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194 milioni di euro alle imprese italiane per sostenere i progetti di ricerca e innovazione nel settore farmaceutico
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con apposito decreto, ha disposto l’attivazione del Fondo per sostenere la realizzazione dell’Importante Progetto di Comune Interesse Europeo “Salute 1”, noto anche come “IPCEI Med4Cure”, nella catena strategica del valore della farmaceutica.
L’attivazione del Fondo segue la Decisione della Commissione Europea dello scorso 28 maggio che ha autorizzato gli aiuti di Stato di sei paesi europei (Belgio, Francia, Italia, Slovacchia, Spagna e Ungheria) per un ammontare complessivo di 1 miliardo di euro.
Il Fondo “IPCEI Salute 1”, che ha una disponibilità finanziaria di 194.631.620,72 euro, è finalizzato all’erogazione di contributi alle imprese italiane coinvolte nella realizzazione di progetti di ricerca e innovazione nel settore sanitario e farmaceutico.
Il programma europeo, infatti, mira ad accelerare il progresso medico e la qualità dell’assistenza sanitaria e a promuovere la resilienza dell’industria sanitaria dell’Unione Europea, migliorando la scoperta di farmaci, in particolare per esigenze mediche non soddisfatte come le malattie rare, e sviluppando processi di produzione innovativi e più sostenibili per i farmaci.
Le agevolazioni ai soggetti nazionali coinvolti, in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 3 del decreto interministeriale 21 aprile 2021, e selezionati a seguito della manifestazione d’interesse lanciata per la selezione delle iniziative, saranno fornite sotto forma di contributo alla spesa nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, secondo le condizioni stabilite dalla Commissione europea.
I termini per la presentazione delle istanze saranno aperti, con apposito provvedimento di attuazione della Direzione Generale per incentivi alle imprese del MIMIT, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto del ministro.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti, i soggetti destinatari dell’intervento possono visitare la pagina del sito ministeriale dedicata all’IPCEI Salute 1 e consultare le disposizioni, informazioni e FAQ che saranno pubblicate, o contattare l‘indirizzo dedicato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Risolto il mistero degli strani rumori che provenivano da un altoparlante della navetta Starliner della Boeing, ancora agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale e in attesa di rientrare sulla Terra senza equipaggio: si trattava di un semplice disturbo nel collegamento audio tra il veicolo e la Iss, come riporta la Nasa su X.
Non si tratta di un problema particolarmente anomalo, poiché il sistema audio della Stazione Spaziale è molto complesso e consente l’interconnessione di più veicoli spaziali e moduli, dunque è abbastanza comune avvertire rumori e disturbi.
Il suono pulsante, ora cessato, era stato segnalato dall’astronauta della Nasa Butch Wilmore, giunto sulla Iss a bordo della Starliner insieme a Sunita Williams, durante un collegamento radio con il centro di controllo missione al Johnson Space Center di Houston avvenuto il 31 agosto scorso.
In quell’occasione, l’astronauta aveva avvicinato il microfono alla fonte del rumore per farlo sentire ai tecnici in ascolto. Wilmore ha seguito la procedura richiesta in questi casi a tutto l’equipaggio della Stazione Spaziale: contattare il controllo missione quando si sentono disturbi provenienti dal sistema di comunicazione.
Come precisa il post della Nasa, il problema audio non ha avuto alcun impatto dal punto di vista tecnico, né sulle operazioni della Iss né su quelle di Starliner.
La navetta dovrebbe sganciarsi il 7 settembre per effettuare il suo viaggio di ritorno senza Wilmore e Williams, a causa dei problemi tecnici riscontrati durante il suo primo volo di prova. Lo sgancio è previsto quando in Italia saranno le ore 00:04 mentre la discesa al White Sands Space Harbor nel Nuovo Messico sarà intorno alle 18:03, grazie all’ausilio di paracaduti e airbag.
