I segreti dell’empatia risiedono nel cervello

I segreti dell’empatia risiedono nel cervello

È nella corteccia prefrontale (l’area del nostro cervello considerata cruciale per la personalità e il comportamento sociale) che si decide come reagiremo alle emozioni altrui. Lo stesso comportamento si osserva negli uomini come negli animali: c’è chi, dopo avere sperimentato una situazione negativa, di fronte alla stessa situazione vissuta da un altro si allontana, chi invece si avvicina per aiutare. Il ricordo di un’esperienza stressante, in sostanza, può influenzare profondamente la reazione verso un altro individuo in uno stato emotivo alterato.

Un team dell’Istituto italiano di Tecnologia di Genova, in collaborazione col Policlinico San Martino, attraverso test preclinici e tecniche avanzate per lo studio del cervello ha scoperto uno dei meccanismi che regolano l’empatia nel mondo animale. A svolgere un ruolo centrale sono i neuroni che producono il fattore di rilascio della corticotropina (Crf), una molecola che entra in gioco in risposta allo stress. Questi neuroni costituiscono una sorta di memoria emotiva, in grado di influenzare le reazioni a stimoli socio-emozionali.

Lo studio, pubblicato su Nature Neuroscience, permette di comprendere meglio come funziona il nostro cervello e in particolare apre una finestra su che cosa succede in patologie psichiatriche in cui queste funzioni socio-cognitive sono alterate, come il disturbo post-traumatico da stress, l’autismo e la schizofrenia.

Nel servizio, l’intervista a Francesco Papaleo, coordinatore dell’unità di ricerca “Genetics of Cognition” dell’Iit e affiliato all’Irccs Policlinico San Martino

 

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Moda: Urso convoca tavolo nazionale al Mimit il 22 luglio

Moda: Urso convoca tavolo nazionale al Mimit il 22 luglio

Nella riunione verranno condivisi aggiornamenti sul Piano Italia per la Moda e analizzati gli sviluppi di altri dossier

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, ha convocato per martedì 22 luglio, alle ore 11.30, a Palazzo Piacentini il Tavolo nazionale sul settore Moda.

Nel corso della riunione verranno condivisi aggiornamenti sulle misure previste dal Piano Italia per la Moda e analizzati gli sviluppi relativi a ulteriori dossier, tra cui l’attuazione del regime di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), la proposta di una nuova norma a tutela della legalità e l’informativa sull’avvenuta estensione della Cassa Integrazione Salariale per le imprese artigiane del comparto.

Interverranno all’incontro – oltre ai rappresentanti dei Dicasteri coinvolti, della Conferenza delle Regioni e dell’ANCI – tutte le associazioni di categoria del comparto Moda più rappresentative a livello nazionale, tra cui Camera Nazionale della Moda Italiana, Fondazione Altagamma, Confindustria Moda, Confindustria Accessori Moda, Confartigianato, CNA Federmoda, Federazione Moda Italia, nonché le associazioni rappresentative della produzione e della distribuzione commerciale.

 

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I pericoli nascosti sotto la sabbia: perché scavare buche in spiaggia può essere letale

I pericoli nascosti sotto la sabbia: perché scavare buche in spiaggia può essere letale

Scavare buche in spiaggia è un passatempo comune, e potrebbe sembrare un’attività innocua. Tuttavia, sotto l’apparente divertimento si celano pericoli reali e, in alcuni casi, letali. Non si tratta solo del rischio di inciampare e farsi male, ma di qualcosa di molto più grave. Come recentemente spiegato da Stephen Leatherman, docente di scienza costiera alla Florida International University, il pericolo è che la sabbia possa collassare all’improvviso, travolgervi e seppellirvi. E se pensate che sia una possibilità remota, è un dato di fatto che muoiono più persone per soffocamento da sepoltura nella sabbia che per attacchi di squali.

 

Bambino in una buca in spiaggia (Getty)

Il rischio di soffocamento e intrappolamento

Il pericolo più grave e frequente è il collasso delle pareti della buca, che può intrappolare chi vi si trova all’interno. La sabbia, soprattutto se asciutta e sciolta, è estremamente instabile. A differenza del terreno compattato, non offre quasi alcuna resistenza alla pressione e può cedere improvvisamente.

