di Redazione Online

Gli aggiornamenti sul Coronavirus di martedì 5 ottobre

Mentre in Italia si sta per raggiungere il target dell’80% di vaccinati contro il Covid tra gli over-12, ieri l’Ema ha autorizzato la somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna in terza dose per i pazienti immunodepressi a 28 giorni dopo la seconda somministrazione e la terza dose di Pfizer per tutti gli over 18 ma ad almeno sei mesi dalla seconda somministrazione. In Italia, dopo l’approvazione da parte dell’Aifa sono 153.588 le persone a cui è stata somministrata la terza dose di vaccino anti-Covid e la macchina organizzativa per somministrare il richiamo in modo massivo è già in moto. L’immunologo americano Antony Fauci ha spiegato che con la terza dose di vaccino la protezione aumenta fino a 44 volte. Intanto nel nostro paese sono 2.466 nuovi casi e 50 morti: qui i dati dell’ultimo bilancio relativo a martedì 5 ottobre (per consultare i bollettini che mostrano la situazione dall’inizio della pandemia: qui quelli del 2021, qui quelli del 2020). Qui la mappa del contagio nel mondo

Ore 20 – Cts, possibile graduale riapertura discoteche in zona bianca
Il Cts inoltre «ritiene che queste attività possano essere consentite in zona bianca garantendo: una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto; la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo Iss; l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso; la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali; l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso».

Ore 19.04 – Cuba supera i 900mila contagi. Il 48,9% della popolazione completamente vaccinato con dosi nazionali
Cuba ha superato i 900mila casi di coronavirus riportando oggi 4.793 nuovi casi nelle ultime 24 ore, per un totale di 900.512 positivi dall’inizio della pandemia a marzo 2020. Secondo quanto riferito dal ministero della Salute, 45 persone sono morte nell’ultima giornata, portando il totale dei decessi per la pandemia a 7.663. Attualmente sono 22.293 i casi attivi nel Paese, mentre sono 27.296 i casi sospetti. Più di 5,47 milioni di persone (48,9% della popolazione) hanno completato il programma di immunizzazione con i vaccini nazionali, che prevede una somministrazione di tre dosi.

Ore 18.29 – Il bollettino di oggi: 2.466 nuovi casi e 50 morti
Sono 2.466 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.612. Sono invece 50 le vittime in un giorno, ieri erano state 37. I tamponi sono 322.282, contro i 122.214 di ieri, per un rapporto tamponi-positivi che si attesta allo 0,8 per cento rispetto all’1,3 per cento di ieri. A livello territoriale, le Regioni con il maggior numero di contagi sono Veneto (363), Sicilia (321) e Lombardia (288). Qui il bollettino integrale.

Ore 17.17 – L’Ordine dei medici: «La terza dose può ridurre di 10 volte i contagi tra i sanitari»
La possibilità di utilizzare una terza dose di vaccino anti Covid – dopo il via libera di ieri dell’Ema a immunodepressi e a over 18 – «è un’arma in più per controllare il virus. E se serve si può fare. È chiaro che per i sanitari, più a rischio contagio, c’è una ragione in più: oggi abbiamo dai 1.500 ai 2mila operatori al mese che si infettano, facendo la terza dose invece di 2mila ce ne sarebbero presumibilmente 200». A dirlo all’Adnkronos Salute il presidente della Federazione nazionale degli Ordine dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli. «L’autorizzazione dell’Ema – continua Anelli – dà la possibilità al ministero della Salute di poter utilizzare quest’arma in maniera abbastanza flessibile in ragione dei gruppi di popolazione più a rischio. E là dove dovesse esserci una possibilità di ripresa di circolazione del virus». Anelli appoggia anche la battaglia dei camici bianchi del gruppo «Medici ed odontoiatri liberi professionisti per vaccinazione Covid -19», che hanno inviato una lettera a Draghi, al commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo e al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere la terza dose di vaccino anti Covid per tutti i sanitari che vogliono farla, senza distinzione tra operatori del Servizio sanitario nazionale e liberi professionisti e con criteri uniformi in tutto il Paese. «I sanitari vanno considerati nella loro globalità, senza distinzioni di sorta», conclude Anelli.

Ore 16.47 – In Russia 895 morti in un giorno
In Russia i decessi nelle ultime 24 ore hanno raggiunto un numero record per la terza volta questo mese, con 895 morti, il dato quotidiano più alto dall’inizio della pandemia. I contagi, inoltre, sono tornati a superare i 25 mila, con 25.110 nuovi casi confermati nell’ultima giornata. I tassi di vaccinazione nel Paese restano bassi e il governo evita di imporre restrizioni dure. Il Cremlino ha fatto sapere che la situazione suscita preoccupazione, ma che non sta valutando un lockdown nazionale né altre misure a livello nazionale.