Qualcomm starebbe esplorando la possibilità di acquisire alcune divisioni di Intel dedicate alla progettazione. Lo scopo, secondo persone che hanno familiarità con la questione citate da Reuters, sarebbe quello di incrementare il portafoglio prodotti sul fronte del personal computing.
Uno dei dirigenti di Qualcomm starebbe valutando tutte le unità di progettazione dell’azienda, ma sarebbe in particolare interessato all’attività di progettazione di pc client di Intel. L’acquisizione di altre unità, come quelle che si occupano di server, risulterebbe del resto molto meno in linea con il posizionamento di Qualcomm.
Bisogna rimarcare che si tratta solo di rumors: Qualcomm non ha contattato Intel per una potenziale acquisizione, ed entrambe le aziende hanno rifiutato di commentare l’indiscrezione.
D’altra parte Qualcomm, società da 184 miliardi di dollari specializzata nella produzione di chip dedicati agli smartphone (con Apple tra i suoi clienti di maggior pregio), sta lavorando da mesi ai fianchi di Intel. Secondo le fonti, l’interesse e i piani di Qualcomm però non sono stati finalizzati e potrebbero cambiare.
Il produttore di chip potrebbe adesso sfruttare un momento “favorevole”: Intel infatti è alle prese con problemi di liquidità e sta cercando da una parte di ridurre le unità, dall’altra di vendere attività considerate non strategiche, sempre secondo le fonti.
Il mese scorso Intel ha registrato un secondo quarter con risultati molto negativi, che ha comportato una riduzione del 15% del personale e uno stop al pagamento dei dividendi. L’anno scorso il fatturato del settore pc client è sceso dell’8% a 29,3 miliardi di dollari, in un contesto di generale debolezza del mercato dei personal computer. Il top management dell’azienda guidata da Pat Gelsinger è comunque convinto che le cose siano destinate a cambiare: l’introduzione di pc dotati di intelligenza artificiale spingerà i consumatori ad aggiornare i loro computer e genererà maggiori vendite.
All’inizio di questa settimana Intel ha in effetti lanciato un nuovo chip per pc chiamato Lunar Lake, che secondo l’azienda offre prestazioni superiori per le applicazioni di intelligenza artificiale. Il processore vanta la collaborazione di Tsmc, il che rappresenta una sostanziale novità per Intel, che ha sempre gestito i propri prodotti internamente.
Per fare cassa, nel frattempo, Intel ha venduto la sua partecipazione di 1,18 milioni di azioni nella società britannica Arm, operazione che dovrebbe valere circa 147 milioni di dollari. La società sta anche considerando la possibilità di suddividere la sua attività di fonderia e persino abbandonare alcuni progetti di fabbrica. Tra i consulenti che stanno fornendo assistenza ci sono Morgan Stanley e Goldman Sachs, storici banchieri dell’azienda.
Il consiglio di amministrazione di Intel si riunirà la prossima settimana per valutare una proposta dell’amministratore delegato Pat Gelsinger e di altri dirigenti su come ridurre le operazioni nel tentativo di risparmiare denaro. Tra le possibili opzioni, sempre secondo Reuters, c’è la vendita della sua unità di chip programmabili, Altera.
Assoluta necessità di una rapida decisione del TAR
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, con delega al coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Josef Aschbacher. Al centro del confronto la recente decisione del TAR siciliano di sospendere i lavori per la realizzazione dell’osservatorio “FlyEye” sul Monte Mufara, nelle Madonie, gestito dall’ESA.
Durante la conversazione, Urso e Aschbacher hanno concordato sull’assoluta necessità di una rapida decisione da parte della magistratura amministrativa siciliana, per evitare il rischio concreto di un ripensamento dell’ESA che potrebbe avere ripercussioni significative su altri progetti già assegnati o in corso di assegnazione all’Italia.