Soffocamento per compressione: Il peso della sabbia che collassa può esercitare una pressione incredibile sul torace e sull’addome, impedendo la respirazione. Anche pochi centimetri di sabbia possono rendere impossibile l’espansione dei polmoni, portando rapidamente al soffocamento.

Intrappolamento e difficoltà di recupero: Essere intrappolati sotto la sabbia rende estremamente difficili le operazioni di soccorso. La sabbia bagnata, in particolare, diventa densa e pesante, come cemento liquido, rendendo quasi impossibile liberarsi autonomamente o essere estratti senza attrezzi specifici. Ogni movimento può causare ulteriori crolli, peggiorando la situazione.

 

Ragazzo che scava una buca in spiaggia (Getty)

La velocità con cui avviene una tragedia

Non si ha quasi mai il tempo di reagire. Il collasso di una buca profonda avviene in pochi secondi. Chi è all’interno viene sommerso prima ancora di rendersi conto del pericolo. La rapidità dell’evento riduce drasticamente le possibilità di salvezza, anche in presenza di bagnanti e soccorritori nelle vicinanze. Il panico, inoltre, può peggiorare la situazione, facendo compiere movimenti avventati che accelerano l’instabilità della buca.

Bambino che scava una buca nella sabbia in spiaggia (Getty)

La fisica della sabbia

Per comprendere come possano accadere queste tragedie, bisogna analizzare le dinamiche fisiche che regolano il comportamento della sabbia. La sabbia, spiega Leatherman, “non è un materiale in senso stretto, ma piuttosto un insieme di materiali di forma sferica e dimensioni diverse, che variano da 0,06 e 2 millimetri di diametro.” 

Il peso e il comportamento della sabbia dipendono dalla sua composizione. Se provate a creare un cumulo di sabbia, questo si assesterà tipicamente in una forma a cono con un angolo di pendenza di circa 33 gradi, chiamato “angolo di riposo”. Questa è una conformazione di equilibrio dove la forza di gravità è contrastata dalla forza di attrito tra i granelli di sabbia. Tuttavia, è un equilibrio instabile: basta una piccola perturbazione – come l’aggiunta di altra sabbia o una pressione – per far precipitare la struttura.

La stabilità aumenta se la sabbia è bagnata. “Se si scava una buca sulla spiaggia,” dice Leatherman, “questa rimarrà stabile finché la sabbia è umida. Quando si asciuga, o quando qualcuno si ferma vicino al bordo della buca, aggiungendo peso extra, questa crolla, e i granelli riempiono tutti gli spazi aperti nella buca, non lasciando più aria a chi vi rimane intrappolato.”

Queste “valanghe” di sabbia, secondo lo scienziato, sono ancora più pericolose di quelle di neve. “Gli sciatori intrappolati nelle valanghe possono tentare di formare una sacca d’aria mettendo le mani a coppa, perché la neve è leggera: con la sabbia, molto più pesante, è impossibile.” Il peso della sabbia che collassa può esercitare una pressione incredibile sul torace e sull’addome, impedendo la respirazione e portando rapidamente al soffocamento.

Un rischio sottovalutato

Molti sottovalutano questi pericoli, considerando lo scavo di buche come un gioco innocuo. Questo è dovuto anche alla mancanza di consapevolezza e informazione. È essenziale educare, soprattutto i più giovani, sui rischi connessi a questa attività. Spiegare che un semplice gioco può trasformarsi in una situazione di estremo pericolo è il primo passo per prevenire tragedie.

Cosa fare (e cosa non fare)

Salvare qualcuno intrappolato in una buca di sabbia collassata è estremamente difficile. Muovendosi attorno alla buca per cercare di liberare la persona, si rischia di innescare altre valanghe. La prima cosa da fare è collocare delle assi che vadano da una parte all’altra della buca, e cercare di rimuovere la sabbia rimanendo su queste assi per evitare di aggiungere peso.” Ma la soluzione migliore è sempre la prevenzione. “Mai scavare una buca più profonda di 60 centimetri.”

