo italiano dei pagamenti ha infatti siglato una partnership strategica con Sabadell nel merchant acquiring di almeno dieci anni. “Stiamo monitorando la situazione ma siamo molto tranquilli. Abbiamo costruito una forte relazione con Sabadell e siamo convinti del potenziale del mercato spagnolo”, ha chiosato Bertoluzzo.
Le performance settore per settore
A livello di divisioni di business nel primo trimestre del 2024 Nexi…