“Abbiamo salvaguardato questo importante investimento, che posiziona l’Italia come leader nel settore spaziale a livello globale, quando sembrava ormai compromesso per i ritardi autorizzativi e spostato ad altra sede. Confidiamo ora che la giustizia amministrativa confermi l’interesse strategico di questo progetto anche a tutela della reputazione e della credibilità internazionale del nostro Paese”, ha dichiarato il Ministro Urso.
L’osservatorio, di rilevanza internazionale, rappresenta un riconoscimento dell’eccellenza scientifica e tecnologica italiana nel campo dell’osservazione dello spazio profondo. L’ESA ha previsto un investimento complessivo di 12 milioni di euro per la sede siciliana, con ricadute economiche aggiuntive di circa 1,5 milioni di euro per l’indotto.
Il progetto aveva subito in passato notevoli ritardi a causa delle autorizzazioni locali, tanto che l’ESA aveva considerato, lo scorso anno, lo spostamento del sito verso un’alternativa nelle Canarie, pronta ad accoglierlo senza ostacoli. Tuttavia, grazie agli interventi del governo italiano attraverso una decretazione d’urgenza e una stretta collaborazione con le autorità locali, l’ESA ha deciso di confermare la sua scelta del sito sulle Madonie, sottolineando l’urgenza di una rapida realizzazione dell’osservatorio in linea con gli obiettivi ambiziosi del progetto.
Valutazione attuale: 5 / 5
Dopo un periodo di crisi, il mondo dei pc si sta reinventando grazie all’intelligenza artificiale, che grazie a chip di nuova generazione può funzionare senza bisogno di connessione a internet. Modificando il modo in cui creiamo e lavoriamo, con modalità di utilizzo sempre più personalizzate e intuitive. Come spiega Luca Rossi, italiano alla guida della divisione dispositivi intelligenti di Lenovo, primo produttore al mondo di pc.
Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, nel suo primo messaggio dopo l’arresto in Francia, definisce sul suo stesso canale Telegram “sorprendente” che qualcuno sia ritenuto responsabile per crimini commessi da altri, negando anche che la sua piattaforma di messaggistica sia un “paradiso anarchico” e definendo tali affermazioni “assolutamente false”. Per l’imprenditore russo, accusare un amministratore delegato “di crimini commessi da terzi” è un “approccio sbagliato”.
In un lungo messaggio, il primo dall’arresto in Francia, Durov ammette che i numeri crescenti di utenti – circa 950 milioni in tutto il mondo – “causa disagi crescenti che rendono più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma. Per questo – prosegue – mi sono posto come obiettivo personale di assicurare che le cose da questo punto di vista migliorino”, aggiungendo che ci si sta occupando del problema “dall’interno” e che maggiori dettagli saranno resi pubblici in futuro, nella speranza di rendere Telegram, e l’industria dei social nel suo insieme, “più sicura e più forte”.
Intanto il procuratore generale del New Mexico ha intentato una causa contro la società che sta dietro a Snapchat, sostenendo che il design e le politiche del sito favoriscono la condivisione di materiale pedopornografico e facilitano lo sfruttamento sessuale dei minori. Il procuratore generale Raúl Torrez ha presentato la causa contro Snap Inc. giovedì presso il tribunale statale di Santa Fe. Oltre agli abusi sessuali, la causa sostiene che la società promuove apertamente il traffico di bambini, la droga e le armi.
Le “dannose caratteristiche progettuali di Snap creano un ambiente in cui i predatori possono facilmente prendere di mira i bambini attraverso schemi di sextortion e altre forme di abuso sessuale”, ha dichiarato Torrez in un comunicato. L’estorsione sessuale, o sextortion, consiste nel convincere una persona a inviare foto esplicite online e poi minacciare di rendere pubbliche le immagini a meno che la vittima non paghi del denaro o si impegni in favori sessuali. “Snap ha ingannato gli utenti facendo loro credere che le foto e i video inviati sulla sua piattaforma scompariranno, ma i predatori possono catturare in modo permanente questi contenuti e hanno creato un annuario virtuale di immagini sessuali di minori che vengono scambiate, vendute e conservate a tempo indeterminato”, ha dichiarato Torres.