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Mimit: chiesta a Poste Italiane la sospensione della commercializzazione di due francobolli

Mimit: chiesta a Poste Italiane la sospensione della commercializzazione di due francobolli

Decisione assunta su indicazione del ministro Urso relativa a due francobolli raffiguranti montagne del Trentino-Alto Adige privi della dicitura bilingue

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del Ministro Adolfo Urso, ha richiesto a Poste Italiane l’immediata sospensione della commercializzazione di due francobolli appartenenti alla serie “Turistica – Patrimonio naturale e paesaggistico”.

La decisione è stata assunta a seguito di un’anomalia riscontrata dal Mimit nei francobolli dedicati ai monti del Gruppo del Catinaccio delle Dolomiti e del Gruppo del Latemar, situati nella regione Trentino-Alto Adige, risultati privi delle diciture bilingue italiano-tedesco previste per tale territorio in conformità a quanto sancito dall’articolo 6 della Costituzione italiana e alle normative vigenti. Sentiti i proponenti, i francobolli erano stati predisposti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e successivamente approvati dalla Commissione nazionale filatelica.

Nel confermare il proprio impegno per la valorizzazione delle identità locali, anche sotto il profilo linguistico, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha incaricato la Commissione filatelica di condurre una verifica per accertare eventuali omissioni nell’iter approvativo del francobollo e di avviare la realizzazione di nuovi bozzetti conformi alle disposizioni sul bilinguismo.

 

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Lo spettacolo della Luna del cervo, il primo plenilunio dell’estate astronomica

Lo spettacolo della Luna del cervo, il primo plenilunio dell’estate astronomica

Giovedì 10 luglio, alle 22:37, è andato in scena in Italia lo spettacolo lunare conosciuto con il nome di Luna del Cervo, Buck Moon in inglese. Si tratta del primo plenilunio dell’estate astronomica, uno dei fenomeni più suggestivi dell’anno in cui la luna che è apparsa più grande, più arancione e più bassa all’orizzonte.

La Luna del Cervo immortalata ad Adelanto, California (Afp)

11/07/2025

Cosa vuole dire Luna del Cervo? Il nome al fenomeno, che interessa il satellite naturale della Terra, deriva dalle tribù Algonchine, gruppi sociali attenti ai cicli biogeochimici della Terra. Nel mese di luglio, i nativi americani osservavano il flusso di materia ed energia tra le diverse componenti del nostro pianeta e ciò coincideva con la rigenerazione dei palchi dei cervi maschi, ovvero le appendici ramificate che più comunemente definiamo corna.

Luna piena ,plenilunio (ansa)

Ma basta prendere in considerazione altre tribù per scovare ulteriori nomi legati al plenilunio di luglio. Stando a quanto riporta Catherine Boeckmann, per il sito Alamanac.com, la Luna Piena del Cervo è conosciuta dai Cree come “Luna della muta delle piume”, nome associato al processo di perdita e rinnovamento delle piume di molti uccelli, mente i Tlingit la definivano la “Luna del Salmone”, indicando il periodo di ritorno di questi pesci. Tribù come gli Ojibwe amavano chiamarla la “Luna del Lampone”, altri ancora delle “Bacche” o del “Tuono”. Insomma, nomignoli che in ogni caso sono legati ai cicli stagionali.

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Spazio: Urso incontra DG ESA Aschbacher, Italia protagonista in Europa

Spazio: Urso incontra DG ESA Aschbacher, Italia protagonista in Europa

Focus sulla prossima Ministeriale Esa

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata per le Politiche Spaziali e Aerospaziali, sen. Adolfo Urso, ha incontrato a Palazzo Piacentini il Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Josef Aschbacher. Presente all’incontro anche il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente.

Al centro del confronto, la prossima Ministeriale dell’ESA in programma il prossimo 26 e 27 novembre a Brema – passaggio strategico per la definizione delle priorità dell’Europa nello Spazio – e il possibile ruolo dell’Italia come Paese Chairman del Consiglio Ministeriale.