Ore 16 – Il virologo Burioni: anche a 6 mesi «è altissima la protezione dei vaccini dai casi gravi»
L’efficacia del vaccino contro l’infezione cala nel tempo (quindi subito la terza dose per i vulnerabili e i sanitari) ma rimane altissima la protezione contro la malattia grave (quindi tranquilli e vaccinatevi) Il virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta così su Twitter uno studio «appena uscito su Lancet». Dal lavoro emerge che l’efficacia del vaccino Pfizer/BioNTech contro le infezioni da Sars-CoV-2 diminuisce nell’arco di 6 mesi, passando dall’88% registrato un mese dopo le due dosi al 47% dopo 6 mesi. Tuttavia, l’efficacia contro i ricoveri Covid per tutte le varianti, inclusa Delta, è rimasta alta (al 90%) per almeno 6 mesi.

Ore 15 – Bertolaso: dal 22 novembre Lombardia pronta a terza dose
«Bisogna vaccinarci tutti con la terza dose quando il governo ci darà l’ok». Lo ha detto il commissario Guido Bertolaso facendo il punto sulla campagna vaccinale in Lombardia nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia. «Il Covid non è stato eradicato come il vaiolo, ma gira ancora e bisognerà fare i richiami», ha sottolineato Bertolaso. «Gli immunocompromessi verranno vaccinati entro la fine di ottobre, gli over 80 a fine dicembre, le Rsa entro metà novembre e il personale socio sanitario, per il quale partiremo l’11 di ottobre, entro fine dicembre. E poi, se avremo luce verde dal governo, procederemo a vaccinare tutti i lombardi che lo richiederanno. Consiglio caldamente di prepararsi a vaccinarsi».

Ore 10.07 – In calo in Israele nuove infezioni e casi gravi
Continuano a scendere i dati della pandemia in Israele nella sua quarta ondata. Nelle passate 24 ore le nuove infezioni – secondo il ministero della sanità – sono state 3.186 a fronte di quasi 120mila test: il tasso di positività, in discesa, è ora a 2.7%. In evidente calo anche il numero dei casi gravi che sono attualmente 505. Balzo in avanti dei vaccinati con la terza dose: ad oggi sono quasi 3.600.000.

Ore 8.51 – L’Italia dona 1,2 milioni di dosi all’Iran
L’Italia dona 1,2 milioni di dosi di vaccino Astrazeneca all’Iran. L’annuncio è stato dato dall’Ambasciatore italiano in Iran, Giuseppe Perrone, nel corso di evento organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Teheran per illustrare alle autorità e al pubblico iraniani il contributo del nostro Paese alla lotta contro il Covid in Iran. «L’Italia e l’Iran sono stati tra i paesi maggiormente colpiti all’inizio della pandemia – ha detto Perrone – e sono stati entrambi messi a dura prova. La donazione dell’Italia assume ancora maggiore rilievo in un momento cruciale, come questo, per il definitivo superamento dell’emergenza epidemica a livello globale».

Ore 8.36 – Giappone, oltre il 605 della popolazione ha ricevuto doppia dose di vaccino
Secondo quanto diffuso in un comunicato dal Cabinet office, la percentuale di giapponesi che ha ricevuto la doppia dose di vaccino contro il Covid è del 60,9% (pari a circa 77 milioni di persone), mentre il 71,3% (90 milioni di persone) ha ricevuto almeno la prima dose, mostrando un evidente avanzamento della campagna vaccinale che, seppure partita in ritardo, si è oramai allineata ai numeri dei principali paesi europei e degli USA. Secondo le stime entro ottobre la percentuale dei vaccinati totali dovrebbe superare il 70%. Tra gli over 65, il 90,6% ha ricevuto la prima dose e l’89,4% anche la seconda.

Ore 8.06 – In Cina nessun nuovo caso a trasmissione locale
In Cina non sono stati riportati nuovi casi di Covid a trasmissione locale. È la prima volta che accade in più di tre settimane dopo che il Paese ha combattuto contro nuove ondate della pandemia nelle province di Fujian e Heilongjiang dove ora si ritiene che il virus sia sotto controllo. Il primo caso dell’ultimo focolaio nel Fujian è stato segnalato il 10 settembre nella città di Putian. Le infezioni si sono poi diffuse nella vicina Xiamen, ma sono state contenute nella provincia sud-orientale.

Ore 8 – IL PUNTO – La campagna vaccinale in Italia
Sono 153.588 le persone che nel nostro Paese hanno ricevuto la terza dose del vaccino, il 2,02% della popolazione oggetto di dose aggiuntiva/richiamo. Gli italiani che hanno avuto almeno una dose sono 45.433.497, l’84,12% della popolazione over 12 mentre quelli che hanno completato il ciclo vaccinale sono 42.835.902, il 79,31% della popolazione over 12. È quanto si legge nel report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 6.12 di oggi. Le dosi di vaccino sinora somministrate in Italia sono 85.391.800, l’86,4% del totale di quelle consegnate, pari finora a 98.881.271 (nel dettaglio 70.143.241 Pfizer/BioNTech, 15.235.754 Moderna, 11.543.382 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.958.894 Janssen).

5 ottobre 2021 (modifica il 5 ottobre 2021 | 20:44)

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