Secondo la denuncia, i minori riferiscono di aver avuto più interazioni sessuali online su Snapchat che su qualsiasi altra piattaforma, e le vittime del traffico sessuale vengono reclutate su Snapchat più che su qualsiasi altra piattaforma. Prima della causa, il Nuovo Messico ha condotto un’indagine sotto copertura durata mesi sulle immagini di abusi sessuali su minori su Snapchat. Secondo la dichiarazione di Torrez, l’indagine ha rivelato una “vasta rete di siti web oscuri dedicati alla condivisione di immagini sessuali rubate e non consensuali da Snap”, trovando più di 10.000 registrazioni relative a Snap e a materiale pedopornografico nell’ultimo anno. Tra questi, anche informazioni relative a minori di età inferiore ai 13 anni vittime di abusi sessuali….
Progressi significativi dopo due giorni di riunione a oltranza anche sul protocollo d’intesa tra le procedure per la valorizzazione del Gruppo
Si è tenuta a Palazzo Piacentini una due giorni di sessione di lavoro a oltranza del tavolo La Perla. Alle riunioni hanno partecipato i dirigenti del Mimit, una rappresentanza dei liquidatori britannici e i curatori italiani di La Perla Global Management, i commissari di La Perla Manufacturing e il curatore di La Perla Italia.
Tutte le procedure hanno lavorato per perfezionare un protocollo di intesa – il primo in assoluto dopo la Brexit – finalizzato alla migliore valorizzazione del Gruppo e a un efficace coordinamento delle procedure.
Contestualmente, hanno raggiunto un accordo interinale per consentire a La Perla Manufacturing la produzione di capi a marchio “La Perla” e la loro commercializzazione.
Le procedure si sono impegnate a continuare il confronto per risolvere le questioni ancora aperte, prevedendo di concludere il tutto quanto prima.
Sei ore dopo l’undocking dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), la navicella Starliner della Boeing è rientrata senza equipaggio sulla Terra, atterrando nel White Sands Space Harbour, in New Mexico, all’interno di un poligono missilistico che veniva utilizzato dalla Nasa per addestrare i piloti dello Space Shuttle.
Il rientro automatico senza i due astronauti con cui era arrivata tre mesi fa, i piloti collaudatori Butch Wilmore e Suni Williams, è avvenuto per decisione della Nasa a causa dei problemi tecnici rilevati durante il viaggio di andata, lo scorso 6 giugno.
I due astronauti, che sarebbero dovuti rientrare a giugno, una settimana dopo il loro arrivo, dovranno restare a bordo della Iss per altri cinque o sei mesi.
Salesforce annuncia di aver raggiunto un accordo definitivo per acquisire Own Company, società attiva nel settore delle soluzioni di protezione e gestione dei dati. L’acquisizione, valutata circa 1,9 miliardi di dollari, mira a rafforzare la capacità di Salesforce di offrire soluzioni robuste per la protezione e la gestione dei dati dei clienti, garantendo la sicurezza e la conformità delle informazioni critiche.
Le capacità di Own completeranno le offerte esistenti di Salesforce, come Salesforce Backup, Shield e Data Mask. Ciò consentirà a Salesforce di offrire un set di prodotti di protezione dei dati e prevenzione delle perdite più completo, rafforzando ulteriormente il suo impegno nel fornire soluzioni end-to-end sicure. Queste soluzioni sono essenziali per proteggere le risorse più preziose dei clienti, i loro dati, e per ricavare il massimo valore dai loro dati storici sfruttando l’intelligenza artificiale per comprendere le tendenze e prevedere la crescita futura.
Own, partner di Salesforce AppExchange dal 2012, oggi gode della fiducia di quasi 7.000 clienti per proteggere i dati critici delle loro applicazioni SaaS.