L’Italia si conferma protagonista in Europa anche nel settore dello Spazio, pronta a garantire il massimo impegno nella preparazione di una conferenza efficace e inclusiva e avviando fin da subito un dialogo costante con gli altri Stati membri e con la Direzione dell’ESA, con l’obiettivo di rafforzare la governance e l’efficienza dell’Agenzia.

Tra i temi affrontati nel colloquio odierno anche il livello complessivo dell’impegno finanziario previsto per la Ministeriale 2025 (CM25), stimato in circa 23 miliardi di euro: una cifra che richiederà un’attenta valutazione in termini di sostenibilità complessiva.

Ribadita inoltre l’importanza dell’esplorazione spaziale come ambito strategico, in cui la cooperazione internazionale riveste un ruolo centrale. In questo contesto, sono state accolte con favore le recenti novità provenienti da Washington, che prefigurano un rinnovato impegno della NASA nei programmi ESA.

Il Ministro Urso ha infine informato il Direttore Generale Aschbacher del colloquio avuto nei giorni scorsi con il nuovo Ministro tedesco per lo Spazio, Dorothee Bär, durante il quale si è condivisa l’opportunità di proseguire il dialogo bilaterale sui temi del rapporto con l’ESA e della prossima Ministeriale di Brema. A tal proposito, Urso ha annunciato una sua visita ufficiale a Berlino il 21 luglio prossimo.

 

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Nvidia “regina” è la prima a valere 4.000 miliardi di dollari

Nvidia “regina” è la prima a valere 4.000 miliardi di dollari

Nvidia batte Microsoft ed Apple. Il colosso dei semiconduttori è la prima società a raggiungere i 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Un record conquistato nonostante un inizio del 2025 difficile, da maggio, però, i titoli Nvidia hanno messo le ali, guadagnando più del 40% grazie anche a una serie di accordi multimiliardari siglati durante il viaggio del presidente americano in Medio Oriente e al ritrovato ottimismo sull’intelligenza artificiale. 

Nvidia è stata co-fondata nel 1993 dall’attuale amministratore delegato Jensen Huang e si è trasformata nell’arco degli ultimi tre anni da società concentrata nella produzione di chip per i videogiochi, a punto di riferimento per l’intelligenza artificiale. 

Apple è stata la prima società al mondo a superare i 3.000 miliardi: erano gli inizi del 2022 e allora Nvidia valeva 750 miliardi di dollari. Apple vale oggi 3.100 miliardi e Microsoft circa 3.700. 

Huang, nel corso dell’ultima conference call dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre dell’esercizio fiscale, ha detto: “La domanda globale per l’infrastruttura per l’intelligenza artificiale di Nvidia è incredibilmente forte. I Paesi di tutto il mondo stanno riconoscendo l’intelligenza artificiale come un’infrastruttura essenziale proprio come l’elettricità e internet, e Nvidia è al centro di questa trasformazione”.

Jensen Huang, Nvidia Corp,Viva Tech, Parigi, giugno2025 (getty)

Il gigante dei chip Nvidia è diventata la prima azienda a superare la soglia simbolica dei 4.000 miliardi di dollari di valutazione di mercato, trainata dall’entusiasmo degli investitori per i titoli legati all’intelligenza artificiale. 
A Wall Street il prezzo delle azioni ha superato i 164 dollari, portando la capitalizzazione di mercato a oltre 4.000 miliardi, per poi ripiegare leggermente. A titolo di paragone, questa cifra è superiore al Pil di Francia, Regno Unito o India. 
“Se si guarda al mercato, è un riflesso o uno specchio dell’economia, e i settori più forti dell’economia sono di gran lunga la tecnologia e l’IA. Ecco perché Nvidia vale così tanto e continua a crescere”, ha spiegato Adam Sarhan, analista di 50 Park Investments. Dall’inizio dell’anno, il prezzo delle azioni Nvidia è balzato di oltre il 20%, mentre l’indice Nasdaq, fortemente orientato alla tecnologia, ha registrato un guadagno più misurato di oltre il 6%.

Jensen Huang, Nvidia Corp,Viva Tech, Parigi, giugno2025 (getty)

Rivoluzione Intelligenza artificiale

“C’è un’azienda al mondo che sta guidando la rivoluzione dell’IA, ed è Nvidia”, ha sintetizzato Dan Ives, analista di Wedbush Securities, in una nota. Dal successo di ChatGPT (OpenAI) alla fine del 2022, l’azienda tech fondata 32 anni fa sta vivendo una favola. Le sue costose schede grafiche (Gpu), già fondamentali per l’industria dei videogiochi, sono diventate essenziali per tutte le aziende che si occupano di modelli di IA generativa. “Che si tratti di Perplexity, Open AI, o Gemini di Google, le apparecchiature Nvidia sono alla base della maggior parte di essi”, ha osservato Steve Sosnick, analista di Interactive Brokers.
“La domanda per l’infrastruttura di intelligenza artificiale di Nvidia è incredibilmente forte”, ha assicurato a maggio Jensen Huang, l’iconico ceo dell’azienda californiana. Sebbene Nvidia non renda pubblica la sua lista clienti, ha comunque stretto partnership con i più grandi nomi della tecnologia come Meta (Facebook, Instagram), Microsoft e Alphabet (Google). Molti di questi giganti hanno recentemente annunciato ingenti investimenti, nell’ordine di decine di miliardi di dollari, per rafforzare la propria posizione nella corsa all’intelligenza artificiale.
 

Timori legati alla Cina 

L’ascesa di Nvidia non è priva di sfide, poiché la posizione dominante dell’azienda tecnologica è messa a dura prova. Gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni all’esportazione dei suoi chip a Pechino, temendo che i player cinesi nel settore dell’intelligenza artificiale potessero superare i pionieri americani. Ciò ha costretto Nvidia ad accettare un onere una tantum di 4,5 miliardi di dollari nel primo trimestre del suo anno fiscale posticipato. “Perdere l’accesso al mercato cinese dell’intelligenza artificiale, che prevediamo raggiungerà quasi i 50 miliardi di dollari, avrebbe un impatto negativo significativo sulla nostra attività e andrebbe a vantaggio dei nostri concorrenti in Cina e altrove”, ha avvertito Colette Kress, direttore finanziario dell’azienda, a maggio.
L’amministratore delegato ha segnalato “opzioni limitate” per continuare a servire i clienti cinesi nel rispetto delle normative statunitensi.
Allo stesso tempo, Nvidia è rimasta scossa dal successo della startup cinese DeepSeek, che è riuscita a costruire modelli di IA paragonabili a quelli di OpenAI (ChatGPT) e di altri leader statunitensi, utilizzando componenti meno sofisticati e in quantità minori (tra cui alcuni chip Nvidia). Dopo la presentazione di questo nuovo attore cinese a gennaio, Nvidia ha perso oltre 600 miliardi di dollari di valutazione in poche ore. Il ritorno in forma del produttore di processori e schede grafiche rappresenta “solo un accumulo di entusiasmo”, ma “ci dice tutto sul presente e nulla sul futuro”, ha avvertito Kim Forrest di Bokeh Capital Partners.

Nvidia riceve un mandato di comparizione dal DoJ statunitense (Reuters)

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Ex Ilva: Urso convoca il 15 luglio sindacati e istituzioni

Ex Ilva: Urso convoca il 15 luglio sindacati e istituzioni

Definizione dell’Accordo di Programma Interistituzionale

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, d’intesa con il Presidente della Regione Puglia e con i Sindaci di Taranto e Statte, ha convocato per martedì 15 luglio alle ore 9.00, a Palazzo Piacentini, una riunione con le organizzazioni sindacali nazionali e di categoria per un aggiornamento sulla situazione dell’ex Ilva, che avverrà alla presenza di tutti gli attori, di governo e locali, chiamati a sottoscrivere l’Accordo di Programma interistituzionale per la decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto.

Il Ministro Urso ha inoltre convocato alle ore 10.30 dello stesso giorno, a Palazzo Piacentini, una riunione con tutte le amministrazioni nazionali e locali della Puglia coinvolte, finalizzata alla definizione dell’Accordo di Programma interistituzionale.