L’acquisizione di Own avviene in un momento in cui la sicurezza dei dati è una priorità crescente per le aziende, soprattutto con l’avvento dell’AI che ha aumentato la consapevolezza della necessità di proteggere e gestire l’accesso ai dati. Salesforce mira a potenziare la crescita dei suoi prodotti per la sicurezza, la privacy e la conformità dei dati sulla piattaforma, offrendo soluzioni complete per la protezione e la prevenzione della perdita dei dati.
“La sicurezza dei dati non è mai stata così cruciale, e l’esperienza comprovata e i prodotti di Own miglioreranno la nostra capacità di offrire soluzioni robuste per la protezione e la gestione dei dati ai nostri clienti,” ha dichiarato Steve Fisher, Presidente e GM della piattaforma Einstein 1 e dei servizi dati unificati. “Questa proposta di transazione sottolinea il nostro impegno a fornire soluzioni sicure e complete che proteggano i dati più preziosi dei nostri clienti e affrontino il mutevole panorama della sicurezza e della conformità dei dati”.
La chiusura della transazione è prevista per il quarto trimestre dell’anno fiscale 2025, soggetta alle consuete condizioni di chiusura e all’approvazione regolamentare. Non sono previsti cambiamenti nelle previsioni finanziarie per l’anno fiscale 2025, e Salesforce prevede di ottenere un’accresciuta liquidità a partire dal secondo anno successivo alla chiusura della transazione.
Salesforce ha superato le aspettative di Wall Street per i ricavi e gli utili del secondo trimestre, grazie a una maggiore spesa per i prodotti cloud. La società ha riportato ricavi di 9,33 miliardi di dollari, superando la previsione media degli analisti di 9,23 miliardi. Le azioni della società sono aumentate di oltre il 4% nelle contrattazioni post-market.
Salesforce ha previsto ricavi per il terzo trimestre compresi tra 9,31 e 9,36 miliardi di dollari, leggermente inferiori alle stime degli analisti. Nonostante una crescita più lenta rispetto agli anni precedenti, l’azienda è ben posizionata per continuare a crescere, con previsioni di fatturato per l’intero anno…
“Grandi investimenti su idrogeno, opportunità per nostre imprese”
L’Arabia Saudita è un “partner” importante per l’Italia, con grandi opportunità sulla transizione verde ma anche per aprire nuovi mercati, compresa l’Africa. Lo ha detto Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, oggi a Milano per l’evento “Green Shoring Global Initiative – Navigating Manufacturing Supply Chain Challenges Through Resiliency” organizzato dal Ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita con il supporto di The European House Ambrosetti.
“Green shoring – ha sottolineato – significa trasferire elementi, parti della catena del valore verso Paesi partner. E’ un’alleanza che non è solo scambio energetico ma possibilità di produrre insieme per cercare di rispettare i parametri green che non sono solo nazionali: i meccanismi Ue richiedono alle aziende di avere un’intera filiera valutata e quindi è un fatto globale. L’Arabia Saudita è leader nei combustibili fossili e intende investire notevolmente per essere leader anche nella nuova frontiera delle rinnovabili, a partire dall’idrogeno verde, costruendo un nuovo sistema energetico di cui l’Italia può essere parte. Insieme potremo raggiungere gli obiettivi ambiziosi previsti e questa può essere anche una grande opportunità per le nostre imprese“.
Più in generale però, ha rilevato Valentini, “l’Italia è un partner scelto dall’Arabia Saudita, la relazione tra i nostri Paesi è molto lunga nel tempo ma deve approfondirsi e prendere ulteriore spessore. E’ quello che stiamo facendo“. Da parte delle aziende italiane, ha concluso, “c’è grande interesse per l’Arabia Saudita come mercato di sbocco ma anche come hub per tutto il mercato del Golfo e verso altri possibili sbocchi, compresa l’Africa, su cui abbiamo anche la possibilità di lavorare insieme nell’ottica del Piano Mattei“.
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