 

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Avvistata una nuova cometa interstellare: si chiama 3I/Atlas

Si chiama 3I/Atlas e si trova a 510 milioni di chilometri dalla Terra. È la nuova cometa interstellare scoperta all’alba del 1 luglio 2025. Si sta rapidamente avvicinando al Sole e la notte scorsa è stata osservata dal telescopio di Loiano dell’Inaf, in provincia di Bologna. Si tratta della seconda cometa dopo la 2I/Borisov. La scoperta non era facilissima perché, anche se luminosa, la cometa è nei fitti campi stellari della costellazione del Sagittario, in piena Via Lattea.

Il passaggio al perielio (il punto di minima distanza di un corpo del Sistema solare dal Sole) avverrà il prossimo 29 ottobre, mentre la minima distanza con la Terra verrà raggiunta il 19 dicembre.

Inizialmente la cometa era considerata un asteroide, infatti è stata inserita nella Neo Confirmation Page del Minor Planet Center con la designazione A11pl3Z, immediatamente confermata da decine di altri osservatori. Le osservazioni hanno però indicato la presenza di una piccolissima coda lunga solo tre secondi d’arco che identifica il nuovo oggetto interstellare come una cometa.

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Italia-Norvegia: Urso incontra ministro Myrseth. Rafforzata cooperazione su materie prime critiche e spazio

Italia-Norvegia: Urso incontra ministro Myrseth. Rafforzata cooperazione su materie prime critiche e spazio

Il Ministro: insieme per costruire catene di approvvigionamento strategiche sempre più solide e resilienti

Le relazioni economiche bilaterali, gli investimenti diretti esteri, la cooperazione nel settore delle materie prime critiche e della space economy: questi i temi al centro dell’incontro a Palazzo Piacentini tra il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, e il Ministro del Commercio e dell’Industria del Regno di Norvegia, Cecilie Terese Myrseth.

Il confronto segue quello avvenuto lo scorso maggio a Tromsø nell’ambito della missione del Ministro in Norvegia conclusosi con la firma di una Dichiarazione Congiunta tra i due Paesi che ha definito obiettivi e modalità della cooperazione bilaterale in settori industriali ad alto valore aggiunto attraverso partnership su materie prime critiche, spazio e difesa.

“Con la Norvegia condividiamo l’obiettivo di costruire catene di approvvigionamento solide e resilienti, rafforzando gli asset decisivi per l’autonomia industriale europea. Siamo a lavoro per creare sempre più una cooperazione che risponda alle sfide globali e punti a una crescita più sicura, sostenibile e competitiva delle nostre filiere strategiche”, ha dichiarato il ministro Urso.

Durante il colloquio, Urso e Myrseth, hanno infatti evidenziato la necessità di implementare l’intesa di maggio attraverso la creazione di un ‘Gruppo di lavoro congiunto’ con l’obiettivo di elaborare risposte concrete e coordinate alle sfide comuni suddividendo i lavori in due sottogruppi tematici, rispettivamente dedicati alle materie prime critiche e al settore aerospaziale.

A riguardo Urso, in qualità di Autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, ha ribadito a Myrseth il sostegno dell’Italia all’adesione della Norvegia al Servizio pubblico regolato del Sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) dell’Unione Europea e al programma europeo IRIS2.

Il ministro ha poi sottolineato l’importanza della prossima Conferenza Ministeriale ESA, prevista il 26 e 27 novembre a Brema, e confermato la disponibilità dell’Italia a candidarsi alla Presidenza della CM25. È stato inoltre evidenziato all’omologa norvegese il tema della centralità della definizione del prossimo budget dell’Agenzia Spaziale Europea, stimato in circa 23 miliardi di euro: una cifra che richiederà un’attenta valutazione in termini di sostenibilità complessiva.

Urso e Myrseth hanno, infine, evidenziato l’importanza di promuovere iniziative concrete volte a rafforzare la collaborazione in materia di energia e fonti rinnovabili. A tal proposito, il Ministro ha accolto con favore la proposta norvegese di organizzare, nei prossimi mesi, un evento bilaterale che coinvolga aziende e stakeholder industriali di entrambi i Paesi per esplorare potenziali sinergie, promuovere alleanze industriali e definire obiettivi comuni in settori strategici.

 

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